[1] C. Alcaraz b. [8] F. Auger-Aliassime 6-4 6-4
Finisce com’era prevedibile, ma con uno svolgimento decisamente più entusiasmante di quanto ci si potesse aspettare e di quanto suggerisca il punteggio finale, l’ultimo quarto del BNP Paribas Open. Carlos Alcaraz ha sì battuto con un doppio 6-4 Felix Auger-Aliassime, per la prima volta dopo tre sconfitte (l’ultima a Basilea a ottobre 2022, indoor), ma dopo due ore di tennis clamoroso. Il canadese ha giocato la miglior partita del proprio torneo, e non gli è bastato per vincere neanche un set; la dice lunga sul valore attuale del tennis del n.2 ATP, che ha messo in campo una pressione e una spinta sin dai primissimi colpi raramente vista. Auger ha poco da rimproverarsi, se non che avrebbe potuto mettere qualche prima in più (solo il 56%), ma in fondo poco sarebbe cambiato: ha in ogni caso giocato una partita ammirevole, semplicemente l’avversario sta ingranando troppo di partita in partita. Per Alcaraz sarà la seconda semifinale consecutiva ad Indian Wells, e affronterà Jannik Sinner, per la prima volta dopo l’epico quarto dello US Open. E dato quanto mostrato dall’altoatesino contro Fritz, ci sarà certamente da divertirsi.
Primo set
Sin da subito si intravede il livello dell’incontro: altissimo. Auger è ben deciso a non lasciare spazio allo spagnolo, il servizio e il dritto azzannano bene la partita, così come lo spumeggiante gioco di Alcaraz, che in un terzo game da quasi 10 minuti ha la prima palla break, cancellata alla grande. Il n.1 del seeding trova ottimi responsi dalle sue amate palle corte, insieme alle accelerazioni fondamentali per cambiare ritmo, oltre a cercare la diagonale di rovescio (dove è superiore) per scardinare la solidità del canadese. Il quale, dal canto suo, con un’intensità e una freddezza paurosa tiene più che alla grande, annullando quattro palle break in un infinito terzo gioco, in cui serve tre ace e spacca con il dritto…ma non basta per domare uno spagnolo versione Spartaco, che con un passante indecoroso si porta avanti per primo. Il canadese è costretto agli straordinari per tenersi a un solo break di distanza, ma deve cercare qualche soluzione alternativa in risposta. Sul servizio e i colpi da fondo poco da dire, ma un Alcaraz al suo meglio ha scavato il solco trovando sempre le contromisure per neutralizzare le ottime battute dell’avversario e comandare poi lo scambio. Anche Carlitos, nel decimo game, ci conferma però di essere umano: due errori e un doppio fallo regalano la prima palla break al canadese, che si concede il lusso di non osare, e con un avversario in questo stato non è concepibile la prudenza. Così, con l’ennesimo vincente, il 19enne di Murcia chiude un primo set di un’intensità e una qualità impressionanti; Aliassime deve ripartire dai pochi punti in risposta e cercare di alzare il rendimento, mentre lo spagnolo…deve solo proseguire sulla via intrapresa, anche perché è difficile far meglio.
Secondo set
L’apertura del secondo set del canadese rischia di segnare una svolta troppo prematura. Da 40-15 errori, doppio fallo, passaggio a vuoto di Auger-Aliassime, che regala un break pesante ad Alcaraz, senza che stavolta debba spremersi più di tanto. Ma un piccolo calo di tensione, unito alla fretta, portano qualche errore di troppo anche allo spagnolo al momento di consolidare il break: il n.8 del tabellone è ben pronto a tuffarsi e raccogliere la chance per rientrare. Ancora più bravo nel gioco successivo a tenersi in piedi, attaccando e prendendo la rete per annullare due palle break: l’unico modo per disinnescare la bomba Carlitos appare fare qualcosa fuori dall’ordinario. E per quanto per larghi tratti Felix riesca, tenendo anche lontano dal campo lo spagnolo aprendosi il campo con il servizio e chiudendo l’opera con il dritto, il tennis che gli arriva contro è quasi inspiegabile. Alcaraz arriva ovunque, spinge da ambo i lati, varia e cerca con costanza, trovandole, le righe: così, nel nono game, alla terza palla break prova a dare la spallata decisiva. E tale si rivela, subito dopo, con un game da campione quale lo spagnolo è: in scioltezza, con fluidità (come gli suggerisce Ferrero dall’angolo) tiene lontano Auger-Aliassime e si guadagna la semifinale. Il canadese esce a testa alta, ha fatto quel che ha potuto, poche sbavature, ma dall’altra parte aveva semplicemente un fenomeno. E ora il ritorno al n.1, per Carlitos, dista solo due partite.