In rimonta ma con ampi meriti al torneo WTA di Abu Dhabi, Beatriz Haddad Maia elimina la testa di serie n. 3, Elena Rybakina con il punteggio di 3-6, 6-3, 6-2 in 2ore e 6′. La kazaka parte benissimo e con il solito servizio martella la brasiliana che ha i meriti di restare in partita e attendere che cali l’avversaria.
Nel primo set va tutto bene dalla parte di Rybakina. E’ col servizio che fa la differenza, mettendo a segno ben nove “aces”, malgrado la brasiliana sia più costante con la prima di servizio. Haddad Maia in difficoltà nel quarto gioco, quando è costretta ad annullare due palle break non consecutive. Poi, nel game successivo, è Rybakina a dover risalire da 30-40. Il break è nell’aria e si materializza nel sesto gioco, con la brasiliana poco lucida in questa fase della gara. Sulla palla break, Rybakina si difende con grande intensità, poi con il rovescio cambia l’inerzia dello scambio e rafforza il suo vantaggio con un dritto stretto imprendibile. Con un servizio vincente chiude il primo set 6-3. A questo punto la brasiliana sale di livello e mostra tanta pazienza negli scambi. La vincitrice di Wimbledon, al contrario, malgrado i sette “aces” messi a segno, subisce la risposta di Haddad Maia soprattutto sulla seconda palla di servizio. La prima ad andare in affanno è la n. 14 del ranking nel primo gioco del secondo parziale. Passata la paura, è lei a cominciare a dominare gli scambi. Il break che decide il secondo set si concretizza nel sesto gioco, con la brasiliana che dopo aver sciupato un paio di occasioni sullo 0-30, porta a casa un break che indirizza il set chiuso senza affanni 6-3.
Rybakina, però, è lontana parente di quella vista nel primo set. Cala nei colpi e offre diversi gratuiti alla sua avversaria. La testa di serie n. 6 del seeding vince gli scambi prolungati, costringendo la n. 10 del ranking a rischiare. Il break subito nel primo gioco è una mazzata psicologica per la kazaka, con la brasiliana che da nei primi suoi tre turni di servizio serve col 100% di prime palle, per un totale di 17/17. Rybakina soffre anche sul suo servizio e deve rischiare parecchio per portare a casa i suoi turni di battuta e, nel complesso, ha poche occasioni per rientrare in partita. Nel settimo gioco si complica la vita con un rovescio a due mani a rete non definitivo, sul quale il passante di Haddad Maia è vincente, come la successiva risposta su una seconda ballerina della finalista dell’Australion Open 2023. Rybakina annulla la prima palla break, ma con un doppio fallo si consegna all’avversario. La brasiliana va a servire per il match e non trema: chiude 6-2 e si regala la semifinale con Belinda Bencic.
L’ultimo quarto di finale della giornata, quello che doveva decidere l’avversaria in semifinale della cinese Qinwen Zhang, ha visto la vittoria di Ludmila Samsonova (testa di serie n. 8) contro la quarta giocatrice del seeding, la russa Veronica Kudermetova. Match abbastanza a senso unico che Samsonova ha portato a casa con il punteggio di 6-3, 6-3 in un’ora e 23 minuti piazzando l’allungo decisivo all’inizio del secondo set quando, dopo aver vinto il primo, nel terzo game è riuscita a risalire dallo 0-40 sulla propria battuta ed ha poi ottenuto il break nel gioco successivo alla terza opportunità a disposizione.