[2] S. Tsitsipas b [8] A. De Minaur 6-4 6-2
Pessima prestazione per De Minaur che oggi lascia campo aperto al greco che svolgendo un compitino ordinato passa il turno e si presenta in semifinale per la sua terza semifinale qua al Godò. Basta un numero per dare un’idea di quanto sia stata negativa la giornata del nativo di Sydney: 27, che non è il numero dei suoi anni, ma il numero degli errori non forzati commessi dal tennista australiano, che normalmente fa della regolarità e della tigna il suo tratto distintivo (come ben ricorderà Alcaraz che proprio qua contro De Minaur se la vide molto brutta). Rispettato il pronostico iniziale che vedeva il greco largamente favorito, con la vittoria dell’australiano che bancava oltre 4 volte la posta. Il conto degli scontri diretti si aggiorna così sul 2-0 per Tsitsipas che curiosamente aveva vinto proprio qua a Barcellona l’unico precedente giocato fra i due. A Stefanos l’aria di Barcellona fa davvero bene, come aveva detto in conferenza stampa. Saranno i ricordi – qua nel 2018 è esplodo presentandosi al grande pubblico arrivando fino in finale e nel 2021 è arrivato a un punto dal vincere il torneo – o sarà la superficie più lenta che altrove che gli dà il tempo di preparare le sue ampie aperture, ma in ogni caso il greco sta andando in crescendo e ritrovando il suo miglior tennis, con la stagione su terra che sta per entrare nel vivo
Primo set: match che trova subito nelle sue battute inziali il punto di svolta, nel terzo game; in tale gioco Alex comincia malamente con un paio di errori non forzati e lo termina pure peggio spedendo a rete un attacco di dritto su palla comoda a metà campo. Tsitsipas ringrazia e porta a casa, pensando a questo punto a non cercare guai durante i propri turni di servizio. Set che infatti dopo 40 minuti di gioco il set prende la via di Atene. Set che risulta molto lineare: il greco serve bene e appena può dà libero sfogo alle sue accelerazioni di dritto, di gran lungo il colpo migliore che c’è in campo. L’australiano prova a impostare la solita partita di sacrificio ma non riesce a tamponare il greco che sui propri turni di servizio è intoccabile. E quel che è peggio per Alex è che non riesce ad essere continuo nel suo gioco, alternando errori per lui inusuali.
Secondo set: set che comincia in fotocopia al primo e di nuovo l’australiano va in difficoltà nel terzo game. e come nel set precedente De Minaur commette una serie di errori insensati che mandano il Tsitisipas sullo 0-40; il greco non deve fare niente di speciale, è l’australiano che sbaglia a ripetizione. Sulla prima opportunità Tsitsipas sfodera una gran risposta lungolinea di rovescio ma De Minaur si salva. Sulla seconda l’australiano è aggressivo e si va a prendere il punto a rete sfruttando la buona prima di servizio per poi scendere a rete, mentre sull’ultima Tsitsipas sbaglia la risposta. Potrebbe essere un momento di svolta per Alex, che però continua ad essere impreciso al momento di spingere e sbaglia nel punto successivo un facile dritto in chiusura che esce di una spanna. La quarta palla brak del game è allora da giocare sulla seconda con il greco che intuisce le intenzione del suo avversario e si gira fulmineamente sul dritto per esplodere il dritto inside out in risposta; De Minaur ci arriva ed è anche fortunato perchè la sua difesa disperata pizzica il nastro e costringe Tsitsipas ad un’improvvisata discesa a rete; Alex per non ne approfitta e spedisce fuori un pallonetto non impossibile. La situazione precipita irrimediabilmente nel quinto gioco con De Minaur che continua a sbagliare colpi sanguinosi e manda ancora Tsitsipas a palla break, che finalmente il nativo di Sydney riesce ad annullare con uno scambio prolungato e in spinta, che dovrebbero essere la specialità della casa e che oggi però si sono visti poco. Ma oggi non è proprio giornata e sulla nuova opportunità del greco l’australiano è pure sfortunato, perchè la palla schizza via e diventa una palla avvelenata. Doppio break per il greco e partita in ghiaccio per Tsitsipas che chiude facilmente il match dopo 81 minuti di gioco, poco più che un allenamento agonistico