Dopo la pioggia di martedì sera, il programma dell’ATP 500 di Rio de Janeiro non ha subito altri intoppi: tutti i match di primo turno – tra cui anche quelli di Fognini e Alcaraz – si sono conclusi e, in più, c’è già un quarto di finale composto. È quello dell’estremità inferiore del tabellone e i protagonisti saranno la seconda testa di serie del torneo Cameron Norrie e il boliviano Hugo Dellien. Nella notte italiana il britannico ha superato con un doppio 7-5 il giocatore di casa Monteiro che era reduce dalla prestigiosa vittoria su Thiem. Il brasiliano ha lottato come suo solito anche contro il numero 13 del mondo, tenendolo in campo per due ore e mezza, ma ha pagato la scarsa incisività della sua seconda di servizio (solo 38% di realizzazione), compensata solo in parte dai 9 ace scagliati con la prima. Un altro momento clou della serata di Rio è stato l’incontro tra l’argentino Baez e il beniamino del pubblico Bellucci.
IL SALUTO DI BELLUCCI – Dopo aver trascorso gli ultimi cinque anni nel circuito Challenger, il brasiliano è tornato a calcare per un’ultima volta un campo di un torneo ATP. Lo ha fatto per ricevere un meritatissimo omaggio da parte del suo pubblico prima di salutare definitivamente il tennis giocato. Thomaz è stato sconfitto con il punteggio di 6-3 6-2 da Sebastian Baez, ma questo non ha minimamente rovinato la festa in suo onore. L’emozione è stata tanta, quasi al livello dell’addio di Del Potro di un anno fa a Buenos Aires. Si ritira, infatti, uno dei giocatori brasiliani più vincenti di sempre, dietro solo a Guga Kuerten: in carriera Bellucci ha totalizzato 200 vittorie, conquistando 4 titoli ATP e raggiungendo il best ranking di numero 21 del mondo nel 2010. Fa inoltre parte di un ristrettissimo gruppo di giocatori (cinque) che sono stati in grado di rifilare un 6-0 sulla terra a Djokovic: Thomaz ci riuscì a Roma nel 2016.
IL TABELLONE DELL’ATP 500 DI RIO
CRISI NERA PER SCHWARTZMAN – Tra gli altri match di giornata del Rio Open by Claro va sicuramente segnalata l’ennesima sconfitta di Schwartzman. L’argentino ha lasciato strada a Lajovic che lo ha battuto piuttosto nettamente con il punteggio di 6-1 6-4. Per el Peque si tratta delle terza eliminazione consecutiva al primo turno dopo quelle arrivate a Cordoba e Buenos Aires, proprio nei tornei dove ha raccolto alcuni dei risultati migliori della sua carriera con sei finali disputate. La crisi di Diego, che recentemente ha perso il titolo di numero uno argentino dopo 141 settimane, risale già alla parte conclusiva della scorsa stagione: dallo US Open ha infatti raccolto una sola vittoria (contro l’ucraino Krutykh a Melbourne). Non lo hanno sicuramente aiutato il ricovero del padre a gennaio e gli attacchi di ansia avuti durante il 2022. Così Schwartzman è entrato in un tunnel di sfiducia da cui non riesce a uscire: “Sto giocando a un livello molto basso e non so quale sia il motivo. Questo mi crea dubbi e incertezze, e sul campo ne risento. Tutto questo mi sta bloccando. Non avevo mai provato niente di simile finora” – ha dichiarato recentemente.
GLI ALTRI MATCH – Nel resto della serata brasiliana sono arrivate le vittorie di Zapata Miralles nel derby spagnolo con Munar (6-3 7-5), di Dellien su Molcan (1-6 6-2 6-2) e di Ramos-Vinolas su Etcheverry. In particolare, Ramos ha saputo sfruttare al meglio l’interruzione per pioggia di martedì sera, arrivata quando era in svantaggio 5-7 4-3. Lo spagnolo, che al prossimo turno se la vedrà con Galan, ha alzato vistosamente il suo rendimento al servizio, soprattutto quando costretto ad annullare le chance di break dell’avversario. Così ha cancellato tutte le 10 occasioni avute dall’argentino nella seconda parte dell’incontro, chiudendo secondo e terzo set con un doppio 6-4.