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[5] A. Rublev b. [9] K. Kachanov 7-6(4), 6-2
Il vento, il dritto, un pizzico di follia accompagnano Andrey Rublev ai quarti di finale del Masters1000 ATP di Montecarlo. Il russo batte il suo connazionale Karen Khachanov 7-6(4), 6-2 in 1ora e 30′. Tutto, in pratica, si decide nel tie break del primo set. Da lì in poi, eccezion fatta per il primo turno al servizio di Rublev, è stato un monologo della testa di serie n. 5 che meglio si è adattato al vento monegasco.
Con questo successo, Rublev riequilibra i precedenti tra i due tennisti, anche se dovrà contenere nervi e pessimismo “leopardiano” se vorrà continuare a essere protagonista nel torneo. Khachanov, invece, si è spento dopo aver breakkato il suo avversario in avvio di secondo set. Il tilt di Rublev con tanto di rotture di racchetta e urlate varie in un russo poco ortodosso è durato pochissimo e lui non ne ha approffittato. La profondità della sua risposta e la gran giornata con il dritto hanno reso Karen innocuo sul finire di match.
Primo set estremamente equilibrato nel quale nessuno dei due riesci a procurarsi palla break. Bene entrambi col dritto e la conclusione al tie-break appare estremamente giusta. Khachanov commette due brutti errori di dritto e porta Rublev sul 5-1. Andrey decide di non chiuderla e rimette in carreggiata il suo avversario. Serve un errore della testa di serie n. 9 per conquistare il primo set.
Dopo un’ora di gioco fanno il loro ingresso in scena le palle break. La prima è immediatamente conquistata da Khachanov che reagisce al set perso e passa a condurre. Rublev disfa, Rublev ricuce e in un amen si trova avanti 4-1 trasformandosi da giocatore scontento, nervoso e impazzito a dominatore della gara con colpi precisi e profondi. Di fatto è il n. 6 al mondo ad adattarsi meglio alle folate di vento che aumentano col passare dei minuti e mettono a repentaglio persino gli ombrelloni della terrazza con vista sul campo n. 2.
Interrotto il parziale di quattro giochi a zero, Khachanov torna a sbagliare e regala il matchpoint al suo avversario. Rublev ringrazia e passa al turno successivo dove, ad attenderlo, ci sarà il tedesco Jan-Lennard Struff.
[2] S. Tsitsipas b. N. Jarry 6-3 6-4
Prosegue con un’altra vittoria tutto sommato agevole il cammino di Stefanos Tsitsipas, campione a Montecarlo nelle ultime due edizioni. Il greco batte Nicolas Jarry col punteggio di 6-3 6-4 facendosi bastare un break per set. Il cileno è certamente un intenditore della superficie, avendo conquistato quest’anno il titolo di casa a Santiago, e inoltre aceca vinto l’unico precedente, sull’erba nel 2019, contro Stefanos. Oggi gli ha dato filo da torcere in alcuni frangenti, ma una solida prestazione da fondo non basta per scalfire il gioco arioso della testa di serie numero 2.
IL MATCH – In un campo centrale svuotato dopo i tre set di Sinner, iniziano la loro partita Tsitsipas e Jarry, con il vento vero protagonista dei primi game. La terra che si alza rende difficile lo svolgimento dei punti, e Tsitsipas sembra quello che riesce ad adattarsi meglio, passando avanti di un break nel sesto game. Stefanos è un po’ carente in termini di cinismo nel momento di chiudere, contro un tennista che certamente non ha grandi colpi decisivi ma che sicuramente non è regala gli scambi cosi facilmente. Il greco infine si aggiudica il primo parziale 6-3 solamente al settimo set point (mettendo a referto un solo vincente da fondo). Il secondo parziale segue di fatto lo stesso andamento di quello precedente: uno Tsitsipas non esaltante resta sul pezzo quanto basta e soprattutto non accusa passaggi a vuoto. Dopo un’ora e 33 minuti si chiude il match 6-3 6-4 e il greco vince la sua dodicesima partita nel Principato di Monaco. Attende ai quarti il vincente di Fritz-Lehecka.
[8] T. Fritz b. J. Lehecka 4-6, 6-4, 6-1
Jiri Lehecka è destinato a scalare la classifica ATP: la certezza arriva da Montecarlo anche se ai quarti di finale del Masters1000 ci va Taylor Fritz che vince 4-6, 6-4, 6-1 in 1ora e 44′. Il ceco dimostra di sapersi adattare molto bene anche alla terra rossa, ma si spegne sul più bello dopo aver messo in grossa difficoltà il suo avversario. Il giovane Jiri non ha approfittato di una giornata non proprio eccezionale dello statunitense e ha consentito un lento e decisivo rientro in partita del n. 10 al mondo.
L’americano è salito con il servizio strada facendo e ha saputo infliggere il colpo decisivo in avvio di terzo set. Poco da fare per Lehecka che pecca di inesperienza e non riesce a coronare il traguardo dei quarti di finale.
Primo set nel quale Fritz fa fatica a entrare in partita: soffre il vento, ma soprattutto non riesce a creare grattacapi a Lehecka. Subito costretto ad annullare due break point, nel secondo turno di servizio Fritz cede la battuta e si ritrova a inseguire. Il percorso del ceco al servizio è perfetto e in 35′ il ventunenne ceco va avanti di un set.
Lehecka si ferma nel suo incedere e Fritz ne approfitta subito in avvio di secondo parziale. Avanti di un break, la reazione del ceco non si fa attendere e con il dritto riesce a far sbagliare l’avversario che, alla seconda opportunità, è costretto a cedere il servizio.
Bene i due tennisti in risposta, ma situazioni di pericolo non se ne vedono. Arrivano, però, puntuali nel decimo gioco e l’errore in lunghezza di Lehecka vale la parità per quel che concerne il computo dei set. Fritz aumenta la percentuale di prime palle servite e passa dal 47% del primo set al 74% del terzo. Ottiene il 76% di punti con la prima, mentre Lehecka subisce psicologicamente il 3-0 di terzo set. Negli ultimi tre giochi restano solo due punti per il ceco e gli applausi per Fritz che accede ai quarti e affronterà Stefanos Tsitsipas.