I primi due mesi del 2023 hanno consegnato al tennis maschile tante certezze e qualche sorpresa. A dire il vero, però, mancano ancora all’appello due grandi protagonisti della scorsa stagione: Rafael Nadal, intravisto in Australia alle prese con l’ennesimo problema fisico, e Nick Kyrgios, che non si è mai nemmeno visto. L’unica apparizione (comunque non ufficiale) dell’australiano, infatti, è stata l’esibizione pre-Australian Open con Novak Djokovic, che ha sfruttato come test per verificare le condizioni del suo ginocchio.
Test che, tuttavia, ha fornito risposte negative al finalista dell’ultimo torneo di Wimbledon, costretto a saltare a pié pari il primo Slam della stagione e tutto il mese di febbraio. “Kyrgios tornerà a Canberra alla fine della settimana, dove si sottoporrà all’operazione in artroscopia. Si prevede realisticamente di poter tornare in campo a Indian Wells“. Queste erano state le parole di Will Maher, fisioterapista di Kyrgios, nella conferenza stampa convocata dall’australiano il 16 gennaio per comunicare il proprio forfait all’Australian Open.
Evidentemente, però, i tempi di recupero dopo l’operazione al menisco si sono allungati. E non di poco. Come riferito dal profilo twitter Entry List Updates, infatti, l’attuale n°19 del ranking non volerà negli Stati Uniti per il Sunshine Double, mancando dunque l’appuntamento con i primi due Masters1000 della stagione. Ad Indian Wells sarà Carballes Baena a prendere il suo posto, mentre a Miami toccherà ad Otte.
Kyrgios, che non disputa un match ufficiale in singolare dal 6 ottobre scorso, perderà i 270 punti conquistati l’anno scorso negli USA, derivati dai quarti di finale ad Indian Wells (180) e dagli ottavi a Miami (90). Sarà un duro colpo per la classifica del 27enne di Camberra, costretto a fare il suo esordio nel 2023 sulla terra battuta, superficie che non è certo la sua preferita ma sulla quale avrà appena 90 punti da difendere, provenienti dalla semifinale raggiunta a Houston lo scorso aprile.