Soltanto 12 mesi orsono il Piatti Tennis Center festeggiava per la prima volta in assoluto, la presenza di due suoi atleti Under 18 nel tabellone juniores di un torneo del Grande Slam. Un traguardo raggiunto dall’Accademia di Bordighera, fondata da Riccardo Piatti nel 2017, proprio in occasione del primo Major della stagione: l’Australian Open 2022.
Un anno dopo, tuttavia, i ragazzi che si allenano presso il centro ideato dallo storico coach lombardo hanno addirittura raddoppiato la loro presenza in quel di Melbourne. Un segno tangibile della costante crescita a cui sono stati sottoposti i giovani talenti che si formano lungo la costa ligure, ma anche dell’innalzamento della qualità al quale è andato incontro il centro negli ultimi anni – testimoniato non per caso anche da un aumento numerico. Per l’edizione 2023 dello Slam di scena in terra australiana, saranno quattro i tennisti dell’Academy al via del torneo junior: la slovena Ela Nala Milic, il sardo Lorenzo Carboni, l’ucraino Andrii Zimnokh e l’indiano Manas Dhamne. Tutti e quattro, questa settimana sono stati impegnati nell’evento preparatorio che si è tenuto a Traralgon.
Ma del quartetto, certamente, chi stuzzica maggiormente l’interesse degli addetti ai lavori è il giocatore asiatico, capace nel recente ATP 250 di Pune di diventare il primo tennista nato nel 2007 a partecipare ad un main-draw di un appuntamento del circuito maggiore. Peraltro Dhamne ha fornito un’ottima prestazione nell’incontro perso contro lo statunitense Mmoh, destando particolare impressione per come sia stato in grado di reggere il match uscendo sì sconfitto ma a testa alta. Un altro aspetto, poi, che va sicuramente evidenziato è il fatto che le quattro giovani promesse provengano da altrettante nazioni differenti, sintomo della grande internazionalità di cui gode il “Piatti Tennis Center”. Ad accompagnare la nuova gioventù del tennis mondiale, con tutto il proprio carico di sogni e speranze future, nella trasferta Down Under saranno il preparatore atletico Dragoljub Kladarin e soprattutto il neo coach Gianluigi Quinzi – grande promessa del tennis azzurro che non ha mantenuto le aspettative una volta compiuto il salto nel mondo professionistico -. Per tre dei quattro giovani protagonisti della racchetta, il torneo nella “Terra dei Canguri” rappresenterà il loro debutto Slam: partendo dalle Qualificazioni per Carboni e Zimnokh, mentre già dal tabellone principale – che partirà sabato 21 gennaio – per Dhamne.
Sara invece la terza esperienza Majors per l’unica esponente femminile del gruppo, Milic ha infatti già preso parte nella scorsa stagione agli ultimi due Slam del 2022: Wimbledon e US Open.
Queste le parole a commento del record raggiunto dal Piatti Tennis Center da parte di Andrea Volpini, Direttore Sportivo del centro che ha sede in provincia di Imperia: “Poter vantare quattro atleti in un torneo juniores del Grande Slam, è un traguardo molto interessante, del quale siamo felici. Per i ragazzi si tratterà di un’esperienza preziosa. Il nostro obiettivo per il 2023 è di permettere a questi ragazzi di alzare il proprio livello di gioco. Per questo puntiamo a farli competere presto in tornei di categorie più alte, lasciando gli eventi under 18 per passare a Futures e Challenger. Contesti nei quali saranno obbligati a uscire dalla propria comfort zone e ad alzare il livello per avere delle possibilità. L’obiettivo, per la gran parte dei ragazzi che si allenano da noi, è di giocare nel corso dell’anno fra le 50 e le 60 partite, cifra necessaria per crescere. Il torneo è un mezzo per crescere, ma la competizione va bilanciata con l’allenamento. È per questo che nella programmazione di ciascun giocatore è ben definito il numero di settimane di allenamento e di quelle di torneo, che variano in base all’età. Un giusto bilanciamento fra le due è fra le chiavi per una buona stagione“.
Poter partecipare ad un torneo del Grande Slam giovanile vuol dire avere la possibilità di stare a contatto con i più importanti atleti mondiali, già affermati e plurivincitori dei grandi eventi del Tour, e dunque l’opportunità di poterli ammirare da vicino per fare tesoro di quei piccoli dettagli che possono rivelarsi in seguito fondamentali nel passaggio al professionismo. L’obbiettivo dell’Accademia ligure è fin troppo chiaro, migliorarsi continuamente e non focalizzarsi sul singolo risultato. Questo è il principio fondante per ottenere ciò che veramente conta nell’ottica della formazione. Tuttavia la traccia del Centro della Riviera ligure non si limiterà esclusivamente al mondo junior, visto che nell’imminente Australian Open Senior saranno ai nastri di partenza anche due tennisti come Roberto Bautsita Agut e Lesia Tsurenko che dal 2022 si avvalgono delle competenze del Piatti Tennis Center. Una traccia degli allievi di Riccardo Piatti, chiaramente non tutti seguiti da lui in prima persona, infine è stata visibile anche nelle Quali con la croata Petra Marcinko: la stellina balcanica ha svolto in Liguria la Pre Season e proprio lo scorso anno in Australia vinse il titolo juniores.