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La storia è un continuo ripetersi degli eventi. Per il tennis azzurro maschile questi anni richiamano alla memoria quel periodo di fine anni ’70 nella quale l’Italia conquistava la Davis nel 1976 e poi si presentava a Montecarlo nell’edizione del 1980 con ben quattro azzurri presenti nel Main Draw. Questa edizione 2023 ha superato in meglio quel record con ben cinque azzurri presenti ai sedicesimi del Masters1000 monegasco e con dei risultati assolutamente migliori.
Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Gianni Ocleppo furono i protagonisti di quella edizione, in un torneo al quale tra gli iscritti c’erano Bjorn Borg, Ivan Lendl e John McEnroe. Fu lo svedese ad alzare il trofeo.
A ricordare questa similitudine è stato Gianni Ocleppo, ex n. 30 al mondo, intervistato dal direttore di UbiTennis Ubaldo Scanagatta: “Qui ho vinto il torneo U21 come hanno fatto Barazzutti, Orantes, Pietrangeli che poi ha scritto la storia del tennis qui a Montecarlo. Sono di casa in questa straordinaria città. È un torneo che apre la stagione del grande tennis sulla terra battuta. È vero che ci sono stati già i tornei di Marrakech e Houston ma questo è un vero Masters1000 e vale tantissimo. È un momento molto bello per il nostro tennis. Sinner, Musetti, Berrettini, ma anche Sonego e i giovani che stanno emergendo ci fanno godere di questi risultati”.
Inserito nel Comitato d’onore delle ATP Finals sarà spettatore del Piemonte Open Intesa Sanpaolo che prenderà il via il 15 maggio presso il Circolo Stampa Sporting di Torino: “Per me sarà un privilegio assistere ad alcune gare in una città che sta sempre più crescendo dal punto di vista dell’importanza degli eventi. Si trova in concomitanza con Roma, per cui, come è accaduto a Phoenix in concomitanza con Indian Wells, non è escluso che partecipino parecchi n. 30 e 40 al mondo magari eliminati già dal Masters1000”.