In un articolo pubblicato sul Corriere dello Sport, Antonello Valentini, ex direttore generale della Federcalcio, nonché giocatore, ex cronista e grande appassionato di tennis, riflette sul periodo di grande floridezza del movimento tennistico (maschile) in Italia negli ultimi anni, sul successo meritato di SuperTennis e sul futuro del ruolo di presidente della Federtennis, tra la possibilità di un nuovo mandato di Angelo Binaghi come presidente della FIT (ora FITP, dopo aver inglobato il Padel). e altri scenari. Riportiamo qui alcuni passi dell’articolo di Valentini:
“In tempi di campagna acquisti, non si muove solo il calcio. Protagonista di ingaggi e trattative è anche la Federtennis (più padel) che si propone di lasciare la Curva nord dell’Olimpico per acquistare una nuova sede e intanto arruola un altro portavoce. Tra le Federazioni più ricche nel panorama del Coni, la Federtennis di Angelo Binaghi mette a frutto i successi sportivi e organizzativi di questi ultimi anni: è ben avviata sulla base di circa 10 milioni di euro – la trattativa per trasferire gli uffici della Federazione (che nei mesi scorsi ha inglobato il padel e ora non è più FIT, ma FITP) dallo stadio Olimpico
[…].
Quella di SuperTennis lanciata nel 2008 e accolta allora con diffidenza e qualche sarcasmo – è una “scommessa” di Binaghi largamente vinta, sul piano della professionalità e della copertura mediatica del mondo del tennis, con un notiziario sempre aggiornato, rubriche e immagini di tornei, spesso in esclusiva, che gli amanti del tennis hanno imparato ad apprezzare.
A dare fiato alla testata c’è ovviamente il particolare non trascurabile che dopo anni di grigiore, il nostro tennis maschile ha tagliato un traguardo storico con 3 giocatori tra i primi 20 del mondo: Berrettini, Sinner e Musetti, con Sonego che segue a ruota e un vivaio che ha riacceso entusiasmi e ambizioni. Il merito va soprattutto ai giocatori e ai loro staff privati, ma la Fitp non ha fatto mancare il proprio contributo e l’eventuale disponibilità dei suoi tecnici. In un fatale ciclo generazionale, c’è ora da recuperare terreno in campo femminile […]
Impegnato adesso – insieme a molti altri presidenti federali – nel tentativo di far saltare la legge Lotti sul limite dei 3 mandati, Binaghi ha dalla sua per la Fitp un bilancio sportivo, “politico” e finanziario di oggettivo successo, […] i non pochi detrattori ricordano, tra l’altro, che quando nel 2001 fu eletto la prima volta al vertice della Fit, dichiarò testualmente all’Ansa: «Non farò come il satrapo Galgani (suo predecessore) che è rimasto vent’anni attaccato alla poltrona». Il record è già battuto, perché il regno di Binaghi arriverà almeno al 2024, quindi 23 anni di presidenza. […] Ci sono presidenti ancora più anziani, per esempio nel golf, nella federazione pattini a rotelle, nel nuoto, nella canoa
[…] Per scardinare la legge Lotti e potersi ricandidare, 20 presidenti federali si sono riuniti per dare battaglia, […] E hanno finito per scomodare la Corte costituzionale […]. E comunque – se la Corte Costituzionale dovesse bocciare il ricorso […] Binaghi sta preparando la staffetta, ritagliandosi comunque un ruolo nelle società commerciali della Federazione. Molti pensano che potrebbe succedergli uno degli attuali vice (Milan, Alvisi o Appendino), ma dal cappello a cilindro di Binaghi, potrebbe spuntare nelle elezioni del 2024 proprio quell’Ernesto Albanese diventato da tempo il suo vero consigliere.
[…]”