[2] J. Sinner b. L. Sonego 6-4 6-2
Dopo un bye e un secondo turno non giocato causa walkover dell’avversario, c’erano dubbi sulle condizioni di Jannik Sinner dopo la cocente delusione di Melbourne, la sconfitta in 5 set contro Stefanos Tsitsipas. Lorenzo Sonego viceversa aveva già giocato due partite questa settimana a Montpellier con altrettante vittorie di alto livello contro il N.1 di Francia Benjamin Bonzi e poi Filip Krajinovic sempre in due set.
Il derby italiano (sfida peraltro inedita a livello ATP) dei quarti di finale ha raccontato invece ben altro: Jannik gioca un match di livello assoluto, mai sopra ritmo e controlla il suo pugnace amico e avversario con straordinaria tranquillità. Una eccezionale resa della risposta al servizio e la nota superiorità sulla diagonale sinistra rispetto a Lorenzo hanno infine creato un punteggio finale fin troppo severo nei confronti del piemontese.
Ma fin dall’inizio si è capito che la potenza del servizio di Sonego sembrava fare il solletico a Jannik capace di ribattere non solo in campo ma anche profondo costringendo Sonego a non essere pronto in uscita dal movimento di servizio o comunque portandolo a giocare di controbalzo colpi di enorme difficoltà per non perdere campo. Paradossalmente nel primo set è Sonego probabilmente a vincere i punti più spettacolori tra cui una “rovesciata” vincente su un lob da sotto la rete di Jannik e un paio di vincenti d’incontro sulle bordate di Sinner. Ma qui sta proprio la spiegazione dell’esito finale: Sonego è costretto a giocare un tennis troppo difficile per poter competere e alla lunga i suoi colpi escono di poco oppure lo costringono a soluzioni estemporanee come smorzate seguite a rete (senza riuscire mai a coprire poi il lungolinea).
Nel primo set dopo i primi due giochi tenuti a zero da entrambi, sono arrivati 3 break consecutivi con Sinner che finalmente allunga sul 4-2. Sonego è sfortunato quando sul 3-4 arriva a palla break e una chiamata sbagliata del giudice di linea costringe l’arbitro a far rigiocare il punto. Sinner non si fa pregare e fa ace, quello che, ironia della sorte, rimarrà l’unico della sua partita. Sonego combatte anche nel decimo gioco ma Jannik non trema neppure sul 15-30 e infine porta a casa il parziale in poco più di 50 minuti.
Tutta la fatica fatta da Sonego per stare a ruota è servita a poco, mentre Sinner sembra a malapena sudato: il risultato è che Lorenzo cala un pochettino, Sinner sale ancora un po’ dopo essersi tolto di dosso la ruggine da competizione, e il secondo set diventa molto meno interessante: Jannik lo vince 6-2 ma avrebbe potuto anche chiuderlo anche prima se si considera che ha avuto palle break anche in uno dei due turni di battuta tenuti da Sonego (terzo game).
C’è tempo per il punto più bello del match vinto da Jannik nel sesto gioco con i nostri ragazzi che si battono il cinque con il sorriso. Tutto molto sereno insomma, Sinner va in semifinale con ottime sensazioni, Sonego lascia Montpellier senza rimpianti. La semifinale di sabato vedrà Sinner affrontare un ragazzo ben tre anni più giovane di lui, non proprio comune di questi tempi.
Arthur Fils ottiene a 18 anni e mezzo la prima semifinale ATP della carriera vincendo un altro derby, quello francese contro Quentin Halys. Punteggio finale 7-6(3) 6-3. La Francia può aver trovato un nuovo “enfant terrible?“. Jannik sembra prontissimo a fargli un bell’esame….