Erano ben sette gli azzurri ai nastri di partenza del Challenger 75 di Santiago del Cile (terra rossa outdoor) e tre di loro hanno raggiunto i quarti di finale: Agamenone, Darderi e Gaio.
Franco Agamenone, che ha fatto un paio di settimane di richiamo dopo il suo inizio di stagione non proprio brillante, ha regolato prima Juan Bautista Torres 6-3 6-7(5) 6-3 e poi, sempre in rimonta, l’altro argentino Roman Andres Burruchaga (n.254), il 21enne nativo di Buenos Aires che ha deciso di non seguire le orme del padre calciatore, che ricordiamo fu quasi eroe nazionale quando segnò il gol decisivo nella finale mondiale del 1986. Franco sembra sulla buona strada per recuperare quella granitica convinzione che gli aveva regalato uno strepitoso 2021 e un’ottima prima metà di stagione anche nel 2022. Adesso dovrà confermarsi contro il giustiziere di Vavassori e di Pellegrino, il boliviano Hugo Dellien (n.99 ATP).
Luciano Darderi ha superato in due match molto combattuti il padrone di casa Gonzalo Lama (n.365) e il brasiliano Joao Lucas Reis Da Silva (n.301 ATP). Adesso se la vedrà con l’argentino Facundo Diaz Acosta (n.172) e non sarà facile, ma neppure impossibile. Ultimo ma non ultimo Federico Gaio che, dopo un lungo periodo di crisi, torna finalmente ai piani nobili di un Challenger, dopo non aver disdegnato un’incursione nell’inferno dei Futures alla ricerca disperata di punti. Una bella lezione di umiltà da parte del tennista romagnolo che qui a Santiago ha ingaggiato una sorta di disfida contro gli argentini: due li ha eliminati (Renzo Olivo e Camilo Ugo Carabelli) e un terzo (Genaro Alberto Olivieri) l’aspetta al prossimo turno.
Torneo in tono minore per Andrea Vavassori che, dopo il trionfo in doppio all’ATP 250 sempre a Santiago, giocava sia in singolare che in doppio. Nel tabellone individuale ha superato un buon primo turno contro un avversario non banale come Thiago Agustin Tirante cui ha inflitto un doppio 6-4. Poi è stato costretto alla resa dal solido n.1 boliviano Hugo Dellien che ha avuto la meglio 7-5 4-6 7-6(2) dopo un match molto contrastato in cui nel terzo e decisivo set l’azzurro era riuscito a risalire dal 2-5. Il tennista piemontese è uscito prematuramente anche nel tabellone di doppio in cui evidentemente non ha trovato la giusta chimica con Luciano Darderi, perdendo contro la coppia Hugo Gaston/Thiago Seyboth Wild.
Riccardo Bonadio, dopo aver prevalso nel derby contro il Ceck col punteggio di 7-6(4) 6-2, si arrende con identico punteggio all’argentino Genaro Alberto Olivieri (n.231).
Erano quattro gli italiani in gara al Challenger 75 di Lugano (cemento indoor), dove l’Italia difendeva il titolo conquistato lo scorso anno da Luca Nardi. Con poco successo in realtà perché il migliore dei nostri, Raul Brancaccio, è riuscito a superare il primo turno contro il tedesco Peter Gojowczyk (n.336) che è stato costretto al ritiro mentre era sotto 6-1 1-0. Poi è stato fermato a sorpresa (7-5 6-3) dalla 18enne wild card locale Mika Brunold che, a dispetto della sua classifica (n.886) si è dimostrato molto a proprio agio sul veloce tappeto ticinese.
Matteo Gigante da parte sua ha rifatto i bagagli in fretta perché il 21enne finlandese Otto Virtanen (n.170 ATP), di qualche mese più anziano, l’ha fermato col punteggio di 6-7(4) 6-3 6-2. Non meglio è andata ai nostri due rappresentati che hanno affrontato il percorso delle qualificazioni: Andrea Arnaboldi e Giovanni Oradini non sono riusciti a qualificarsi per il tabellone principale.
Al Challenger 75 di Antalya (terra battuta outdoor) avevamo in gara Cobolli, Mager, Giannessi, e i qualificati Caruso, Travaglia e Ferrari. Il risultato lo centra il sanremese Gianluca Mager che prima elimina il lucky loser Lukas Neumayer e poi esce nettamente vincitore (6-0 6-3) dal derby contro Flavio Cobolli. Nei quarti affronterà il bosniaco Nerman Fatic (n.248 ATP) ed è una partita che l’azzurro può vincere, nonostante il momento un po’ così. Salvatore Caruso batte col punteggio di 6-7(8) 6-4 6-2 lo spagnolo Nikolas Sanchez Izquierdo nella solita maratona che contraddistingue le loro sfide. Gli è però fatale il secondo turno contro il belga Michael Geerts (n.243) che vince con un doppio 6-4. Anche Alessandro Giannessi supera il primo turno ai danni del tedesco Lucas Gerch (n.316) per poi fermarsi davanti al talentuoso ungherese Fabian Marozsan che la meglio 7-6(5) 6-2.
Subito eliminati Gianmarco Ferrari e Stefano Travaglia che cedono rispettivamente a Damir Dzumhur e Vit Kopriva. Fuori nelle qualificazioni Edoardo Lavagno (eroe di giornata la domenica) e Alexander Weis.
Al Challenger 100 di Puerto Vallarta (cemento outdoor) continua il bel percorso di Jacopo Berrettini che supera le qualificazioni, risultato mai scontato, battendo prima lo statunitense Kyle Seelig e poi l’altro giocatore stelle e strisce Evan Zhu. Poi l’esordio in tabellone contro il tedesco Elmar Ejupovic (n.293 ATP) gli dice male, ma il più giovane dei fratelli Berrettini non cede senza lottare come testimonia il punteggio: 6-4 7-6(6).