Se la notte tra mercoledì e giovedì aveva regalato una gran sorpresa nell’umida Delray Beach, con la vittoria di Mmoh su Shapovalov, l’ultima tornata di ottavi del Delray Beach Open è stata molto più serena. Sono scese in campo le prime due teste di serie, Taylor Fritz e Tommy Paul, ed entrambi hanno avuto vita facile nei loro match. Il n.7 al mondo ha inflitto un netto 6-4 6-3 ad Emilio Gomez, che almeno finché ha potuto ha provato a fare partita pari, andando spesso in sofferenza per il ritmo troppo alto imposto dal n.1 del seeding. Dopo un primo set equilibrato, con il break di Fritz proprio sulla sirena, l’ecuadoregno ha preso in mano le redini del secondo parziale, issandosi addirittura sul 3-1; mai però Gomez ha dato realmente la sensazione di poter impensierire l’americano, che alzando il livello in risposta e trovando i suoi riferimenti da fondo campo ha avuto vita facile nel recuperare i break e portare a casa la partita in due per approdare al secondo quarto di finale in carriera a Delray Beach, 5 anni dopo la sconfitta contro Shapovalov. Troverà Adrian Mannarino, giustiziere di J.J. Wolf, tds n.9.
Il francese, vittorioso per 7-5 6-2, ha dimostrato come sia ancora un avversario temibile su queste superfici, anche contro giocatori in un buon periodo di forma. Wolf sta giocando infatti il miglior tennis della carriera, e aveva anche impostato bene il match tatticamente, andando a cercare con assiduità il dritto di Mannarino, il suo tallone d’Achille. Il n.59 al mondo ha però saputo ben destreggiarsi da fondo riuscendo a tornare quasi sempre sulla sua amata diagonale di rovescio (usato spesso anche in salto per concedere qualcosa ai fotografi) per fare male all’americano. Dopo un primo set equilibrato, con una sola palla break a testa (Mannarino ne ha annullate due in tutto il match), il n.9 del seeding si è disunito del tutto nel secondo parziale, non riuscendo quasi mai a tenere lo scambio e commettendo anche qualche errore di troppo. Meritata vittoria dunque del campione di Winston-Salem, che trova il secondo quarto di finale consecutivo (quinto in assoluto) in questo torneo, con un record di 1-3.
Risultato quasi speculare a Fritz ha avuto anche l’altra principale testa di serie del torneo, il n.2 del seeding Tommy Paul. Il n.18 al mondo ha fornito un’ottima prestazione, alternando solidità e colpi da cineteca, nel battere per 6-3 6-4 Denis Kudla, non esattamente un agnellino sul cemento. Non è bastata però l’inventiva e il buon ritmo al n.95 ATP per battere un Paul ormai sempre più a suo agio nei piani alti del circuito, Tommy dopo una partenza non impeccabile (break e immediato contro-break subito prima di prendere il largo) ha saputo ben calibrare la partita, muovendo Kudla e spingendo più con precisione che con potenza da fondo. Due sole chance di break concesse all’avversario e il 70% di punti vinti con la prima (dato migliorabile) sono il biglietto da visita di Tommy per il secondo quarto di finale consecutivo a Delray Beach, dopo quello vinto l’anno scorso, per poi perdere in semifinale con il futuro campione Norrie. Affronterà il campione del 2019 Radu Albot, che ha battuto 6-4 6-4 il lucky loser Aleksandar Vukic senza sudare più di tanto, ritrovando dopo 4 anni gli ultimi otto qui, e cercherà l’upset contro Paul per la prima semifinale nel circuito dall’ATP di Singapore 2021.