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[3] D. Medvedev b. [13] A. Zverev 3-6 7-5 7-6(7)
Ore 23 e 15, orario insolito per fare sera a Montecarlo giocando a tennis. Daniil Medvedev ha appena chiuso l’ultimo ottavo di finale del Rolex Montecarlo Masters, battendo Alexander Zverev e guadagnandosi il diritto di sfidare nei quarti di venerdì pomeriggio Holger Rune.
Non è stato sicuramente il più bello dei loro 14 incontri (8 a 6 per Daniil il parziale a stasera). I due hanno provato a estrarre la rispettiva argenteria, ma hanno trovato a lungo solo alcune pagliuzze, per offrire poi un terzo set emozionante e tecnicamente abbastanza valido. Vince il russo, dunque, che per tutta la partita ha tormentato il rivale con il suo cross di dritto, unica flebile costante della contesa che alla lunga ha pagato. Bravo il brontolone di Mosca, umile e deciso a scoprire tutti i segreti dell’argilla. Zverev deve invece rimandare ancora l’approdo in una finale in questo 2023, dopo la semifinale a Dubai come migliore risultato; probabilmente non tarderà, ma oggi il tedesco ha sprecato troppe occasioni.
Primo set. I game d’apertura dell’incontro sono caratterizzati da diversi errori. Forse influenzati dal forzato ritardo, entrambi hanno problemi con la prima palla e non trovano con continuità la misura dei colpi di rimbalzo. Zverev in particolare, il più atteso per la sua migliore adattabilità alla superficie, fatica a trovare il ritmo giusto. Il russo ottiene così il break sul punteggio di 1-1 semplicemente raccogliendo tre errori in lunghezza e uno in rete, equamente ripartiti tra dritto e rovescio, del rivale.
Il numero tre del seeding non capitalizza il vantaggio ottenuto perché a sua volta incappa in un turno nero di servizio e, dopo un doppio fallo e un dritto in rete, rende subito la battuta. Il rientro nel set carica il tedesco, che osa di più nella ricerca della profondità e soprattutto aggredisce con successo la timida seconda di Medvedev. Zverev sale fino a 5-2 concedendosi anche alcune discese a rete vincenti e colpi di fioretto con la palla corta.
Il tennista di Mosca trova il 3-5 servendo cinque prime di servizio su cinque, ma nel game successivo il ventiseienne di Amburgo chiude comodamente il parziale. Per lui 10 vincenti a fronte di 7 errori, mentre il bilancio del rivale piange un 6 contro 11. Entrambi mettono in campo poco più della metà delle prime palle, ma il russo intasca solo un punto su quattro quando serve la seconda. Il tutto in quarantuno minuti.
Si riparte e ancora i primi scampoli della frazione sorridono ancora al numero 5 del mondo, che sale 2-0 facendo buon uso di un passaggio a vuoto dell’avversario nel secondo gioco. Ma di nuovo non è capace di svoltare in termini di continuità e cede subito il vantaggio ottenuto, servendo anche un doppio fallo, il quinto nel match fin lì.
Non riuscendo a trovare qualcosa di troppo superiore ad una discreta regolarità, Medvedev prova a fare professione di umiltà e pazienza cercando di resistere nel palleggio per assestare qualche colpo vincente con la palla corta o con delle improvvise discese a rete. Così facendo si merita un nuovo break che lo porta sul 3-1: è il suo momento migliore, che lui sigla con uno splendido cross di rovescio a una mano nell’ultimo punto del gioco.
Pochi minuti però e il tedesco si riprende il break, per la terza volta su tre dopo averlo subito. Il suo coraggio viene premiato, e sul 4-4 toglie di nuovo la battuta al rivale, capace di servire due doppi falli consecutivi sulla parità. Chiamato a servire per il match, il tedesco cede il vantaggio e sul 5-5 Medvedev parte alla riscossa: trova il tempo di battibeccare con uno spettatore, si fa ricoprire di fischi e chiude il game con un magnifico cross di dritto sulla riga. E dopo il cambio di campo il set è per lui cosa fatta: 7-5. Tredici errori ciascuno, ma 14-6 per Daniil i vincenti, in poco più di un’ora.
I contendenti entrano nel set decisivo con l’intenzione di non fare tardi per nulla. Le percentuali al servizio migliorano, si vedono scambi più interessanti e meno errori; I due disegnano il campo con profitto ed ecco finalmente alcune delle loro geometrie più spettacolari. Sul 2-3 Zverev deve salvare ben 5 palle-break di cui due consecutive: ricorre addirittura al serve and volley e riesce nell’impresa di tenere il servizio, nonostante un paio di errori consecutivi con il dritto.
Il pericolo evitato rinfranca il tennista teutonico che a sorpresa toglie sul 4-4 il servizio ad un Medvedev forse stanco. Per la seconda volta Zverev serve per il match sul 5-4 e per la seconda volta fallisce: difficile fare altrimenti con un doppio fallo, due dritti troppo cresciuti e un rovescio in rete. Gli errori proseguono e lo sciagurato Alexander spreca una palla-break sul 5-5 con un dritto in corridoio, non l’unico colpo scagliato nei due rettangoli laterali nel corso del game.
Si approda al tie-break, salomonica conclusione di un match tirato ma bello solo a tratti. Medvedev arriva al primo cambio di campo sul 4-2: nel sesto punto il tedesco allunga troppo un dritto. Il russo sale 5-2 difendendo tutto ma subisce due mini-break e Zverev completa la rimonta con una discesa a rete mortifera.
Ci sono due palle-match per il tedesco, sul 6-5 e sul 7-6, ma niente gioia per lui; Daniil ribalta tutto e chiude con un servizio vincente. L’avventura dell’alieno sul pianeta rosso continua…