112- le partite vinte sul cemento all’aperto da Daniil Medvedev a partire dall’estate 2019. L’ex numero 1 del mondo è tornato prepotentemente alla ribalta nelle ultime settimane, durante le quali ha vinto tre tornei consecutivi (Rotterdam, Doha e Dubai). Un ruolino di marcia davvero impressionante, anche perché Medvedev per accumulare i 1250 punti raccolti (e gli oltre 1 milione e 130 mila euro di montepremi guadagnati) in queste quattordici partite vinte (nelle quali ha perso appena tre set), ha sconfitto top 20 come Sinner e Coric, top ten del valore di Auger-Aliassime (due volte) e Rublev. Soprattutto, nella bella semifinale di Dubai Daniil si è imposto nettamente contro un grande campione reduce da una impressionante serie di successi, Djokovic, legittimando le speranze di ritorno ad altissimi livelli da parte dei suoi tifosi sparsi per il mondo, accumulati durante le 16 settimane passate come numero 1 del mondo e le altre 129 già trascorse in top 5 ATP.
I recentissimi risultati di Medvedev non sorprendono però più di tanto e non solo perchè Daniil tra fine 2020 e inizio 2021 ha inanellato una serie di partite vinte ben più lunga (20, terminata con la finale degli Australian Open persa contro Djokovic). Non va infatti dimenticato che Doha e Dubai si giocano su campi in cemento outdoor e nessun suo collega ha vinto -in queste condizioni di gioco- tante partite come riuscito al 27enne tennista moscovita. Daniil, quasi quattro anni fa, entrato da poco meno di un mese nella top ten, ha dato una svolta alla sua carriera con un piuttosto repentino miglioramento del suo rendimento. La sua ascesa definitiva nei grandi tennisti del decennio è iniziata con la finale persa contro Kyrgios a inizio agosto 2019 all’ATP 500 di Washington: da quella settimana nella capitale statunitense Medvedev ha inanellato una serie di risultati che lo ha imposto all’attenzione generale come uno dei tennisti più forti al mondo, in particolar modo quando si gioca sul cemento, indoor o outdoor che sia. Nel suddetto periodo nei palasport europei ha vinto il Masters 1000 di Parigi-Bercy, le ATP Finals e ben altri quattro tornei (l’ultimo a Rotterdam meno di un mese fa): una quantità di titoli non raggiunta da nessun altro collega e che testimonia il suo valore assoluto sui campi indoor.
Ma è soprattutto sul cemento all’aperto, superficie sulla quale ha giocato inevitabilmente anche molto di più, che la sua credibilità di grande campione è confermata anche statisticamente, nonostante un 2022 non brillante, chiuso “solo” da 7 ATP e con appena due titoli aggiunti nella sua bacheca, l’ATP 250 di Los cabos e l’ATP 500 di Vienna. Per verificarlo, basta dare un’occhiata alla tabella 1, nella quale sono raggruppate una serie di statistiche dei giocatori più forti (secondo l’attuale classifica ATP) e di alcuni specialisti eccellenti come Sasha Zverev e Nick Kyrgios. Ci si rende facilmente conto della pregevole portata dei risultati di Medvedev quando ha partecipato a tornei che si giocavano sul cemento all’aperto. Non solo Daniil ha vinto con ampio margine più partite di tutti (come detto, ben 112, con il secondo, Rublev, fermo a 86), ma è dietro al solo Djokovic nella percentuale di match vinti (83.6%, una statistica davvero impressionante, anche rapportandola al grandissimo numero di partite giocate, ben 134). Medvedev è inferiore al solo campione serbo pure nella percentuale (78.9) di set vinti, così come è secondo -tra i colleghi che li hanno affrontati almeno cinque volte- nel bilancio contro i top 5, mentre è primo in assoluto (con un notevolissimo 12-1) contro tennisti tra la sesta e la decima posizione ATP. Quello che impressiona è la qualità dei numerosi successi di Daniil: delle 112 partite vinte, ben 17 sono arrivate contro top 10, e altre 15 sono contro tennisti comunque nella top 20. Che teoricamente Daniil non sia secondo a nessuno quando si gioca sul cemento all’aperto lo testimoniano anche gli scontri diretti: contro Djokovic, che pure in molte categorie ha numeri qualitativamente superiori ai suoi, Daniil dall’estate del 2019 ha giocato sul cemento all’aperto sei volte, vincendone tre. Nel periodo considerato, dando un’occhiata agli h2h contro alcuni degli avversari più forti, è 2-0 con Zverev e 3-1 con Tsitsipas, mentre è sotto 1-3 con Kyrgios e 0-3 con Nadal.
