A Città del Messico (Challenger 125) si ferma nei quarti di finale la bella avventura di Federico Gaio (n.262 ATP) che viene sconfitto 6-4 4-6 7-6(5) da un Dominik Koepfer in stato di grazia. Il 28enne tedesco infatti, a dispetto di una classifica modesta (n.262 ATP) e di una carriera certo non entusiasmante, è stato molto solido per tutta la durata del torneo, che per lui è iniziato dalle qualificazioni. Ben quattro volte è stato chiamato al set decisivo, cavandosela sempre egregiamente. Come nella finale contro l’argentino Thiago Agustin Tirante che era partito forte ma poi ha dovuto arrendersi col punteggio di 2-6 6-4 6-2. Ricordiamo che il nativo di Furtwangen era arrivato nel maggio 2021 al suo best ranking alla posizione n.50, prima di precipitare anche a causa di una frattura da stress al braccio che da fine 2021 non ha mai smesso di tormentarlo. Per lui questo è il terzo successo Challenger in carriera che gli consente una parziale risalita in classifica al n.180 ATP. Risale un po’ anche Federico Gaio (n.277), ma per l’azzurro la cosa più importante è l’atteggiamento che ci pare molto propositivo. Invece di cullarsi, a 31 anni compiuti, nei ricordi dei bei tempi andati, si è rimboccato le maniche ed è ripartito dai Futures e dalle qualificazioni Challenger. Un percorso che al momento lo sta premiando.
Al Challenger 100 di Lille (cemento indoor) vince Otto Virtanen che in finale batte in rimonta l’australiano Max Purcell (n.86 ATP) col punteggio di 6-7(3) 6-4 6-2 dopo oltre due ore di gioco. Altra grande prestazione del 21enne finlandese che vince il suo terzo Challenger dopo Bergamo 2022 e Lugano poche settimane fa. Decisamente un momento d’oro per Virtanen che si avvicina alla top 100, migliorando di oltre trenta posizioni il proprio best, e confermandosi come il secondo più forte giocatore finnico dopo Emil Ruusuvuori.
Si giocava anche in Costa Brava in quel di Girona (Challenger 75, terra outdoor) dove sono arrivati a giocarsi il titolo il portoghese Gastao Elias (n222 ATP) e il russo Ivan Gakhov (n.241 ATP). Ha vinto quest’ultimo grazie al ritiro dell’avversario per una contrattura alla coscia sinistra sul punteggio di un set per parte (5-7 6-4 rit.). Per il 27enne russo è il primo successo a livello Challenger, dopo aver messo in bacheca ben 14 Futures. Per lui anche il nuovo best ranking alla posizione n.186 ATP. Per il 32enne portoghese un’occasione mancata per un undicesimo sigillo che potrebbe essere solo rimandato anche perché Elias, dopo il lungo periodo buio da quando nel 2016 aveva raggiunto il n.57 ATP, sembra tutt’altro che intenzionato ad appendere la racchetta al chiodo, come confermano le ultime due stagioni che ne hanno confermato la competitività.