Un ritorno in campo buono ma non memorabile, seguito da una prestazione super: queste sono le cartoline che per ora invia Carlos Alcaraz dall’Argentina Open di Buenos Aires, dove ha eliminato nel suo match di quarti di finale Dusan Lajovic. 6-4 6-2 il punteggio finale a favore della tds n.1, solido e costante, contro un avversario che sulla terra può sempre essere un ostacolo impervio e trovare giocate che possono infastidire e spezzare il ritmo. Carlitos ha saputo ben gestire però l’estro del serbo, con un primo set di livello altissimo di entrambi, in cui, per quanto altalenante al servizio, mai ha fatto realmente percepire il dubbio su chi l’avrebbe portato a casa. Lo spagnolo infatti per due volte si è trovato con un break di vantaggio (3-1 e 4-2) senza riuscire però a capitalizzarlo, anche grazie a un gioco spettacolare espresso da Lajovic, che ha cercato spesso di muovere l’avversario proponendogli palle corte e cambi lungolinea da ambo i lati, senza però riuscire con sempre a destabilizzare un giocatore dalla rapidità di piedi e braccio come Alcaraz.
IL TABELLONE COMEPLETO DELL’ATP 250 DI BUENOS AIRES
Il break decisivo per chiudere il primo set è arrivato all’ultimo momento buono, il decimo game, e ha dato una chiara sterzata in favore del n.2 del mondo anche per il prosieguo del match. Infatti già nel secondo gioco del secondo parziale il 19enne, strappando il servizio all’ex n.23 del mondo, e annullando due palle di un immediato contro-break ha spostato definitivamente la partita sulle sue rotaie. Chiuderà poi 6-2 un set dominato dall’inizio alla fine, in cui ha facilmente smontato le velleità restanti di un avversario apparso a tratti anche stanco e non sempre capace di reggere il ritmo dell’arrembante spagnolo, che ha suggellato la vittoria con un gran dritto vincente in lungolinea. Sarà la quattordicesima semifinale ATP per Alcaraz, la sesta sulla terra, una superficie dove non ha mai perso a questo livello, con le uniche due sconfitte poi in finale che sono arrivate contro Sinner a Umago e Musetti ad Amburgo. Affronterà un connazionale, Bernabè Zapata Miralles, vincitore in tre set di lotta su Francisco Cerundolo.
Lo spagnolo Miralles, a 26 anni, sarà l’altro esordiente in una semifinale del circuito in questo torneo, insieme a Juan Pablo Varillas (giustiziere di Musetti). 6-3 6(4)-7 6-3 il punteggio finale a favore del n.74 al mondo, che ha dovuto fronteggiare ben 12 palle break (annullandone 10) contro il n.5 del seeding Cerundolo, un po’ incostante e solo a tratti capace di imporre un buon ritmo da fondo. Dopo un primo set lineare, in cui lo spagnolo ha annullato 3 palle break per poi finalizzare subito dopo la sua chance sul servizio dell’argentino e tenersela stretta fino alla fine, ben più intricato si è rivelato il secondo parziale. Zapata si è trovato sotto anche 4-1 e, una volta recuperato il break, ha dovuto annullare anche due set point, prima di trovarsi addirittura in vantaggio 6-5 e servire per il match. Lì la maggior prontezza di Cerundolo a un livello più alto è uscita fuori e il padrone di casa, sospinto anche da un pubblico ben schierato, ha forzato il tie-break e il terzo parziale. Nel set decisivo non c’è però stata storia: Zapata, con il solito tennis preciso e costante, sfoderando a tratti anche un’insolita palla corta, infligge un altro 6-3 all’argentino per regalarsi la prima semifinale nel circuito maggiore e un nuovo best ranking, dato che da lunedì sarà n.63 del mondo.