Novak Djokovic eguaglia Nadal e conquista ad Adelaide il suo 92° titolo in carriera, l’undicesimo in Australia, contro un ottimo Sebastian Korda: 6-7(8) 7-6(3) 6-4. Il paese dove ha vinto più di tutti, lo stesso che l’anno scorso gli voltò le spalle, torna a farlo sorridere. In vista della preparazione per l’Open più importante di tutti, Novak Djokovic ha svelato in conferenza stampa che sono proprio le partite come queste – quelle dove credi che sarà l’altro a vincere – a darti la fiducia giusta per credere sempre di più in te stesso.
D: Congratulazioni! Il tuo 92esimo titolo in carriera, 11esimo in Australia, secondo qui ad Adelaide. Che bel modo di iniziare la stagione!
Djokovic: “Davvero una bella settimana ovviamente. Concluderla con il trofeo è meglio che perdere in finale. Ma oggi mi è sembrato che la partita non fosse di nessuno dei due. Come ho detto in campo durante la premiazione, credevo che fosse più vicino lui a vincere il match. Ha vinto il tiebreak del primo set, e mi sembrava più in controllo di me. Poi in qualche modo ho trovato il modo di vincerla ugualmente. Credo che siano proprio le giornate come queste a darti quella fiducia in più, quando senti che non stai giocando al tuo meglio ma riesci comunque a vincere”.
D: Hai trascorso 12 giorni qui ad Adelaide e sembra che tu ti sia divertito: tra passeggiate e Cricket. Sei riuscito a ritrovare fiducia nell’Australia rispetto allo scorso anno?
Djokovic: “Sono stato bene sia dentro che fuori dal campo. Le persone che sono venute a fare il tifo mi hanno dato molta energia e supporto. Hanno reso la settimana ancora più bella. Come ho detto appena arrivato qui, non porto rancore. Ho trascorso altri bellissimi momenti in Australia prima di quello che è successo l’anno scorso. Mi sento bene con le persone che ci sono qui, non ho avuto nessuna brutta esperienza da quando sono tornato quindi sono felice. Ho anche incontrato qualche canguro”.
D: Tra qualche giorno ti guarderai indietro e ti chiederai se è stata la preparazione giusta in vista dell’Australian Open?
Djokovic: “Assolutamente sì. Cinque ottime partite. Al secondo turno due tiebreak contro Halys che sta giocando davvero bene. Poi Shapovalov, Medvedev, Korda che è davvero on fire. Sta giocando un tennis di altissimo livello. Non avrei potuto chiedere preparazione migliore. Ovviamente l’Open è il motivo più importante per cui sono cui, ma allo stesso tempo voglio vincere ogni torneo che gioco. Ora aspetto Melbourne che senza dubbio è il campo dove ho avuto più successi nella mia carriera. Adoro giocare lì. Ora ho una settimana per mettere a fuoco alcune cose importanti, preparare bene il mio fisco e la mia mente per giocare al meglio dei 5 set”.
D: Prima hai parlato della fiducia che puoi ottenere in te stesso anche quando non giochi il tuo miglior tennis e vinci. Ogni tanto ci sono dei punti dove senti di essere invincibile?
Djokovic: “Onestamente no. Nessuno è invincibile. Abbiamo avuto la dimostrazione nel tempo che i più grandi tennisti della storia hanno perso partite importantissime. Ogni tanto le partite girano dalla tua parte e ogni tanto girano dall’altra. Io sento che ognuno di noi è così diverso dall’altro, sia in termini di fisico che di tennis. Quindi non c’è una formula per il successo. Come ho detto, anche da un punto di vista statistico, sono stato fortunato nel vincere una partita così”.
D: Ti abbiamo chiesto se ci sono delle possibilità di vederti giocare con Kyrgios all’Australian Open. Poi si è parlato di Medvedev. Puoi dirci quali sono i tuoi piani?
Djokovic: “Bisogna ancora vedere. La settimana è lunga e per fortuna avrò del tempo per recuperare. Se ci sarà l’occasione di giocare con i ragazzi che hai menzionato, sarò contento. Ma dobbiamo ancora decidere come organizzare la settimana”.
D: C’è la possibilità di vederti a Kooyong?
Djokovic: “No, non giocherò a Kooyong”.
D: Qualche ristorante da menzionare dove sei stato qui ad Adelaide? E cos’hai ordinato?
Djokovic: “Africola Restaurant, davvero buono e lo staff molto gentile. Io continuo sempre con i miei piatti vegetariani. Ma mio fratello ha ordinato il pollo e ha detto che è stato uno dei polli più buoni che abbia mai mangiato quindi ricordatevi di Africola”.