Uno stop necessario. Jannik Sinner si ritira dall’ATP di Barcellona e la ragione ufficiale è una malattia, un malessere. “Illness” è il termine usato dal supervisor del torneo, “sickness” quella utilizzata da Jannik nel suo post Instagram. “Sono triste per essermi dovuto ritirare – sono le parole del giocatore azzurro -. Da un po’ di giorni non mi sento bene e oggi il malessere è peggiorato, non sono in grado di giocare. Mi prendo qualche giorno per riposarmi e prepararmi per il prossimo torneo. Grazie per il vostro supporto e in bocca al lupo a Lorenzo per il prosieguo del torneo”. La buona notizia è dunque la conferma che non ci sono infortuni nuovi per Sinner.
Per gli osservatori esterni sono legittimi i dubbi sull’opportunità per Jannik di aver partecipato a un torneo 500 sì prestigioso ma che non avrebbe cambiato il suo status anche in caso di vittoria (ha già vinto un torneo 500 in carriera a Washington e ha già battuto Alcaraz e Tsitsipas, le due principali teste di serie). Soprattutto alla luce delle tante partite giocate nell’ultimo mese e mezzo tra Indian Wells, Miami e Montecarlo e del fatto che la stagione sulla terra rossa sta per entrare nel vivo, con due Masters 1000 e uno Slam in arrivo. In ottica Race to Torino Jannik è già posizionato ottimamente (attualmente è terzo) e non sarebbe stato il torneo di Barcellona a spostare gli equilibri.
Di certo Jannik ha comunque messo due vittorie in tasca, quelle contro Schwartzman e Nishioka, aumentando la consapevolezza di poter vincere anche quando non è al meglio. Oltre alla fiducia, ci sono aspetti più concreti come i punti (90), che irrobustiscono il suo ranking ATP, e l’aspetto economico (i circa 70mila euro che vanno ai quartofinalisti e non solo). Il ritiro dal torneo a questo punto era comunque necessario e gli permetterà di spostarsi con qualche giorno di anticipo a Madrid, il prossimo torneo. Il Masters 1000 della capitale spagnola come noto si gioca in altura e c’è bisogno di un po’ di tempo di adattamento rispetto alle condizioni di Barcellona, situata al livello del mare. Considerando il nuovo format a 96 giocatori del torneo, Sinner dovrebbe avere il primo impegno il prossimo weekend e dunque ha una settimana intera per ritrovarsi.
Intanto, per un Sinner che si ritira, c’è un Musetti che sorride. Lorenzo passa in semifinale senza giocare: non è bello farlo dopo il ritiro di un connazionale, ma di sicuro non fa male risparmiare le energie e prepararsi così al meglio per la semifinale contro Tsitsipas o De Minaur. Musetti era già salito al 18 ATP (suo best ranking) passando ai quarti di finale; l’approdo in semifinale non cambia il suo ranking, ma in caso di approdo alla finalissima salirebbe al n.16 ATP.