Nelle dichiarazioni a caldo e in conferenza stampa post vittoria dell’ATP 500 di Barcellona, Carlos Alcaraz ha voluto ringraziare tutti e sottolineare come con Tsitsipas non cia si alcun problema:
ALCARAZ: Prima di tutto congratulazioni a Stefanos e non solo per la settimana che ha giocato qua a Barcelona; ogni match che giochiamo contro fai tirare il 100%, e sicuramente giocheremo molte altre finali. Con lui non c’era acredine, e poi come detto altre volte con riferimento a quanto avvenuto l’anno scorso quello che succede in campo rimane in campo.
D: Carlos, hai detto che per te è bellissimo poter tenere qui con te la tua famiglia e tuoi amici, cosa ci puoi raccontare?
ALCARAZ: è sempre nolto bello giocare in casa, davanti al proprio pubblico. oggi e durante tutta questa settimana erano in parecchi a seguirmi; oggi erano qua gli amici di sempre che conosco da quando avevo 10 anni e poi c’erano anche i miei familiari con cui sento di avere un gran vincolo. è speciale per me il fatto che possano essere venuti a vedermi. che ci tiene assieme.
D: Carlos, credi di correre il rischio di finire con la pancia piena o sei insaziabile?
ALCARAZ: sono molto ambizioso, so che voglio di più ogni volta ed è per questo che lavoro, per vincere titoli come oggi. e quelli che lavorano con me, quelli del mio team la pensano allo stesso modo. Adesso mi godo questa vittoria, ma fra pochi giorni comincia Madrid e si riparte. Noi andiamo ad ogni torneo pensando che possiamo vincere; ovviamente non sarebbe una disfatta non vincere, ma mi interessa anche il livello di gioco che riesco ad esprimere. Poi devo ringraziare Juan Carlos, vedo più a lui che a mio padre; non ho parole per ringraziarlo; il fatto che sia stato il numero 1 e poi sia tornato a viaggiare nei juniores e nei challenger per rendermi migliore, è una cosa per la quale non ho parole per ringraziarlo. Solo posso ringraziarlo per tutto il lavoro e per avermi fatto diventare quello che sono oggi.
D: Quest’anno durante il torneo non hai lasciato nanche un set, mentre l’anno scorso erano 3 i set che hai perso, cosa ci puoi dire?
ALCARAZ: l‘anno scorso coin tsitsipas ho avuto un calo di concentrazione; mi ricordo di quel match, nel secondo set ero avanti 4-1, ero sostanzialmente in controllo, ma poi ho perso la concentrazione; oggi invece non è successo, sono rimasto focalizzato fino alla fine e la differenza è mentale.
D: La partita è stato più facile di quanto pensavi?
ALCARAZ: Forse da fuori poteva sembrarlo ma non è stato facile; magari per gli spettatori lo poteva sembrare per il ritmo e per il risultato, ma in realtà sono entrato in campo che ero nervoso, la notte scorsa ho sentito la tensione, non era facile; però son contento di come ho gestito la tensione
D: Quando ti vedo giocare dai la sensazione che nelle grandi partite tu salga di livello…
ALCARAZ: queste sono le partite che mi piace giocare e sono i momenti che mi piace vivere; quando ci sono partite come queste cerco di giocarmela e di entrare in campo cercando di essere al massimo della competitività
D: Ascoltare eyes of the tiger quando sei entrato in campo ti carica?
ALCARAZ: si quella di Rocky è una canzione che ascolto prima di entrare in campo e il fatto che l’abbiano suonata all’ingresso in campo mi ha caricato, è una bella motivazione extra.
D: Oggi durante la finale ti ha dato anche tempo per godertela?
ALCARAZ: si alla fine oggi me lo sono anche goduta. Forse nei primi 3-4 giochi ero un po’ nervoso, ma poi la tensione si è sciolta. Anche perchè fra un punto e un altro con il mio team riusciamo a sorridere e scherzare anche durante il match, anche in quei momenti per ridurre la tensione. Oggi è stata una partita spettacolare, era necessario giocare a questo livello. Credo che oggi sia stata una giornata incredibile; con il mio team ci ripetiamo che vogliamo giocarcela in questi casi, ci ripetiamo che dobbiamo rimanere positivi e goderci questi momenti.
D: Parlando del futuro del torneo sembra che le cose vadano bene, era tutto sold out da martedì; eri l’attrazione principale e tutti volevano vederti giocare; dopo tanti anni in cui Rafa era in pratica il testimonial del torneo il testimone è passato a te? Il fatto di raccogliere il testimone di Nadal è qualcosa che lo prendi in modo naturale?
ALCARAZ: come sempre ho detto non voglio essere l’erede di nessuno; mi sento fortunato che tanta gente sia venuta a vedermi e a sostenermi; nei due anni in cui non c’era Rafa mi sono guadagnato il titolo, ma c’erano comunque tanti giocatori forti. è un peccato però che Rafa non ci fosse, spero che continui a giocare ancora a lungo
D: Ti senti fra i favoriti per il Roland Garros?
ALCARAZ: Può succedere di tutto il Roland Garros è un obiettivo a breve termine e che vorrei tantissimo vincere; adesso pure siamo focalizzati su Roma e Madrid e la vittoria qua mi da confidenza per i prossimi tornei.
D: Hai paura che giocare a tennis possa diventare un lavoro e non più un divertimento?
ALCARAZ: non ho paura di perdere lo spirito (la ilusion) di giocare a tenis spero che questo momento non arrivi mai; ma se dovesse succedere ci penserò in quel momento;