Servono 2he48′ per decretare il primo finalista. Soonwoo Kwon batte Jack Draper con il punteggio di 7-6(8), 6-7(2), 6-3. Il n. 84 del mondo sfodera un grande tennis, rischiando molto in ogni scambio. Alla fine saranno 44 i suoi vincenti contro i 23 gratuiti commessi. L’abilità del coreano sta tutta nella gran capacità di salvare palle break, ben nove delle dieci concesse all’avversario.
Le prime chances se le crea Draper, ma sulle due palle break della gara è il servizio di Kwon a far la differenza. E’ il coreano a ottenere per primo il break, ma quando va a servire spreca l’occasione di chiudere il primo set in suo favore. Nel tiebreak il britannico è molto falloso, ma riesce comunque ad annullare due setpoint al suo avversario. Al terzo tentativo l’inerzia della partita gira in favore di Kwon che chiude il tiebreak 8-6.
Nel secondo set entrambi ottengono tanti punti dal loro servizio. Il terzo game è quello più combattuto con Draper che spreca cinque occasioni per breakkare l’avversario. L’andamento equilibrato è spezzato nel tiebreak, dominato da Draper.
Dopo due ore di battaglia agonistica, si va al terzo. Il britannico si fa sorprendere nel primo gioco dalla reazione del coreano che, a zero, gli strappa il servizio. Kwon è bravo a non concedere più nulla a Draper, grazie alla sua prima di servizio dalla quale ricava il 91% di punti vinti.
Basta il primo matchpoint per chiudere la contesa e regalare a Kwon la finale. Il coreano era stato ripescato come lucky loser e a distanza di pochi giorni si giocherà un titolo ATP
Nell’altra semifinale, il pubblico ovviamente è schierato per il suo beniamino di casa. Thanasi Kokkinakis sta dimostrando di essere in gran forma e pronto per l’Australian Open. Dall’altra parte della rete, l’esperienza di Roberto Bautista-Agut è un qualcosa su cui vale sempre la pena scommettere.
Il primo set scorre via senza problemi con il tie-break come giusto epilogo. Entrambi ottengono l’83% e l’86% dei punti vinti con la prima di servizio, numeri che rendono minime le possibilità di break. Nel tiebreak, un errore di Kokkinakis è fatale all’australiano, con Bautista che chiude 7-4.
Nel secondo set, la reazione del n. 110 non si fa attendere. Sul suo servizio non si gioca, per merito del suo servizio, da cui ricava ben nove ace. Nell’ottavo gioco, Bautista finisce 0-40: annulla il primo breakpoint, ma poi si consegna all’avversario. Kokkinakis tiene a zero il servizio e riequilibra la partita.
In apertura di terzo set, Kokkinakis, che continua ad essere molto aggressivo sulla seconda di Bautista, si procura tre palle break, di cui due consecutive; è bravo lo spagnolo, n. 4 del seeding, ad annullarle tutte e a tenere il servizio.
Nel secondo game, il n. 110 del mondo compie un errore, che sarà decisivo, nella valutazione di un rovescio lungolinea: regala così allo spagnolo due palle del break e un altro errore dell’australiano manda lo spagnolo avanti 2-0. Confermato il break agevolmente, Bautista si porta avanti 3-0 nonostante qualche errore nei pressi della rete.
Il detentore del titolo del torneo 2022 muove finalmente il punteggio con un buon turno di servizio, tenuto a 15. La sua arma in più è sicuramente il diritto, spesso giocato vincente in cross. Nel quinto gioco, con una risposta profonda da manuale e l’ennesimo diritto vincente, Kokkinakis ha di nuovo la chance per rimettere il set in parità. Bautista non ci sta e piazza colpi sulle righe che innervosiscono il giocatore di casa che perde la concentrazione per ribaltare il parziale. Alla fine del set saranno ben 10 le palle break non sfruttate per il tennista di Adelaide che esce dal torneo dopo 2 ore e 34 minuti con tanti rimpianti. Per Bautista si tratta della finale N.22 a livello ATP (11-10 nelle precedenti)