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[WC] R. Hijikata/ J. Kubler b. H. Nys/ J. Zielinski 6-4 7-6(5)
Nel 2022 l’affermazione di Thanasi Kokkinakis e Nick Kyrgios fu una sorpresa, e non piccola, ma sembrava quasi una rivincita per due carriere spesso ostacolate dal destino e troppe volte in chiaroscuro. L’Australian Open 2023 racconta invece una favola, un risultato che assume molto piĂą le traiettorie di un miracolo (o poco ci manca): a trionfare sono Rinky Hijikata e Jason Kubler. Per il secondo anno di fila è una coppia tutta australiana, ancora una volta ammessa al tabellone tramite wild card, a vincere il primo Slam dell’anno, superando il duo polacco-monegasco degli specialisti Hugo Nys e Jan Zielinski. Dopo aver battuto tre delle prime otto coppie (compresi i n.1 Koolhof/Skupski) i due ragazzi di casa, cresciuti sia da un punto di vista tattico che di gestione della tensione nel corso del torneo, hanno avuto ragione anche di una coppia decisamente piĂą esperta di loro, per quanto fosse la prima volta su un palcoscenico del genere. Due set serrati ed equilibrati, gestiti con la sicurezza di chi si trova alla decima finale Slam…e non al primo torneo giocato insieme della carriera.
IL MATCH – Il primo set non regala tantissimo a livello di spettacolo, e da subito viene indirizzato, giĂ nel terzo gioco: break a 0 subito da Zielinski e vantaggio per la coppia australiana. Quella concessa dal n.15 del mondo in doppio si rivelerĂ l’unica palla break dell’incontro, ma tanto basterĂ a consegnare il parziale d’apertura a Hijkata e Kubler, compatti e solidi e con pochi errori a referto. Dall’altra parte Nys deve praticamente tenere la barca in galleggiamento da solo, tanto il compagno nel primo set sembra in balia delle onde australiane e incapace di trovare il suo miglior tennis, anche grazie a una grande luciditĂ dagli avversari che appena possibile gli giocano addosso. E a spiccare tra i quattro è sicuramente il monegasco, il piĂą dotato per tecnica ed efficienza, ma costretto a lottare per larghi tratti quasi uno contro due (con gli australiani che sembrano baciati dagli Dei del tennis).
Nessun break nĂ© occasioni nel secondo set, in cui Zielinski si ritrova, sbagliando di meno, e cercando insieme al compagno di far sentire la pressione agli avversari, a cui riesce praticamente ogni cosa. Se Hijkata si veste da trascinatore per chiamare anche il pubblico, spicca sin dalla risposta un grande Kubler, solido da fondo e al servizio, bravo ad impedire troppi scambi a rete o offrire facili chiusure agli avversari. L’equilibrio sovrano conduce il set ad un giusto tie-break, nel quale gli australiani sono i primi a passare con un mini-break, prontamente recuperato da Nys che attacca la rete e gioca profondo sul servizio di Kubler, il quale però con una gran risposta in allungo andrĂ a riprendere il vantaggio per la coppia di casa, andando sul 5-4. A chiudere sarĂ il servizio di Hijikata però, su un match point che è probabilmente il punto della partita, giocato a ritmi alti e con grande tensione su ambo i lati del campo, suggellato da una volĂ©e d’approccio lunga di Zielinski, il peggiore in campo.
Dunque sfuma un’occasione quasi irripetibile per i Nys e Zielinski, comunque protagonisti di un gran torneo, che li pone tra le coppie piĂą interessanti del circuito definitivamente. Si chiude invece con un lieto fine la favola delle wild card Hijikata e Kubler, che alla prima occasione in coppia vincono nientemeno che lo Slam di casa, divenendo inoltre solamente i quinti a vincere l’Happy Slam senza essere testa di serie nell’Era Open. Una vittoria che a lungo andare potrebbe far gettare ai due anche uno sguardo verso Torino e le ATP Finals. Da lunedì saranno rispettivamente n.35 e 33 del mondo in doppio, ma soprattutto godranno della soddisfazione di aver mantenuto per il secondo anno di fila il trofeo in Australia, dopo che erano passati 25 anni tra l’ultimo dei Woodies (1997) e il trionfo della coppia 5K nel 2022. Il doppio sta tornando a casa.