B. Haddad Maia b. M. Trevisan 7-5 1-1 rit.
Il ritorno di Martina Trevisan sulla terra battuta non va come previsto. L’italiana, che come la sua avversaria odierna è al debutto al Porsche Tennis Grand Prix, è purtroppo costretta ad abbandonare anzitempo il campo di Stoccarda. Chissà che non abbiano pesato, su un quadricipite destro già abbondantemente fasciato da inizio partita, le fatiche del weekend di Billie Jean King Cup, dove l’Italia – trascinata proprio da Martina – è riuscita ad approdare alle Finals al doppio decisivo. Beatriz Haddad Maia si conferma dunque avversaria indigesta per la 29enne fiorentina, che prima di oggi era stata sconfitta in entrambi i precedenti a livello WTA.
Primo set: Trevisan spreca due break e tre set point
Trevisan vince il sorteggio e sceglie di rispondere ma, dopo un primo turno di battuta senza problemi per Haddad Maia, l’esordio al servizio di Martina è infernale. Con le unghie e con i denti l’azzurra riesce ad impedire alla sua avversaria di partire in vantaggio, cancellandole cinque palle break e conquistando un game già molto importante da oltre 20 minuti e 26 punti. Da quel momento, infatti, parte una serie di quattro giochi di fila in favore della n°20 WTA, decisamente più concreta sulle palle break (2/4) e certamente meno fallosa. È quasi sempre Trevisan a fare la partita, rispondendo meravigliosamente e trovando grande profondità con i suoi colpi. Nella prima metà del set il dritto funziona a meraviglia, sia in fase di manovra che di chiusura. La brasiliana è quasi sempre costretta a soccombere, commettendo sì tanti errori, molti dei quali però spesso provocati dall’ottima pressione dell’italiana.
Dal 4-1, 30-0 e servizio, tuttavia, qualcosa si rompe. Il dritto di Martina si inceppa e, con quattro gratuiti consecutivi, restituisce uno dei due break di vantaggio a Haddad Maia, che inizia a concedere meno e acquisire fiducia. La sudamericana inizia anche a muoversi meglio, ma iIl vero pasticcio arriva però nel decimo game, quando Trevisan va a servire per il set facendosi rimontare da 40-0. Tre set point giocati obiettivamente male dall’azzurra, che mostra ancora problemi con il dritto ed è costretta a restituire anche il secondo break. Sulle ali dell’entusiasmo Bia mette il naso avanti per la prima volta da inizio match, completando la rimonta con il terzo break negli ultimi quattro turni di risposta: 7-5.
Secondo set: Martina costretta al ritiro dopo due game
Perso in modo rocambolesco il primo parziale, la scalata si fa ancora più dura per l’italiana, scesa in campo con il quadricipite destro visibilmente fasciato. Dopo l’ora e un quarto del primo set il secondo dura “solo” una ventina di minuti, comunque non pochi considerando i soli due giochi disputati. Sembra una replica dell’inizio di partita, con Haddad Maia che tiene a 15 senza problemi, mentre Trevisan è costretta a remare e lottare per non pedere il servizio. Martina effettivamente riesce a difendere il suo turno di battuta, sventando due break point, ma dopo pochi minuti è costretta ad alzare bandiera bianca. L’intervento della fisioterapista non può fare miracoli: l’azzurra, visibilmente dispiaciuta, non può far altro che stringere la mano alla brasiliana, che strappa così il pass per il secondo turno. Qui la 26enne di San Paolo troverà la vincente tra la padrona di casa Niemeier e la camionessa di Wimbledon Rybakina, n°6 del tabellone.