Al Challenger 100 di Pune (India, cemento outdoor) Luca Nardi si ferma in finale, battuto da quello che probabilmente è il tennista più in forma di tutto il circuito: l’australiano Max Purcell. Il 24enne Aussie ha dominato (6-2 6-3) in poco più di un’ora, senza mai perdere il servizio e strappandolo quattro volte all’avversario. Del resto il ruolino di marcia di Purcell in questo 2023 parla chiaro: 21 vittorie a fronte di sole tre sconfitte e tre tornei consecutivi messi in bacheca, tutti quelli di questa trasferta indiana, (Bangalore e Chennai i precedenti).
Di conseguenza il 19enne talento pesarese, reduce da un avvio di stagione non entusiasmante, non ha assolutamente nulla da rimproverarsi. Ha invertito una tendenza non favorevole e questo, per il momento, è l’importante. Come non privo di significato è l’ulteriore passettino verso le zone nobili della classifica, con un nuovo best che lo vede alla posizione n.128 ATP.
Al Challenger 125 di Pau (Pirenei, cemento indoor) finale tutta francese tra il giovane fenomeno Luca van Assche e Ugo Humbert. E quando un fenomeno sta scalando la cima, di solito non lascia scampo agli avversari. Così infatti è stato, anche se in realtà Humbert (n.89 ATP) ha fatto di tutto per smentire questa regola, come dimostra ampiamente il punteggio che testimonia di una vera battaglia: 7-6(5) 4-6 7-6(6). Addirittura il 24enne nativo di Metz nel tie-break decisivo è andato avanti 6-4 con due match point a disposizione. Ma Van Assche ha confermato come non si nasca predestinati a caso: annullati i due match point è stato un attimo andare a rete a stringere la mano all’avversario e sollevare la coppa che per lui è la seconda nel giro di pochi mesi. Cui vanno aggiunte anche le tre finali perse, sempre da ottobre in poi. Non ci dilungheremo ulteriormente sulle qualità del 18enne, altrimenti finisce che ci accusano di fargli l’ufficio stampa, ma la sua velocità negli spostamenti non finisce di stupirci ogni volta che lo vediamo. Siamo quindi ragionevolmente sicuri che entro la fine dell’anno lo vedremo ai piani altissimi della classifica, dove intanto stabilisce l’ennesimo best ranking alla posizione n.110. L’unico vero rammarico è che la mamma italiana non sia bastata per fargli prendere la nostra cittadinanza.
Si giocava anche a Waco (Texas, Challenger 75, cemento outdoor) e ha vinto lo statunitense, di origini serbo/bosniache, Aleksandar Kovacevic che in finale ha avuto la meglio sul francese Alexandre Muller col punteggio di 6-3 4-6 6-2. Per il vincitore è il secondo titolo Challenger nel giro di un mese (il precedente a Cleveland in febbraio) che si accompagna al nuovo best al n.107 ATP. Record personale anche per lo sconfitto che sale alla posizione n.129.