Nel big match femminile dell’ottava giornata dell’Australian Open, Aryna Sabalenka supera Belinda Bencic per 7-5 6-2 lanciandosi come favorita per la vittoria finale. In conferenza stampa post-partita, la testa di serie n.5 ha parlato del lavoro svolto negli scorsi mesi per risolvere i persistenti problemi con il servizio.
D:Aryna, hai raggiunto i quarti di finale all’Australian Open. Devi essere molto felice della tua prestazione nell’ultima settimana e mezza.
ARYNA SABALENKA: Sì, sono super felice di essere nei quarti di finale – solo quarti di finale (sorride). Sono anche molto contenta della vittoria e del livello di oggi in campo. Bencic è una giocatrice incredibile. Non sono partita bene all’inizio, ma sono riuscita a rimontare nel match. Sono contenta anche della mentalità mostrata in campo; è stata una bella partita. […] Nel primo set ho ribaltato la situazione, rientrando nel match cominciando a giocare un po’ meglio, un po’ più aggressivamente. Poi insomma, quando rientri in un primo set e lo vinci, mentalmente ti senti più carica. Penso sia per questo che sono riuscita a metterla sotto pressione all’inizio del secondo set.
D. Non so se ti è già stato chiesto, ma cosa è cambiato in te? C’erano momenti in cui avevi molti alti e bassi, il servizio era un disastro.
ARYNA SABALENKA: Grazie per aver detto questo (sorridendo).
D. So che già lo sai.
ARYNA SABALENKA: Sì.
D. Ma ora sembra essersi stabilizzato. Cosa ha causato il cambiamento? Cos’hai fatto?
ARYNA SABALENKA: Accidenti. Insomma, ho fatto tanto. Ho lavorato molto duramente. Anche quando il mio servizio era – come hai detto – ‘disastroso’? Ho lavorato molto sul mio servizio. Continuavo a provare, a crederci, a cambiare. Poi ho lavorato sulla mia biomeccanica. Fondamentalmente è stato questo. Ma stavo facendo di tutto. Ho pensato che fosse una cosa mentale, ma non lo era. Abbiamo cambiato molte cose su come lavoriamo sul mio servizio. Abbiamo cercato di lavorare di più, di meno. Abbiamo provato, non so, tante cose diverse. Alla fine della stagione, quando ho iniziato a lavorare con l’esperto di biomeccanica, la cosa mi ha aiutato molto. Penso che da lì tutto abbia iniziato a raggiungere questo livello.
D. Ti sembra un nuovo inizio con l’inizio di quest’anno, dopo aver fatto bene ad Adelaide, e poi essere arrivata fino a qui?
ARYNA SABALENKA: Voglio crederci, sai? Voglio credere che il modo in cui sto lavorando in questo momento, il modo in cui sono in campo in questo momento, questo sia il nuovo inizio, e questo sia il prossimo passo da compiere. Voglio davvero crederci che la cosa possa essermi d’aiuto.
D. Avevi mai lavorato con un trainer di biomeccanica prima con qualsiasi altro colpo?
ARYNA SABALENKA: Non proprio. Non vorrei dirlo, ma sono super felice che questa cosa col mio servizio mi sia successa. Prima non sarei stata davvero aperta per questo. Dicevo, ‘sai una cosa, il mio servizio va bene, non voglio cambiare nulla’. In realtà, anche quando il mio servizio funzionava, non andava bene. Sono felicissima che mi sia capitato. In quel periodo ero aperta a qualunque soluzione. Ero proprio del tipo: ‘per favore, qualcuno mi aiuti a sistemare questo fo***to servizio’. Scusate se ho imprecato, ma è andata così. Questa era la mia versa sensazione. Ho imparato molte cose sul mio servizio, e sono molto, molto felice che lui sia stato in grado di aiutarmi. […] Abbiamo guardato tanti video e lui mi mostrava cosa non andava, abbiamo parlato molto e fatto tanti tentativi. Siamo stati in campo la prima seduta per un’ora e mezza a servire e il tempo è volato; per via della biomeccanica non ho speso tante energie, e tutto andava via più liscio.
D. Se questo è un nuovo inizio per te all’inizio di quest’anno, qual è allora il tuo obiettivo? È il numero 1 o uno Slam, o entrambi?
ARYNA SABALENKA: Non voglio parlarne. Penso che abbiamo tutti gli stessi obiettivi, come ogni giocatrice. Sto cercando di essere davvero professionale in campo, facendo tutto il possibile in ogni partita. Ad esempio, non concedere nessuna vittoria facile per le mie avversarie. Questa è la cosa principale.