Ci sarà un nuovo nome nell’albo d’oro dell’Open 13 Provence, torneo ATP 250 in corso di svolgimento sui campi indoor del Palais des Sports di Marsiglia. A giocarsi il titolo saranno il numero 11 al mondo Hubert Hurkacz e il francese Benjamin Bonzi, che cercherà di riportare il titolo nella mani di un francese dal successo di Tsonga nel 2017.
[1] H. Hurkacz b. A. Bublik 6-4 7-6 (4)
Sesto confronto tra Hubert Hurkacz, testa di serie numero 1 dell’Open 13 Provence e Alexander Bublik. I precedenti sorridono al polacco che conduce 4-1. Entrambe ai quarti hanno dovuto annullare match point, Hurkacz ne ha salvato uno contro Ymer, Bublik 2 contro Dimitrov.
Ci si aspettava tra due bombardieri e le premesse sono state rispettate. Il match fa fatica a decollare, con una pioggia di ace e prime vincenti e pochi scambi. Hurkacz dei due in campo è quello che inizia in maniera meno reattiva mentre il kazako è il più bravo a gestire lo scambio e ad accelerare. Il set vive i suoi momenti chiave tra il quarto e il quinto game. La disattenzione di Hurkacz porta, infatti, il polacco ad affrontare un complicato quarto gioco durato 12 punti. Il numero 11 al mondo fronteggia ben tre palle break. Le prime due annullate con due ace che non lasciano speranze di entrare nello scambio al kazako; sul terzo il rammarico è tutto di Bublik per un rovescio affondato a rete su una seconda non irresistibile di Hurkacz. Il numero 50 al mondo cerca sovente il lato del rovescio di Hurkacz, cercando di sfruttare le debolezze della sua difesa back. Dall’altra parte il kazako non riesce a capitalizzare i suoi sforzi con variazioni di gioco che portano spesso ad errori marchiani.
Bublik non aveva perso punti nei primi due game al servizio, ma nel quinto game si trova a concedere palle break al suo avversario. Sulla prima Bublik si salva col servizio, sulla seconda non può nulla su un passante di Hurkacz pizzica qualche centimetro di riga che vale il break. Da quel momento il set continua a seguire l’andamento dei servizi e dal cambio palle avvenuto al termine del settimo game non arriva più un punto per chi è in risposta. Bublik trova anche il tempo di lamentarsi con il chair umpire Concas per le chiamate imprecise dei giudici di linea ma è una formalità quindi per Hurkacz chiudere il primo parziale per 6-4 dopo 36 minuti. 7 ace a 5 per il polacco, 78% di punti vinti con la prima per Hurkacz contro l’88% di Bublik. A far la differenza è stata la scarsa resa del kazako con la seconda con i soli 4 punti su 9.
L’inizio del secondo set è subito complicato per Bublik. Un game durato ventidue punti ma con scambi brevissimi. Il kazako alterna ottimi servizi ad errori e cerca spesso la rete, non sempre ottenendo l’esito desiderato. Hurkacz riesce a conquistare ben quattro palle break anche grazie ad ottime risposte. In nessun caso Hurkacz ha, tuttavia, avuto realmente l’opportunità di punire il kazako che esce indenne dal complicato turno di servizio.
Bublik continua con il suo tennis spettacolare ma ricco di errori, croce e delizia del suo gioco. A strappare gli applausi del pubblico è però Hurkacz con un tweener che si traduce in palla break. Arrivano, infatti, altre tre palle break per il polacco ma Bublik aiutato da un indomabile servizio si salva ancora.
Hurkacz è quasi ingiocabile sul suo servizio, soprattuto con la prima (saranno 15 gli ace nel secondo set con soli 7 punti concessi al suo avversario). Bublik punta molto sul serve & volley e sulle palle corte, uscendo quasi sempre vincente nel gioco a rete col polacco. Superati i momenti di difficoltà il kazako passa alla modalità intrattenitore divertendo sé stesso e il pubblico, giocando anche uno dei suoi marchi di fabbrica, ossia il servizio da sotto. Le sette palle break non sfruttate da Hurkacz portano all’inevitabile tie-break. Hurkacz continua a sfruttare a pieno i cavalli del suo servizio e approfittando di qualche scelta più spettacolare che efficace di Bublik mette in ghiaccio la sfida. Il polacco approda alla sua prima finale stagionale, la settima della sua carriera con l’ultima giocata a Montreal nel 2022 persa contro Carreno Busta.
B. Bonzi b. A. Fils 6-4 6-4
Scambi più lunghi e match più serrato quello tra Benjamin Bonzi, numero 60 del ranking ATP, e Arthur Fils, numero 118 e in gara grazie ad una wild card. Nel suo percorso sino alle semifinali Bonzi ha fatto fuori due teste di serie come Cressy e De Minaur. Fils ha beneficiato del ritiro di Sinner prima di regolare in due set Wawrinka.
I due francesi si dimostrano solidi al servizio cercando di capitalizzare al meglio i loro turni di battuta ma regalano uno spettacolo gradevole al pubblico presente al Palais des Sport.
I primi sei game sono un monologo per chi è al servizio: un solo punto concesso da Bonzi, tre da Fils.L’ equilibrio regge sino al settimo game quando Bonzi trova la chiave per scardinare le difese del suo giovane connazionale. Bonzi, infatti, assume una posizione più aggressiva in risposta, ottenendo come risultato qualche errore di troppo di Fils.
Un dritto largo del numero 118 al mondo si tramuta in due palle break per il più esperto connazionale. La prima annullata con l’ace numero 4 della sfida, la seconda con una combinazione servizio e dritto. Bonzi non demorde e si conquista una terza occasione. Un erroraccio di Fils sul dritto in avanzamento in uscita dal servizio vale il break Bonzi. Conquistato il break il set scivola velocemente verso l’esito più scontato con nessuno dei due che cede più un punto al servizio. Prestazione sontuosa di Bonzi con 92% di punti vinti con la prima e 100% (8 su 8) con la seconda. Fils dal canto suo paga il passaggio a vuoto nel settimo game e una seconda non proprio efficace (57% di punti vinti).
In apertura di secondo set Fils è subito in difficoltà. Bonzi tiene un ritmo molto alto e il più giovane dei transalpini è costretto agli straordinari per annullare ben tre palle break. Sulla quarta però commette un errore a rete che vale il break decisivo. Bonzi è meno preciso del primo parziale, sopratutto con la seconda ma non concede mai la chance al giovane avversario di rientrare in partita.
Chiamato a servire per il match Bonzi si irrigidisce e concede la prima palla break dell‘incontro a Fils. Il nativo di Nimes è bravo nell’annullarla con un’ottima prima. il numero 60 al mondo fatica a chiudere ma al termine di uno scambio lungo e serrato, Fils è il primo ad andare fuori giri per il punto che vale il 6-4 finale. Per Bonzi è la seconda finale in carriera dopo quella persa ad inizio anno con Griekspoor a Pune. Fils si consola con il best ranking alla posizione 104.