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M. Berrettini b. M. Cressy 6-4 6-2
Non è stata una bellissima partita, ma contava vincere e la vittoria è arrivata. Matteo Berrettini ha vinto in maniera piuttosto convincente il suo incontro di primo turno al Rolex Monte-Carlo Open contro lo statunitense Maxime Cressy, ritornando alla vittoria che a livello ATP mancava da più di un mese, ovvero dall’affermazione al secondo turno dell’ATP di Acapulco contro Mikael Ymer.
Successivamente Matteo aveva ottenuto due vittorie anche a livello Challenger, nell’Arizona Classic di Phoenix, quando aveva sconfitto l’italiano Mattia Bellucci e l’australiano Vukic, ma aveva poi perso dal russo Shevchenko nei quarti di finale. Dopo l’Australian Open, infatti, quando era uscito sconfitto da quell’incredibile match con Andy Murray al primo turno dopo aver sciupato un match point, Berrettini aveva perso da Rune ad Acapulco (per ritiro), da Taro Daniel all’esordio a Indian Wells e da Mackenzie Mcdonald al primo match a Miami.
Nel match odierno al Country Club di Monte Carlo il romano è certamente stato aiutato dai 14 doppi falli di Cressy, che hanno reso il suo compito in risposta molto più agevole, ma ha comunque messo in mostra alcuni bei passanti di rovescio oltre ad una buona prestazione in risposta contro un avversario costantemente proiettato all’attacco.
PRIMO SET – Partita certamente sui generis per la terra battuta, con scambi ridotti all’osso dalle caratteristiche dei due giocatori. Già al terzo game Cressy si impelaga in un turno di battuta complicato a causa di due doppi falli, ma riesce a venirne fuori senza concedere palle break. L’americano di origine francese spinge in risposta sulla seconda di Berrettini e si conquista la chance del 4-2, cancellata però da una bella prima dell’azzurro.
Cressy continua a forzare su prima e seconda e paga il prezzo con altri due doppi falli. Matteo indovina una bella risposta di rovescio lungolinea da destra e poi, sul 30-40 trova un passante lungolinea sempre di rovescio che gli dà il break per il 4-3. L’azione di Berrettini al servizio non è però fluida come nelle giornate migliori, due brutti gratuiti di diritto lo inguaiano sul 30-40, ma la prima ancora una volta gli viene in soccorso e riesce a concretizzare il 5-3.
Nel game successivo Matteo ha anche due set point sulla battuta dell’avversario, ma i servizi e le volée di Cressy mettono una pezza alla situazione e mandano Berrettini a servire per il set. Quattro bei servizi svolgono egregiamente il compito e il n. 3 italiano porta a casa il primo parziale 6-4 in 49 minuti.
Le statistiche del primo parziale mostrano un deficit di quattro punti per Cressy tra vincenti ed errori gratuiti (9-13), mentre Berrettini ha un saldo positivo altrettanto grande (9-5). Inoltre lo statunitense paga percentuale di realizzazione sulla seconda sotto al 40%, sicuramente influenzata dagli otto doppi falli.
SECONDO SET – Con il nono doppio fallo del match Cressy va 0-40 nel game d’apertura del secondo set, e una risposta di rovescio nei piedi di Berrettini concretizza il break per l’1-0 in avvio. Le cose vanno di male in peggio per l’americano, che anche due giochi più tardi aggiunge altri due doppi falli al suo conto della giornata (già arrivato a 11, in soli sette turni di servizio) e naufraga con un secondo break per trovarsi poco dopo sotto 4-0. Berrettini non vacilla, arriva addirittura alla chance del 5-0 che però viene cancellata da un ace, in un disperato tentativo di Cressy per evitare la disfatta.
Il destino della partita però ormai è segnato, Berrettini tiene senza patemi i rimanenti turni di servizio per chiudere il match dopo un’ora e 26 minuti.
Al secondo turno per il tennista romano un’altra partita contro un avversario inedito per lui, l’argentino Francisco Cerundolo, recente quartofinalista al Miami Open, che ha sconfitto nel match d’esordio la testa di serie n. 11 del torneo Cameron Norrie.