Quando Taylor Fritz, pronti via, si è portato in men che non si dica sul 5-0 nelle semifinale della parte alta del tabellone del Delray Beach Open contro il connazionale di Berkeley Mackenzie McDonald, sembrava che il raggiungimento della finale per il 25enne di San Diego fosse solo una questione di formalità. Invece, il match si è trasformato in una battaglia emotiva da pesi massimi, consumatasi sotto le luci dei riflettori della Florida.
Alla fine, però, il campione di Indian Wells 2022 è riuscito a spuntarla in quello che era a tutti gli effetti un derby californiano, con lo score di 6-3 7-6(6) in un’ora e 34 di match. Ad attendere il n. 1 americano nella finale del torneo, ci sarà il serbo Miomir Kecmanovic – il quale ha da poco annunciato il nuovo coach che sostituirà David Nalbandian.
Un’entusiasta Taylor ha così parlato a caldo in merito al risultato ottenuto: “Mi sto sentendo davvero bene a livello di sensazioni sul campo, questa settimana. L’avevo già detto dopo la mia vittoria nei quarti, e anche oggi [ieri, ndr] sono stato in grado di giocare un tennis migliore rispetto alla partita precedente. Tutto ciò mi sta riuscendo fin dal primissimo match, ogni volta che riscendo in campo miglioro la mia performance. Perciò, non posso che adorare il momento che sto vivendo. Amo competere nelle finali dei tornei, quindi sono sicuro che giocherò una buona partita domani [oggi alle ore 21:00 l’inizio della sfida, ndr]”.
Fritz e McDonald sono grandi amici, avendo anche percorso un pezzo di strada assieme nella loro esperienza da junior – hanno due anni di differenza, Taylor è del ’97 mentre MacKenzie è del ’95. Rispettivamente hanno 25 e 27 anni -, e questo è il loro primo scontro ATP. Il semifinalista alle ultime Finals torinesi è uscito ruggendo dai blocchi di partenza, facendo registrare un parziale di cinque games a zero affidandosi al suo gioco potente e dunque alle sue principali armi: il servizio e il dritto.
“Sono entrato in campo con molta energia e grande aggressività. Ogni volta che avevo un po’ di tempo per girare attorno alla palla e lasciare andare la mia frustrata di diritto, non ci pensavo su due volte. Poi però, lui si è avvicinato recuperando un break di svantaggio e successivamente si è anche portato avanti nel secondo set strappandomi il servizio nel quarto game. È riuscito a rientrare in partita e poi per un frangente del match è andato anche sopra come livello, forse perché io mi sono distaccato un pò troppo dal mio stile di gioco diventando più passivo e subendo così le sue accelerazioni. Tuttavia, alla fine sono stato abile nel riprenderlo ritornando a giocare aggressivo come ad inizio match“. In questo modo, il vincitore del match ha fornito la propria disamina tattica dell’incontro sviscerando le pieghe assunte – dal suo punto di vista – dalla sfida.
Prima di lasciare il campo, il buon Fritz si è reso protagonista di una piccola gag quando il presentatore del torneo Jesse Levine, ex n. 69 del mondo, si è congratulato con lui per aver raggiunto la decima finale nel circuito maggiore; il n. 7 delle classifiche è apparso molto sorpreso di questo traguardo: “Non ricordavo di aver già giocato nove finali in carriera, ma forse so il motivo di tale dimenticanza. Tendo a rimuovere quelle perse”, ha detto lo statunitense strappando un sorriso a tutti gli spettatori presenti.
IL TABELLONE DELL’ATP 250 DI DELRAY BEACH 2023
Concentrandoci ora sulla finale, possiamo invece costatare che Fritz abbia vinto 3 dei 4 precedenti contro Kecmanovic, compreso quindi il successo maturato nei quarti di Indian Wells 2022. Vittoria che avrebbe poi lanciato Taylor verso la conquista del suo primo – e unico finora – titolo ‘mille‘, un percorso documentato anche dalla serie Netflix “Break Point”. Tuttavia, nel secondo appuntamento del Sunshine Double Miomir si prese la rivincita agli ottavi di Miami prima di venire eliminato – nuovamente ai quarti dopo un incontro estremamente combattuto – dal futuro campione del torneo Carlos Alcaraz. Nei due Masters 1000 d’oltreoceano, il serbo espresse un livello di gioco – altissimo – che poi non avrebbe più mostrato nel resto della stagione.
Il 23enne di Belgrado, n. 33 al mondo, è stato costretto a sudare non poco per avere la meglio del moldavo e campione dell’edizione 2019 del torneo Radu Albot: 7-6(8) 3-6 6-2 il punteggio finale della partita.
“Sono stato decisamente nervoso per tutta la partita“, ha dichiarato subito dopo la vittoria in semifinale Kecmanovic, che ha però poi aggiunto: “Ma fortunatamente sono stato in grado di rimanere calmo quando contava, giocando bene. Per cui sono molto felice di essere riuscito ad uscire indenne da un match complicato contro un avversario che qui si trova particolarmente bene“.
Curiosamente sia Miomir che Radu hanno approcciato alla sfida con un obbiettivo comune molto importante per le loro carriere: ottenere la loro 100esima vittoria a livello ATP. Nonostante sia andato in svantaggio di un break nel terzo e decisivo set, è stato il serbo a conquistare il traguardo rivelandosi il giocatore in campo più costante nei momenti cruciali per fare sua la partita al termine di 2ore e 28minuti di gioco. “E’ fantastico aver raggiunto le 100 vittorie. È pazzesco che io sia stato in grado di farlo in tempi relativamente brevi, quindi sono molto felice e orgoglioso di esserci riuscito. Spero fra qualche anno di tagliare in questo senso un altro importante traguardo”.
Kecmanovic cercherà di conquistare il suo secondo titolo ATP alla terza finale che disputa, dopo il primo ottenuto tre anni fa sul rosso di Kitzbuhel e l’ultimo atto perso nel 2019 sull’erba di Antalya per mano di Lorenzo Sonego.