La continuità ad altissimo livello di Medvedev è testimoniata anche dalla seconda tabella che ho preparato, nella quale sono indicati i principali piazzamenti ottenuti da ciascuno dei giocatori presi in considerazione. Il russo dall’estate di quattro anni fa ha raggiunto ben dodici finali in tornei che si giocavano sul cemento all’aperto -numero ineguagliato dai colleghi- dalle quali ha raccolto ben sette titoli. Il solo Djokovic ne ha vinti altrettanti, ma va in verità evidenziato come il serbo abbia conquistato un numero maggiore, tre, della categoria più importante del circuito, i Major. Medvedev, che pure ha vinto lo US Open nel 2021, paga in tal senso lo scotto di aver raggiunto “inutilmente” ben altre tre finali Slam (due delle quali perse piuttosto rocambolescamente con Nadal). Al russo non basta di certo la grande soddisfazione di essere il tennista ad aver vinto più Masters 1000, ben tre, sul cemento all’aperto negli ultimi quattro anni: dal ritrovare fame tennistica e serenità in campo e, soprattutto, dal miglioramento del suo bottino negli Slam e del proprio tennis quando gioca su terra rossa ed erba passano le fortune della sua ancora giovane carriera.
Tabella 1- Risultati sul cemento all’aperto a partire da luglio 2019
Giocatore | Tornei giocati | Partite W-L TOT | Set W-L TOT | Partite W-L Vs top 5 ATP | Partite W-L Vs 6-10 ATP | Partite W-L Vs 11-20 ATP |
Djokovic | 15 | 75-9 (89.3%) | 187-42 (81.7%) | 7-2 (77.8%) | 8-3 (72.7%) | 10-1 (90.9) |
Medvedev | 27 | 112-22 (83.6%) | 276-74 (78.9%) | 5-9 (35.7%) | 12-1 (92.3%) | 15-5 (75%) |
Alcaraz | 14 | 31-12 (72.1%) | 81-40 (66.9%) | 2-1 (66.7%) | 2-2 (50%) | 7-2 (77.8%) |
Tsitsipas | 27 | 73-30 (70.9%) | 182-102 (64.1%) | 3-7 (30%) | 3-1 (75%) | 11-4 (73.3%) |
Ruud | 26 | 43-27 (61.4%) | 107-79 (57.5%) | 1-4 (20%) | 1-3 (25%) | 7-5 (58.3%) |
Fritz | 41 | 78-42 (65%) | 194-128 (60.2%) | 2-6 (25%) | 5-2 (71.4%) | 12-5 (70.5%) |
Rublev | 36 | 86-32 (72.9%) | 207-99 (67.6%) | 2-4 (33.3%) | 4-4 (50%) | 8-4 (66.7%) |
Nadal | 13 | 52-11 (82.5%) | 137-45 (75.3%) | 3-2 (60%) | 2-1 (66.6%) | 7-3 (70%) |
Auger-Aliassime | 31 | 52-38 (57.8%) | 133-108 (55,1%) | 1-6 (14.3%) | 1-5 (16%) | 6-3 (66.7%) |
Sinner | 23 | 49-20 (71%) | 125-195 (64.1%) | 0-4 (0%) | 0-1 (0%) | 5-3 (62.5%) |
Zverev | 23 | 65-27 (70.7%) | 175-261 (67%) | 4-7 (36.4%) | 1-6 (14.3%) | 10-4 (71.4%) |
Kyrgios | 21 | 43-19 (69.4%) | 108-56 (65.9%) | 2-4 (33.3%) | 5-3 (62.5%) | 2-2 (50%) |
Tabella 2- Principali piazzamenti sul cemento all’aperto a partire da luglio 2019
Bilancio Complessivo Titoli/finali | Titoli/Finali Slam | Titoli/Finali Masters 1000-Olimp. | Titoli/Finali ATP 500 | Titoli /Finali ATP 250 | |
Djokovic | 7-1 | 3-1 | 1-0 | 2-0 | 1-0 |
Medvedev | 7-5 | 1-3 | 3-1 | 1-1 | 2-0 |
Alcaraz | 2-0 | 1-0 | 1-0 | 0-0 | 0-0 |
Tsitsipas | 0-5 | 0-1 | 0-1 | 0-3 | 0-0 |
Ruud | 1-2 | 0-1 | 0-1 | 0-0 | 1-0 |
Fritz | 3-3 | 0-0 | 1-0 | 1-1 | 1-2 |
Rublev | 4-2 | 0-0 | 0-1 | 1-1 | 3-0 |
Nadal | 6-1 | 2-0 | 1-1 | 2-0 | 1-0 |
Auger-Aliassime | 0-1 | 0-0 | 0-0 | 0-0 | 0-1 |
Sinner | 2-1 | 0-0 | 0-1 | 1-0 | 1-0 |
Zverev | 3-2 | 0-1 | 2-1 | 1-0 | 0-0 |
Kyrgios | 2-0 | 0-0 | 0-0 | 2-0 | 0-0 |