Dopo la vittoria rapida di Sinner tutte le attenzioni dei tifosi di tennis italiano si sono spostate su Lorenzo Sonego, impegnato in un incontro nient’affatto proibitivo contro Francisco Cerundolo. Purtroppo però il match si è protratto fino al terzo set – dopo un ritardo per pioggia – e a spuntarla è stato l’argentino. Il tennista torinese è stato intervistato a fine partita da Vanni Gibertini, e ha riconosciuto i maggiori meriti dell’avversario nell’adattarsi alle condizioni di gioco.
Gibertini: Giornata lunga, non è andata come si sperava. Hai cominciato tardi però il primo set è andata bene, poi cos’è cambiato?
SONEGO: Lui non ha più sbagliato una palla, ha spinto tanto. Le condizioni gli hanno permesso di giocare a grandissimo ritmo e non sbagliando. È stato bravo a neutralizzare il mio servizio e quando partiva lo scambio riusciva a comandare con potenza e grande profondità. Una sua grandissima prestazione, io ho lottato sicuramente ma devo ancora alzare il mio livello di gioco. Ma pian piano sto giocando alla pari con tutti, partite di buon livello e quindi sono contento
Gibertini: Hai giocato tante partite una dietro l’altra. Sta sera c’è stata anche una componente fisica?
SONEGO: Fisicamente sto benissimo, mai stato meglio. Sto lavorando bene e mi sento molto migliorato sotto quell’aspetto. Come contro Evans, in quel caso ero riuscito a stargli sopra nel terzo e a vincere, oggi invece è stato più bravo lui (Cerundolo), quindi i meriti a lui.
Gibertini: Ora si passa alla terra, il tuo allenatore Gipo ci ha detto che partirete subito e vi allenerete con Djokovic. C’è un risultato che vorresti fare sulla terra? Qualcosa che ti sta a cuore?
SONEGO: Concentrarsi più sui risultati sarebbe un errore. Io di solito mi concentro di più su quello che avviene durante la partita, e a come cercare di lottare e stare in campo, di avere l’atteggiamento giusto, godermi ogni partita e divertirmi. E sono fortunato perché in campo mi diverto; il risultato non mi limita. Quindi diciamo che vorrei godermi tutti i tornei perché sono di alto livello. Montecarlo è il primo Masters 1000 che ho giocato dove sono andato avanti, ho fatto i quarti la prima volta, poi arriverà Roma, Madrid, tutti tornei bellissimi. Non vedo l’ora di tornare in campo sperando di giocare delle buone partite.