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Elina Svitolina era tornata a giocare un match ufficiale dopo aver dato alla luce una bambina l’ottobre scorso, a Charleston. Dopo aver strappato il primo set a Yulia Putintseva, l’ucraina aveva dovuto cedere alla distanza ma aveva fatto vedere già un buono stato di forma. Prima di riprendere l’attività sul circuito aveva concesso un’interessante intervista a L’Équipe in cui aveva lamentato l’insufficienza delle attività svolte dalla WTA a sostegno dei tennisti ucraini.
Questa settimana, grazie a una wild-card, è in tabellone nell’ITF 60.000 dollari di Chiasso. Era dal lontano 2013, quando vinse a Dontesk un 75.000 dollari, che Svitolina non prendeva parte a un evento ITF. Aveva detto di aver scelto Chiasso perché “mio marito vive in Svizzera e ho sentito parlare molto bene di questo torneo. Sono molto grata agli organizzatori per la wild-card”.
Svitolina ora sta collaborando con il coach ATP Raemon Sluiter e ha ammesso che la preparazione è stata resa più agevole dalla concomitanza dell’infortunio del marito, Gael Monfils. “Quest’inverno ci siamo allenati insieme per rientrare nel circuito. Ci siamo supportati e spinti a vicenda. Avere qualcuno che capisce e condivide i tuoi obiettivi è davvero importante”.
Nel match d’esordio a Chiasso ha affrontato la rumena Elena Gabriela Ruse che ha sconfitto in due set 6-4 6-2. “Questa vittoria è speciale, ripartire da zero non è facile ed è bello provare di nuovo queste sensazioni. La cosa della quale sono più contenta? Il servizio, non ho perso un turno di battuta e sono stata solida. Ritrovare le sensazioni della partita non è facile, soprattutto nei momenti importanti devo sforzarmi a rimanere concentrata perché dopo un anno fuori dai campi ho perso degli automatismi”. Per l’ex numero 3 del mondo tanti i tifosi accorsi a sostenerla “Il pubblico mi è piaciuto, devo dire che non mi aspettavo tutta questa gente a Chiasso. Sono grata che ci siano così tante persone a sostenermi, non vedo l’ora di giocare il secondo turno”. Al secondo turno affronterà un’altra rumena, Alexandra Ignatik.