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Jannik Sinner non trema davanti ai match-point, non l’ha mai fatto. L’altoatesino numero 1 d’Italia continua ad abituarci a quella “cosa” che nel tennis piace tanto ai tifosi: la speranza. Speranza che la partita non sia ancora finita, che la rimonta stia per arrivare, non importa quanti match-point bisognerà annullare. L’ha fatto ancora oggi, contro Hubert Hurkacz ma in realtà, lo sapeva fare fin dall’inizio.
All’esordio del Foro Italico di Roma, nel 2019, Sinner aveva 17 anni ed entrava in campo con la miglior classifica under 18 del pianeta. In poche ora però, l’altoatesino non era più famoso per quello, ma per aver annullato un match-point al numero 59 del ranking, Steve Johnson, ed aver vinto così il primo match ufficiale della sua carriera.
Nel 2021 Sinner metteva la firma ai primi match importanti vinti salvando un match-point. A inizio anno, si presentava alla semifinale del torneo Melbourne 1 con nove vittorie consecutive in tasca. Per arrivare a cifra tonda però, c’era stato un ostacolo notevole da superare, il match-point a favore di Karen Khachanov. Qualche mese dopo, al primo turno del Roland Garros contro Herbert, Sinner aveva lottato fino al quinto set per sorpassare il suo avversario salvando un match point. Freddo, spietato e decisivo, Sinner continuava a far crescere la fiducia nei suoi tifosi che niente fosse insuperabile.
Ma la vera magia è iniziata nel 2022. Sinner era stato fermo per troppo tempo a causa del Covid e nel frattempo, attraversava il momento storico di rottura con coach Piatti. Diventato numero 10 del mondo, esordiva a Dubai con Simone Vagnozzi in panchina. Al primo turno c’era il numero 43 del ranking, Davidovich Fokina. Aveva vinto, ma questo volta il match-point si era triplicato. E quasi come se fosse diventato un porta fortuna, un mese dopo, a Miami, la storia si ripeteva: primo turno, tre match-point da salvare, avversario diverso. Ruusuvuori l’avevo trascinato fino al tiebreak decisivo ma Sinner non si era spezzato. Sempre a Miami, due turni dopo, Pablo Carreno Busta aveva deciso di alzare la posta in palio, ma neanche cinque match-point a favore dello spagnolo avevano scosso il prodigio italiano.
Oggi era da un po’ che non soffrivamo sul match-point dell’avversario. L’ultima vittoria di Sinner annullando match-point risaliva infatti a maggio del 2022, quando l’altoatesino sconfisse Tommy Paul in 3 ore e 3 match-point annullati di gioco. Domani lo aspetteranno i quarti di finale contro il vincente tra Djokovic e Musetti.
A questo punto, auguriamogli di annullare almeno un match-point.