[1] M. Berrettini b. [LL] M. Bellucci 6-4 6-4
Derby azzurro in Arizona, chi l’avrebbe mai detto? Pochi visto che Matteo Berrettini avrebbe dovuto affrontare Ilya Ivashka in un insidiosissimo primo turno dopo la delusione di Indian Wells. Il bielorusso però ha rinunciato un’ora prima del match e così Mattia Bellucci di Busto Arsizio si è ritrovato da lucky loser a giocare contro un finalista di Wimbledon. Non male per un ragazzo di 21 anni al N.150 della classifica ATP.
Bellucci parte senza paura
Bellucci entra nel match con la serenità del ripescato e ringrazia la buona sorte a suon di servizi letali che mettono in seria difficoltà Berrettini. Il ventunenne mette a referto cinque ace nei primi due turni di battuta; per contro il favorito del seeding non sempre contiene il proprio dritto all’interno delle righe, commettendo qualche errore di troppo. Bellucci si procura due palle-break nel quarto game, che però non riesce a convertire.
Con il passare dei minuti il tennista romano registra meglio i colpi e trova qualche affondo vincente. In generale Bellucci trova sempre meno sostenibile il ritmo dell’avversario e non sembra attrezzato a dovere per passare quando Berrettini si affaccia a rete. Cala anche l’efficienza della prima palla del mancino numero 150 del mondo, che sulla seconda si fa sovente schiacciare. Queste sono le premesse che portano al break nel nono gioco, che Berrettini consolida aggiudicandosi nel game successivo la prima partita per 6-4.
Il servizio aiuta Berrettini, i colpi da fondo un po’ meno
La prova di Berrettini è sorretta come sempre dal grande servizio ma si vede benissimo che da fondo campo sono lontani i giorni migliori. Manca ritmo e manca fiducia. Tuttavia a Matteo non sono mai mancate né l’umiltà né l’abnegazione. Così continua a lottare e a spingere nella speranza di ricevere dei buoni segnali dalla sua stessa racchetta. Il gioco da mancino del suo giovane avversario continua a dargli fastidio ma Bellucci è ovviamente sovraritmo a tal punto che dopo pochi games è costretto a chiamare il trainer per un problema fisico.
L’unica palla break del secondo set sarà quella decisiva: nel settimo gioco sul 3 pari Berrettini trova la zampata e da lì si scioglie, recuperando da 0-30 nel game successivo con 3 ace di fila dei 9 complessivi della sua partita. Trova anche un punto spettacolare con un passante alla cieca recuperando un bellissimo lob di Mattia e chiama l’ovazione del pubblico di Phoenix.
Il match si chiude in 1h37 e Berrettini troverà l’australiano Vukic N. 186 ATP al secondo turno. Vukic ha superato un altro italiano, Matteo Arnaldi, in 3 set (6-2 4-6 6-3). Per Berrettini i lavori sono decisamente “in corso” ma state pur certi che non smetterà mai di lottare….