Nel mondo dello sport ormai da diverso tempo è aperto il dibattito se gli atleti di Russia e Bielorussia debbano partecipare alle competizioni internazionali a seguito dell’invasione russa in Ucraina. Per quanto riguarda il tennis, ATP e WTA hanno da tempo risposto affermativamente, a patto che lo facciano senza bandiera. Al contrario Russia e Bielorussia sono state escluse dalle ultime edizioni di Davis Cup e Billie Jean King Cup. Il tema è anche sul tavolo del CIO per quanto concerne i prossimi Giochi Olimpici.
In controtendenza con il contesto generale, i tornei giocati in Gran Bretagna, su input del proprio governo, hanno bandito dalla partecipazione i giocatori provenienti da Russia e Bielorussia. Come conseguenza di tale scelta Wimbledon 2022 non ha assegnato punti e la WTA ha multato gli organizzatori dei tornei britannici organizzati sotto la sua egida.
Come si comporteranno i britannici nel 2023 è un argomento caldo sebbene fonti affermino la possibilità che gli atleti potranno partecipare sotto bandiera neutrale.
Ad accendere il dibattito arrivano però come dardi infuocati le parole rilasciate al portale BTU dalla tennista ucraina Lesia Tsurenko. La numero 95 al mondo ha affermato di aver parlato con il CEO della WTA Steve Simon della situazione ottenendo una risposta che lei definisce “scioccante”.
Tsurenko asserisce che secondo Simon lei non dovrebbe essere infastidita da affermazioni dei suoi colleghi che fossero a sostegno della guerra (uno scenario che è ipotetico, è bene ricordarlo, visto che fin qui non sono state ancora registrare dichiarazioni di questo tipo). “Qualche giorno fa ho avuto una conversazione con il CEO della WTA Steve Simon e sono rimasta assolutamente scioccata da quello che ho sentito. Mi ha detto che lui stesso non sostiene la guerra, ma se i giocatori russi e bielorussi la sostengono, questa è solo la loro opinione e l’opinione di altre persone non dovrebbe turbarmi. Allo stesso tempo, ha notato che se fosse successo a lui e fosse stato al mio posto, si sarebbe sentito malissimo.”
Tsurenko afferma anche che Simon sia dell’idea che russi e bielorussi potranno partecipare alle Olimpiadi del 2024. “Simon ha espresso fiducia che russi e bielorussi torneranno alle Olimpiadi e ha detto che ciò accadrà esattamente come sta accadendo ora nel tennis. Ha anche affermato che il “fair play” e i principi olimpici non vengono violati, ma al contrario. È il fatto che parteciperanno alle Olimpiadi dimostrerà che questi principi funzionano, che tutti sono uguali e tutti hanno l’opportunità di competere”
La conversazione di Tsurenko con Simon ha avuto una conseguenza. La numero 95 WTA ha abbandonato il BNP Paribas Open 2023 ufficialmente a causa di ragioni personali. Successivamente Tsurenko ha spiegato che la vera causa è stato un attacco di panico che le ha reso impossibile giocare. Reazione dettata dalla conversazione avuta con Simon.
“Quando gli ho chiesto se avesse capito che le sue dichiarazioni arrivavano durante l’aggressione militare della Russia al mio paese, ha detto di sì, e questa è la sua opinione” ha ribadito Tsurenko.
“Sono rimasta assolutamente scioccata da questa conversazione, e già nell’ultima partita [contro Donna Vekic] è stato incredibilmente difficile giocare. Oggi quando è arrivato il momento di andare in campo, ho avuto un attacco di panico e problemi a respirare. Non potevo proprio scendere in campo. Spero davvero di poter digerire tutte queste informazioni ed essere più preparata per il prossimo torneo“.
Le dichiarazioni di Simon hanno portato ad una escalation da parte della tennista ucraina e di altre sue colleghe: “Abbiamo chiesto una teleconferenza con il Board of Directors della WTA per sollevare la questione di come un uomo come Steve Simon possa essere un leader nella WTA e cosa possiamo fare al riguardo. Come possiamo comprendere che la nostra organizzazione protegge in qualche modo i nostri diritti? Semplicemente non capisco cosa sia successo in questo mondo e che queste cose debbano essere spiegate. Questo è molto sorprendente e molto doloroso”.
Tsurenko è rimasta sorpresa anche per la risposta ricevuta in merito alle richieste di supporto economico per le tenniste ucraine. “Ho chiesto anche chiarimenti in merito a quale livello di supporto il circuito garantisca alle tenniste ucraine. Durante l’Australian Open abbiamo fatto richiesta agli organizzatori se potessero fornire ulteriori alloggi e supporto anche per il cibo per coloro che non possono andare avanti con le proprie forze, trattandosi di giocatori che sono rimasti senza casa. La risposta fu positiva e ci fu fornito questo tipo di supporto” Una risposta che, invece, lato WTA non è stata positiva. Simon ha ribadito che la WTA continuerà a monitorare la situazione. “Mi sembra chiaro che non cambierà nulla e non ci sarà nessun aiuto come lo scorso anno“.
Rimane da capire quale sarà la replica di Simon alle accuse di Tsurenko.