S. Gonzalez/E. Roger-Vasselin b. A. Krajicek/N. Mahut 7-6(4) 7-5
È la coppia franco-messicana composta da Edouard Roger-Vasselin e Santiago Gonzalez a trionfare nel doppio maschile al Miami Open presented by Itaú, imponendosi su Nicolas Mahut e Austin Krajicek in in due set tirati che hanno richiesto un’ora e 44 minuti. Non erano compresi fra le teste di serie né i vincitori, che ai quarti hanno eliminato i favoriti del seeding Koolhof/Skupski, né il duo franco-statunitense, all’esordio vittorioso dei n. 3 Mektic/Pavic.
Nel primo set, entrambe le coppie hanno trasformato la solo palla break a disposizione. Al tie-break, a fare la differenza è stata la risposta di Roger-Vasselin tra i piedi del connazionale Nico, al fianco del quale aveva peraltro giocato buona parte della passata stagione. Servizi dominanti anche nel secondo parziale e di nuovo una sola occasione per la risposta, ma questa volta Edouard e Santiago ne sono usciti indenni. Gli avversari, viceversa, si sono ritrovati sul 30-40 sul servizio di Mahut e sono dovuti soccombere sulla comoda volée eseguita male e colpita peggio da Krajicek che, con i suoi 32 anni, era l’unico non “over 40” in campo.
Secondo trofeo dell’anno dopo Marsiglia per Santiago e Roger-Vasselin che si issano al numero 2 della Race. “Era il mio sogno” ha detto Gonzalez, primo messicano in finale nella storia del torneo. “Alzare un titolo come questo, un Masters 1000. Ho quarant’anni, è il primo per me. Felice che sia oggi, che è il compleanno di mio figlio, quindi lo ricorderò per tutta la vita”. Edouard ha invece spiegato che la coppia si è formata “grazie al golf, ci giocavamo insieme”.
È il primo titolo pesante per la coppia, mentre Roger-Vasselin aveva trionfato nel 2014 al Roland Garros insieme a Benneteau e l’anno successivo a Cincinnati con Nestor.
Ognuno dei due si porta via 218.356 dollari, gli stessi previsti per il tabellone femminile. Sedicimila più di quelli presi da Alcaraz per la finale di Rio, peraltro rimasto in campo nonostante l’infortunio e con Cameron Norrie che ha pure cercato di rubargli il punto sul “colpo del match”. Non che l’ultima parte c’entri granché e di certo non vogliamo creare un esercito di disoccupati, come accadrebbe accogliendo il suggerimento di Reilly Opelka di abolire il doppio, ma qualcuno potrebbe domandarsi come si giustifichi una tale cifra per una disciplina che ha i suoi estimatori ma il grande pubblico ignora, anche perché – circolo vizioso – non sembra esattamente prioritaria nel palinsesto delle emittenti televisive.
A proposito, dopo la finale tra Jannik Sinner e Daniil Medvedev (seguite il LIVE su Ubitennis dalle 19 italiane) ma non prima delle 21.30, toccherà alla finale del doppio WTA con Leylah Fernandez e Taylor Townsend che cercheranno di arginare Coco Gauff e Jessica Pegula, numero 2 del seeding ma prime favorite per il ritiro di Siniakova e Krejcikova.