La United Cup 2023 sta diventando una storia molto bella per il tennis azzurro grazie alla squadra capitanata da Vincenzo Santopadre, che ha conquistato la finale di questo prima edizione dell’evento misto. In conferenza stampa dopo la vittoria, Matteo Berrettini riflette sulla sconfitta contro Tsitsipas, arrivata dopo le vittorie contro Ruud e Hurkacz, ed evidenzia quale sia il segreto dietro il successo di squadra ottenuto. Lucia Bronzetti rimarca quanto era difficile scendere in campo in quel momento.
D: Matteo, come è stato giocare questo match? Immagino ci sia stato un po’ di dispiacere nel non vincere, ma puoi descrivere come ti sei sentito?
Berrettini: “Personalmente è stato un grande match, in una grande atmosfera. Sapevamo che in Australia c’è una bella comunità greca quindi ovviamente li abbiamo sentiti sul campo. Ma è stato tutto davvero bello. Mi piace molto giocare con il pubblico, specialmente dopo aver sperimentato gli spalti chiusi con il Covid. Amiamo il pubblico e ci piace quando si fa sentire. Ovviamente non ero felice alla fine, però la cosa bella delle competizioni a squadra è che, anche quando perdi, puoi ancora vincere il tie. E grazie a Lucia e agli altri compagni di squadra, sono felice del fatto che giocheremo la finale di domani. Personalmente, ho giocato un buon match, non sono felice del risultato ma la testa è già agli Stati Uniti”.
D: Lucia, cosa si prova a portare l’Italia in finale?
Bronzetti: “Non è stato facile, perché questa partita era decisiva. Sentivo la pressione di dover vincere. Ma avercela fatta è ancora più importante. Sono felice”.
D: Lucia, cosa hai pensata quando hai saputo che avresti giocato contro Grammatikopoulou, dal momento che hai perso con lei nei due ultimi precedenti?
Bronzetti: “Quando l’ho vista riscaldarsi in palestra ho capito che avrebbe giocato lei. Ci ho perso due volte, ma ci ho anche vinto due volte in Italia. Sapevo che sarebbe stato un match duro. Ora sono orgogliosa di me perché in campo ho avuto un buon atteggiamento e ho giocato bene”.
D: Matteo, il vostro spirito di squadra in questa settimana ci ha ricordato quello dell’Italia di Fed Cup quando c’erano Schiavone, Pennetta, Vinci, Errani, che hanno fatto molto bene. Puoi raccontarci che ispirazione sono state?
Berrettini: “Sono state di ispirazione per tutti noi. Penso che siano state grandi. Tutte e quattro sono state top ten e hanno vinto molto. Penso che quando giochi competizioni di squadra è importante creare un gruppo solido fuori dal campo perché ti aiuta a performare meglio in campo. Questo è ciò che abbiamo fatto dal primo giorno. Quando abbiamo capito quale sarebbe stata la squadra, quindi quando abbiamo firmato per iscriverci, abbiamo iniziato subito a consolidare il gruppo, parlando di quando saremmo venuti qui e di come avremmo festeggiato il Natale sull’aereo insieme. Abbiamo iniziato a passare del tempo insieme e creare questo legame è molto importante. Penso che siamo in finale perché siamo un gruppo unito fuori dal campo”.