Se c’è un posto dove è più facile essere profeta in patria, quello è il Sudamerica. Lì dove la spinta del pubblico è così forte da rivitalizzare anche giocatori di cui si erano un po’ perse le tracce. L’ultimo esempio è quello di Nicolas Jarry, numero 136 del mondo meno di un mese fa e pronto a tornare tra i primi 80 giocatori del mondo a distanza di tre anni dall’ultima volta. Il cileno, già protagonista nei qualifiers di Coppa Davis di inizio febbraio, è tornato a giocare in queste settimane su quei livelli che lo avevano portato al numero 38 del ranking nel 2019 e lo ha fatto prima a Rio de Janeiro e ora a casa sua, a Santiago. Dopo la semifinale in Brasile (che ha interrotto un digiuno di tre anni e mezzo), ne disputerà un’altra nella città in cui è nato: se l’è guadagnata battendo ai quarti Hanfmann in tre set e nella tarda serata italiana affronterà Jaume Munar, vittorioso anche lui al set decisivo su Monteiro. Gli altri due quarti di finale, invece, hanno registrato una doppia vittoria argentina sulla Serbia rappresentata da Djere e Lajovic: il primo si è arreso a Baez, il secondo a Etcheverry.
IL TABELLONE DELL’ATP 250 DI SANTIAGO
A decidere il match tra Jarry e Hanfmann sono stati un break per set. Dopo aver perso il primo parziale per 6-3, il padrone di casa ha concesso solo un’altra palla break nel resto dell’incontro grazie a ottimi numeri al servizio (8 ace e 76% di prime in campo): così è riuscito a conservare per tutto il terzo set il vantaggio conquistato in apertura. Quella di stasera sarà la sua ottava semifinale in carriera nel circuito maggiore: sono arrivate tutte sulla terra e la stragrande maggioranza in località con una discreta altitudine come Kitzbuhel, San Paolo e, per l’appunto, Santiago. Il suo prossimo avversario, Munar, l’ha battuto nell’ultimo precedente giocato a Bastad l’anno scorso, ma con queste condizioni di gioco e con il pubblico dalla sua parte, Jarry non può non essere considerato il favorito per raggiungere la finale e probabilmente anche per vincere il250 di Santiago. Alla luce di queste prestazioni, delle sconfitte di Musetti nel corso della sfortunata trasferta sudamericana, quella con Jarry è indubbiamente la più accettabile.
Anche Jaume Munar ricorderà il Movistar Chile Open come il torneo della rivalsa. Lo spagnolo non metteva in fila due vittorie consecutive in un main draw ATP dallo scorso luglio a Gstaad. Nel corso di questa settimana ne ha già collezionate tre, regalandosi anche lo scalpo della prima testa di serie del torneo, il nostro Musetti. La vittoria in tre set su Monteiro (6-3 3-6 6-2) gli permetterà di scalare almeno nove posizioni in classifica portandolo non lontano dal suo best ranking, che potrebbe migliorare in caso di vittoria su Jarry (1-1 i precedenti). Per l’allievo della Rafa Nadal Academy sarà la quarta semifinale in carriera nel circuito, la prima da quella raggiunta a Parma nel 2021.
Dopo un lungo periodo di appannamento, anche Baez ha approfittato dello swing sulla terra sudamericana per ritrovare fiducia e risultati. L’argentino ha infatti trionfato a Cordoba nella seconda settimana di febbraio e ora punta a ripetersi in Cile, dove è l’unica testa di serie rimasta in gara e dove l’anno scorso si è fermato solo in finale. Ieri ha sconfitto con il punteggio di 7-6 6-4 Djere e alle 22 italiane affronterà per la seconda volta nel circuito maggiore il connazionale Etcheverry (battuto a Lione l’anno scorso). Quest’ultimo, che farà il suo esordio in una semifinale a livello ATP, ha dominato il suo quarto contro Lajovic (6-1 6-2) chiudendo così sul 2-0 la sfida a distanza tra Argentina e Serbia.