M. Trevisan b. M. Sakkari 6-3 6-7(4) 7-5
Dopo il fantastico secondo set giocato contro Iga Swiatek, in cui nonostante il 6-4 subito ha largamente tenuto testa alla n°1 del mondo, oggi, l’impresa, Martina Trevisan ha deciso di farla davvero. Oltre tre ore di tennis fantasmagorico dell’azzurra, che ha dominato, poi sofferto, resistito e incassato i colpi di Maria Sakkari, ma alla fine è tornata all’attacco e ha fatto la cosa più importante: vincere. Per la 29enne fiorentina è il terzo successo in carriera contro una top10, dopo i due arrivati al Roland Garros 2020 contro Kiki Bertens (allora n°8) e a Rabat 2021 contro Garbine Muguruza (n°10), quando vinse anche il titolo, ad oggi l’unico in carriera.
Una partita semplicemente fantastica quella vinta da Trevisan, che contro pronostico supera 6-3 6-7(4) 7-5 la n°1 greca e regala all’Italia il primo, pesantissimo punto della seconda semifinale della United Cup. Un match conquistato di cuore, di testa, di grinta e di carattere, ma anche di tanto, tantissimo tennis. Ma queste non sono novità, sono solo meravigliose conferme. Se è vero che Sakkari certamente ha lasciato a desiderare per alcuni tratti dell’incontro, altrettanto vero è che lo show offerto da Martina non può e non deve passare in secondo piano. Tra poco toccherà a Lorenzo Musetti portare l’Italia sul 2-0, con il carrarino che parte ampiamente favorito contro Stefanos Sakellaridis (schierato al posto di Michail Pervolarakis, che non ha ancora recuperato dall’infortunio).
LE PAROLE A CALDO – Così Martina Trevisan, intervistata al termine del match da Barbara Schett, ha espresso tutte le sue emozioni dopo un match spettacolare. “Avere Matteo (Berrettini, ndr) e Vincenzo (Santopadre, ndr) con me è stato incredibile, mi hanno trasmesso un sacco di energia e mi hanno permesso di restare calma. A volte sento di dover sorridere perché mi aiuta a rilassarmi. La vita è così bella, avere tanti italiani a fare il tifo per me non ha prezzo. Durante questi dieci giorni di United Cup sono cresciuta tanto. La prima partita è stata difficilissima, ma sono cresciuta giorno dopo giorno e ho iniziato a sentirmi meglio. Penso di meritarmi davvero la vittoria di oggi“.
IL MATCH – Trevisan sfrutta un inizio piuttosto contratto della sua avversaria – che commette tre errori gratuiti (diciamo tre e mezzo, con una volée larga non impossibile da gestire) nel primo game – per portarsi subito avanti di un break, confermato poco dopo ai vantaggi: 2-0. A sorprendere inizialmente Sakkari è soprattutto la grande profondità dell’azzurra, che muove benissimo la numero 6 del mondo e gioca molto vicino alle righe. La greca va a pochi centimetri dallo 0-3 pesante, ma sulla palla break il dritto lungolinea di Martina finisce largo di un soffio e, nel game successivo, è lei a dover annullare due chance di break. La prima vola via, ma sulla seconda Maria non perdona e ristabilisce la parità: 2-2.
Si procede a ritmo di due giochi per parte, perché nel quinto game Trevisan trova con merito un nuovo break, consolidato sul 4-2. Nel cambio di campo gli animi sono diametralmente opposti: se da un lato Santopadre (“Lotta e spingi, spingi e lotta”) e tutta la panchina italiana incoraggiano senza sosta la propria connazionale, dall’altro Sakkari si dimostra estremamente nervosa, scagliando a terra bottiglietta e asciugamano. Di certo il 39% di prime in campo della greca nei primi tre turni di battuta non la aiutano, a fronte anche del tennis stellare sciorinato dalla numero 27 del ranking, che si issa fino al 5-3. La greca conclude il suo set horribilis con una comoda volée di rovescio a campo aperto depositata in rete, il 22esimo errore gratuito a fronte di due soli vincenti. La n°1 d’Italia ringrazia, esulta, sorride e si diverte: 6-3.
