Ad Oeiras (Challenger 75) sui campi in cemento indoor del Complexo de Tenis do Jamor, Lorenzo Giustino raggiunge i quarti di finale battendo prima il tedesco Elmar Ejupovic e poi il britannico Jay Clarke (n.241 ATP e seconda testa di serie) col punteggio di 6-3 7-6(4). Gli è stato però fatale il successivo incrocio col belga Joris De Loore (6-2 6-4), caldissimo dopo la vittoria della scorsa settimana proprio su questi campi su cui sta giocando con un’autorevolezza che mai aveva messo in mostra in tanti anni di onorata quanto mediocre carriera. Buona trasferta comunque per l’azzurro che, dopo aver già raggiunto i quarti in dicembre a Maspalomas, sta mandando i primi timidi segnali di risveglio dopo il suo annus horribilis.
Altra delusione invece per Matteo Gigante che si fa subito eliminare dal francese Pierre-Hugues Herbert che vince in rimonta 3-6 6-4 6-4. Certo fa tutto parte del percorso ma ogni tanto ci viene da domandarci quando il 21enne mancino romano, attualmente n.250 ATP, smetterà di considerarsi troppo giovane e si deciderà a passare alla cassa per riscuotere i dividendi del suo enorme talento.
In Argentina in quel di Tigre, località di 30.000 abitanti situata nella parte settentrionale dell’area metropolitana di Buenos Aires (Challenger 50, terra outdoor) erano tre gli italiani in gara. Bravissimo Alessandro Giannessi che, dopo aver battuto il padrone di casa Juan Ignacio Londero, costretto al ritiro sul 4-3 del primo set, ha proseguito nella sua corsa con la vittoria sul brasiliano Pedro Boscardin Dias con un facile 6-2 6-2. Adesso gli tocca il quasi derby contro Mariano Navone, argentino dalle origini liguri. Bel torneo anche per Edoardo Lavagno che, proveniente dalle qualificazioni, ha poi battuto il coreano Yunseong Chung (n.179 ATP), prima di andare a scontrarsi in un match quasi impossibile contro Juan Manuel Cerundolo (n.143 ATP e seconda testa di serie), vincitore proprio qui la settimana scorsa. Match quasi impossibile che però il tennista piemontese è quasi riuscito a ribaltare, dando filo da torcere al favorito, come testimonia il punteggio: 7-5 4-6 6-2. Subito fuori Alexander Weis che si deve ritirare contro il tedesco Timo Stodder mentre è sotto 7-5 3-0.
Si giocava anche in Thailandia al Bangkok Open 2 (Challenger 75, cemento outdoor), sempre sui campi in cemento outdoor di Nonthaburi, dove gli italiani in tabellone si sono fermati prematuramente. L’unico applauso lo merita il novarese Giovanni Fonio che, dopo aver conquistato il tabellone principale eliminando l’australiano di origini giapponesi Akira Santillan (n.249 ATP) e il 100% nipponico Yuta Shimizu (n.398 ATP), deve arrendersi con un doppio 6-4 ad un altro qualificato, il francese Arthur Cazaux. Nel derby di primo turno tra Andrea Arnaboldi e Stefano Travaglia prevale quest’ultimo 6-7(5) 7-5 6-3, per poi arrendersi subito dopo al polacco Daniel Michalski (n.260 ATP) col punteggio di 7-6(4) 7-6(8).
Malinconica eliminazione di Federico Gaio nel tabellone cadetto dove si è fatto subito battere dal britannico Stuart Parker (n.372 ATP) e fa davvero un po’ tristezza vedere il faentino dibattersi nei bassifondi, mortificando il suo bel talento.