(da Indian Wells, il nostro inviato)
[11]J.Sinner b. R.Gasquet 6-3 7-6(2)
“L’equilibrio tra aggressività e controllo è la cosa più importante“, dice Jannik Sinner nell’intervista in campo subito dopo la sua vittoria in due set contro il veterano francese Richard Gasquet. “Avrei voluto spingere anche di più, ma va bene così“. La sintesi che fa l’azzurro della sua prestazione è perfetta, e mi si perdoni la malignità, andrebbe fatta ascoltare a Camila Giorgi, nella speranza di limitare almeno un po’ la passione della nostra sparapalle preferita per il tiro al piccione, senza badare a dove siano le righe del campo.
Il francese è sempre un bel vedere quando gioca stando bene di fisico, e l’inizio della partita sullo Stadium 3 lo vede andare il vantaggio di un break sciorinando diverse belle cose e tocchi di classe. Sinner non fa una piega, aggiusta un attimo il mirino, si appoggia a diversi ottimi servizi, e ribalta senza patemi la situazione, vincendo il primo set per 6-3 (parziale di 6 game a 1, ottimo).
Nel secondo set, l’unico (potenziale) problema per Jannik è il fatto di servire per secondo, in scia a un Gasquet che strappa diversi applausi al folto pubblico che si gode il sole della California. Via via che ci si avvicina alle fasi “calde” del confronto, Sinner si fa più autoritario, con l’eccezione di un 30-30 alla battuta, sotto 4-5, ben risolto da un paio di dritti vincenti. Si arriva al tie-break, dove l’azzurro non ha problemi a piazzare l’allungo decisivo, e a chiudere la vicenda in poco più di un’oretta e mezza. Attende il vincente tra Mannarino e Lorenzo Musetti, inutile dire quanto piacerebbe a tutti noi assistere a un derby azzurro.