L’Italia conduce 2-0 sulla Grecia dopo i primi due singolari, quello WTA tra le n. 1 con la splendida vittoria di Martina Trevisan su Maria Sakkari, seguito dalla conferma delle aspettative da parte di Lorenzo Musetti su Stefanos Sakellaridis nel confronto ATP tra i numeri 2 delle rispettive squadre. Contro ogni pronostico, Martina ha replicato la vittoria del Roland Garros ottobrino del 2020 contro la numero 6 del mondo e, come dirà anche Lorenzo, è lei che merita tutte le attenzioni di questo venerdì.
Quando manca una sola vittoria agli azzurri per agguantare la finale, si riparte sabato mattina con un complicato match per Matteo Berrettini che, forte dei tre successi su tre di cui due contro top 10, si troverà di fronte Stefanos Tsitsipas, che lo ha battuto in entrambi i precedenti duelli. Un’eventuale vittoria del numero 4 del mondo terrebbe vivo il tie caricando di responsabilità Lucia Bronzetti, che giocherebbe quasi con l’obbligo di far valere il centinaio di posizioni di differenza di classifica rispetto all’avversaria per evitare il doppio decisivo contro Sakkari/Tsitsipas.
Sarà anche per questo che i protagonisti della giornata parlano della loro… giornata, quella di Trevisan in primis, senza avventurarsi in previsioni. Per cominciare, la parola al capitano.
Santopadre: “Sappiamo di avere un gruppo forte, ma credo che i ragazzi siano incredibili perché si aiutano a vicenda. Pensate solo che questo tipo qui alla mia destra [Musetti] faceva avanti e indietro dal riscaldamento per guardare Martina e così alla fine è entrato in campo con meno energie del solito. Non ho parole per Martina, non riesco a spiegare quello che è riuscita a fare.”
Domanda. Martina, puoi spiegarci tu cosa hai fatto?
Trevisan: “Ho giocato un incontro di tennis (sorride). No, sono felicissima perché credo che per me sia il vero match incredibile su un campo in duro. Sono contenta per come ho lottato, con Vincenzo e Matteo vicini ad aiutarmi, tutta la squadra mi ha aiutata. Sono contenta perché ho mantenuto l’energia per tutto l’incontro. È stato difficile, lo volevo davvero tanto e il match è stato così lungo. Anche quando finivo sotto, continuavo ad andare avanti e avanti, è stata quella la chiave.”
D. Come ti sentivi? Perché sorridevi per quasi tutto il tempo, sembravi farlo perfino quando servivi.
Trevisan: “Per me, il sorriso è un aiuto nei momenti più tesi, perché ci sono stati molti alti e bassi e mi ricordo di sorridere così mi rilasso. Uno stadio fantastico con tantissima gente a guardarmi, i miei compagni di squadra a fare il tifo. Mi guardavo attorno e dicevo, quanto è bella la vita, il momento che stavo vivendo.”
D. Lorenzo, dopo il suo match folle, hai dovuto affrontare subito una palla break. Come sei risucito a entrare in partita?
Musetti: “Martina non era sola stasera in campo, c’era tutta la squadra. Credo sia stato il nostro miglior match di questa competizione finora perché è stato tanto stressante anche per noi. Mi stavo allenando, lamentandomi quando sbagliava, lottando con lei, dandole appoggio dalla palestra. Quello che deve fare un compagno di squadra, specialmente con Martina perché siamo buonissimi amici. Sono tanto felice per lei perché se lo merita. Il mio match conta, vale un punto, ma l’attenzione deve essere per Martina.”
D. Martina, cosa ti eri portata in campo stasera della precedente sfida con Maria, sapere com’è affrontarla?
Trevisan: “Intendi il match di Parigi, vero? Troppo tempo fa, due anni, oggi è stato un po’ diverso, anche la superficie. Ma sono arrivata preparata, pronta a dare battaglia, con un sacco di energia. Ho preparato il match benissimo con Matteo e Vincenzo. Ero pronta a lottare, era a questo che pensavo durante l’incontro.”