Semifinali da cuori forti quelle andate in scena all’Abierto Mexicano Telcel presentado por HBSC. Se ieri il pubblico non si era divertito e voleva vedere più tennis, arrivando addirittura a fischiare all’uscita dal campo per ritiro Matteo Berrettini, oggi sicuramente gli spettatori si potranno ritenere soddisfatti dallo spettacolo offerto dai giocatori. Tra caldo, maratone, battaglie sportive, alla fine tre giocatori sono stati colpiti dai crampi: Tommy Paul, Taylor Fritz e Holger Rune. Una gara a eliminazione per arrivare in finale e alla fine a spuntarla sono lo stesso Tommy Paul e Alex De Minaur al termine di una giornata davvero surreale in quel di Acapulco. Per Paul si tratta della seconda finale ATP della carriera dopo l’unica giocata e vinta nel novembre 2021 a Stoccolma, mentre per De Minaur sarà l’undicesima e vanta un record di 6 vittorie e 4 sconfitte. Tra i due ci sono tre precedenti (uno su ogni superficie) tutti giocati lo scorso anno e vinti dall’australiano.
IL TABELLONE DELL’ATP 500 DI ACAPULCO
[7] T. Paul b.[3] T. Fritz 6-3 6-7(2) 7-6(2)
Un derby americano a dir poco drammatico viene vinto dal fresco semifinalista degli Australian Open dopo 3 ore e 29 minuti di battaglia. Una partita che poteva finire due ore prima: Paul ha avuto il match point sul 6-3 5-4 quando ha servito per il match, non riuscendo però a chiudere: il tiebreak è favorevole al californiano e il terzo set è semplicemente drammatico: il primo a sentirsi male è il numero 23 del mondo che accusa crampi all’inizio del parziale decisivo, ma le condizioni di estrema umidità di Acapulco colpiscono anche il 25enne di San Diego. Fritz mette la freccia con un break di vantaggio, arriva sul 3-1, ma subisce il ritorno del connazionale fino al 3-4. Gli ultimi game della partita si trasformano in un supplizio: tutti e due tengono il servizio dal 5-5 in giochi rispettivamente da 16 e 10 punti, nei quali Paul annulla quattro palle break e il numero 5 del mondo altri due match point. Il tiebreak conclusivo è un monologo della testa di serie numero 7 che piazza subito i due mini-break e lo conquista per 7 punti a 2, prendendosi un posto in finale contro Alex De Minaur.
[8] A.De Minaur b. [4] H. Rune 3-6 7-5 6-2
Altre 2 ore e 50 minuti di battaglia e di sopravvivenza e l’unico superstite di giornata, Alex De Minaur, conquista la finale in Messico. L’australiano è stato sotto dal punto di vista del gioco per tutto il primo set, ma è rimasto attaccato alla partita, approfittando del passaggio a vuoto di Rune alla fine del secondo set. Il numero 22 del mondo aveva avuto anche un set point sul 4-5, annullato in bello stile da un dritto lungolinea del danese. Il classe 2003 e decima forza del ranking mondiale ha mancato tre palle break sul 3-3 che potevano raccontare un altro esito. Sin dal primo game del terzo set l’impressione chiara è che i crampi per Rune stiano arrivando e in pochi minuti la situazione precipita, finendo per non muoversi quasi più, servire diverse volte da sotto e tirare tutti i colpi da fermo. De Minaur approfitta della situazione malgrado qualche piccolo tentennamento. Terza finale in carriera in un 500 per il giocatore cresciuto tennisticamente in Spagna e va a caccia della prima vittoria dopo I k.o. per mano di Zverev a Washington e Federer a Basilea.