Seconda qualificazione consecutiva alle Finals per la Corea del Sud. Una sorprendente rimonta che manda il visibilio il pubblico coreano con Kwon e compagni che saranno tra le sedici nazionali protagoniste a settembre. Un finale inaspettate alla luce di come era andata nella giornata di sabato, per quella che è la prima rimonta della storia coreana da 0-2 in Davis. Dopo il comodo 2-0 conquistato nella prima giornata sembrava, infatti, una formalità la qualificazione alla Group Stage di settembre per il Belgio. Ma la forza della Davis è data dall’energia in più che il pubblico di casa regala ai giocatori della propria nazionale. Per il Belgio è la seconda sconfitta nella sua storia da un vantaggio di 2-0, la prima datata 1973 contro la Bulgaria.
Rimonta numero 62 nella storia della Davis da uno svantaggio di 2-0. L’ultima volta che è accaduto a un livello simile di competizione è stata la rimonta dei Paesi Bassi sulla Repubblica Ceca nei play-off del World Group 2017.
COREA DEL SUD-BELGIO 3-2
Domenica 5 febbraio
Nam/Song (KOR) b. Gillé/Vliegen (BEL) 7-6(3) 7-6(5)
S. Kwon (KOR) b. D. Goffin (BEL) 3-6 6-1 6-3
S. Hong (KOR) b. Z. Bergs (BEL) 6-3 7-6(4)
Nel doppio che apre il programma all’Olympic Tennis Court di Seul, il duo Nam Ji Sung e Song Min-Kyu aveva il compito di vincere il rubber per tenere la sfida aperta. Sebbene la posta in palio fosse alta il duo coreano non ha mostrato segnali di cedimento, rimanendo sempre solidi nei momenti più complicati. Nam e Song, rispettivamente numeri 147 e 152 del ranking di doppio, si sono aggiudicati in due tie-break la sfida con i più quotati belgi Joran Vliegen e Sander Gillé, 53 e 55 del ranking ATP, che giocano in Davis insieme dal 2018, avendo giocato ben 9 tie in coppia. Una sfida equilibrata e dominata dai servizi, che ha visto il duo coreano annullare ben 9 palle break, sette delle quali nel primo set. Supportati dal pubblico di casa Nam chiude la sfida con un ace che porta il tie alla sfida numero 4 quella dei due numeri 1.
“Non hai pensato che avremo perso il match, sapevo che sarebbe stata dura ma era un match da vincere. Abbiamo giocato con sicurezza sin dall’inizio” ha dichiarato a fine match il coreano Nam. “La nostra maggior concentrazione ha fatto la differenza e il pubblico ci ha dato la forza necessaria per vincere“, ha aggiunto Song.
Non era stato un day 1 da ricordare quello del coreano Soonwoo Kwon, sconfitto al tie-break del terzo set dal numero di 2 di Belgio Bergs. Con l’onere di vincere per tenere ancora in gioco la sua nazionale, Kwon parte bene piazzando subito un break in apertura per poi pian piano disunirsi con poche prime messe in campo e uno scarso rendimento con la seconda (solo 5 punti su 14). Goffin è bravo quindi a rimettere la sfida in equilibrio con il controbreak del quarto game prima di piazzare l’allungo decisivo nell’ottavo gioco. Perso il primo set il coreano si trasforma in un rullo compressore scappa subito sul 5-0 e chiude agilmente 6-1 grazie a 4 ace e il 92% di punti vinti. Il terzo e decisivo set vede Kwon continuare a spingere, soprattutto col dritto, strappando il servizio per ben 3 volte a Goffin per il 6-3 finale che serve a riportare il tie in equilibrio sul 2-2 pari.
“Nel primo set ho commesso molti errori perché ho pensato troppo”, ha dichiarato Kwon al termine della partita. “Ma dall’inizio del secondo set ho trovato maggior compostezza e ho giocato veramente bene”
A decidere la sfida l’incontro tra i numeri 2 Zizou Bergs, numero 115 del mondo, e Seong Chan Hong, numero 237. Sfida che vede i servizi farla da padrone con nessuna palla break nei primi sette game. L’unico ad avere della opportunità è il coreano Hong che punisce un falloso Bergs, autore di 20 errori gratuiti nel primo set. Nel secondo set Hong piazza il break e sciupa altre tre palle break del doppio break. Bergs, tuttavia, non ha intenzione di arrendersi. Il numero 115 del mondo recupera lo svantaggio, ma sente la pressione mancando altre due palle break per l’allungo decisivo. Hong gioca sempre una palla in più che porta Bergs ad andare fuori giri, mentre il coreano è in uno stato di grazia tale da far bene qualsiasi cosa, con diversi lob giocati che puniscono le avventure a rete del belga.
Tie-break ricco di emozioni così come l’intero incontro. Hong scappa sul 5-0 sfruttando gli errori di Bergs nervosissimo al punto di sbattere la racchetta a terra. Vicino alla vittoria il coreano si irrigidisce alimentando le speranze di Bergs che recupera sul 5-4, affidandosi al più potente servizio. Il belga, tuttavia, affossa malamente un rovescio su una seconda al corpo che si trasforma in match point Corea, per quello che sarà l’errore gratuito numero 51 della sfida.
Bergs è il più aggressivo dei due ma Hong è irreprensibile in difesa e l’attacco a rete del belga si trasforma in autogol grazie al lob in allungo di rovescio del coreano che bacia la riga e fa esplodere la Olympic Tennis Court per la rimonta coreana.