Per quanto sia impossibile non testimoniare l’opaca versione offerta dalla 27enne di Atene, va altrettanto sottolineata quella scintillante mostrata da Martina Trevisan, che inaugura il secondo set esattamente come aveva concluso il primo. L’azzurra tiene con autorirà il primo gioco al servizio, quindi trova il break nel secondo game, suscitando emozioni sempre differenti nella sua rivale. Sakkari si arrabbia sempre di più ma talvolta appare anche sconsolata, perché ogni palla torna costantemente (e con grande profondità) nella sua metà campo. La 29enne di Firenze ha un’opportunità per il 3-0, cancellata dalla greca con una violentissima risposta di rovescio, forse anche frutto della frustrazione accumulata. Questa sembra essere una piccola iniezione di fiducia per Maria, che in un lampo recupera il break e ripristina la parità: 2-2.
La numero 6 WTA alza progressivamente il proprio livello di gioco e, nel settimo game, infila un altro pesantissimo break. Sul 30-30, infatti, Trevisan viene costretta per due volte all’errore, finendo sotto nel punteggio per la prima volta nella sua partita: 4-3 Grecia. La numero 27 del ranking non esce mai dalla partita, lotta su ogni 15 e sul 4-5, con Sakkari al servizio per mandare la partita al terzo, mette a segno un chirurgico contro-break. L’azzurra pennella un pallonetto e un passante di rovescio lungolinea vincenti che le permettono di approdare sul 5-5. Qui è costretta a tirare ancora fuori il meglio del suo repertorio, sventando due chance di break consecutive e garantendosi il tie-break, raggiunto con il brivido anche da Sakkari. Trevisan trova due volte il mini-break per prima, ma la greca è fantastica a recuperarli subito in entrambe le occasioni e, dal 3-4, inanella quattro punti di fila: 7-6(4).
L’avvio di terzo set continua a mostrare tutto ciò che è stato finora questa grande partita: un’autentica battaglia. Trevisan ha il piccolo svantaggio di dover servire per seconda, costretta dunque a rincorrere. Nel secondo gioco annulla con un gran dritto una pericolosissima palla break, mentre nel quarto game si affida al servizio per mantenersi in scia, conquistando il primo game a 0 della sua partita: 2-2. È Sakkari a dover affrontare il primo momento di difficoltà del parziale decisivo, costretta a recuperare da 15-40. Cancella il primo break point da campionessa, ma sul secondo la risposta di Martina dà un bacino al nastro e ricade nella metà campo ellenica, divenendo impossibile da raggiungere.
L’azzurra, che anche nei momenti di tensione e difficoltà non ha mai perso il sorriso e lo spirito combattivo, conferma l’allungo e vola meritatamente sul 4-2, ma l’ennesimo rientro della sua avversaria non tarda ad arrivare. Sakkari, alla seconda opportunità, conquista un ottavo game ad altissima tensione, lasciando andare il braccio e riacquisendo fiducia. È mancata la prima di servizio a Trevisan nel momento del bisogno, che sul 4-4 30-30 manda in rete due dritti pesanti e consente alla n°1 greca di operare il sorpasso.
A tre punti dalla sconfitta, sotto 4-5 0-15, se possibile Martina sposta ancora un po’ più in alto l’asticella di un tennis già tarato a livelli elevatissimi, stordendo la sua rivale con soli vincenti sullo scoccare delle tre ore di gioco. La semifinalista del Roland Garros somministra l’ultima, letale iniezione nell’undicesimo gioco, procurandosi una palla break con un’eccezionale risposta di dritto a sventaglio. Al servizio sul 6-5 per portare il primo punto all’Italia Trevisan si procura due match point e, al secondo tentativo, chiude 6-3 6-7(4) 7-5, ottenendo una delle partite più belle della sua carriera.