Da Barcellona, il nostro inviato
È stato sconfitto 6-3 6-4 da Alcaraz, il numero 5 del mondo Tsitsipas nella finale di Barcellona. A caldo, durante la premiazione, le parole del greco sono state lusinghiere verso il proprio avversario.
TSITSIPAS: Vacci piano amico! Scherzi a parte ho avuto la possibilità di conoscerti e di giocarti anni fa; il tuo progresso è clamoroso e quello che hai raggiunto è incredibile ed un esempio anche per me sebbene abbia qualche anno più; per il resto auguro un buona festa di San Jordì a tutti, è una festa che sicuramente preferisco a San Valentino, mi piace leggere, nel tempo libero cerco di farlo il più possibile e mi piace l’idea dello scambio di doni (rose vs libri, ciò che prevede la tradizione della festa di San Giorgio a Barcellona, ndr)
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Succesivamente poi il greco si è presentato parecchio abbacchiato in conferenza stampa e comprensibilmente, dato che sempre lui ha dichiarato di amare questo torneo e questa città.
D: Oggi non è andata bene, ma quali sono le sensazioni che ti porti dietro da questa settimana?
TSITSIPAS: È uno dei tornei a cui tengo; quando guardo al calendario è una di quelle date che veramente aspetto per esserci; di sicuro tornerò ogni anno, mi porto a casa comunque dei pensieri positivi da questa settimana. Sono stato qua a Barcellona più di 10 giorni e sono contento di essere riuscito a ritrovare il mio ritmo dopo aver fatto fatica per un po’ negli ultimi due mesi. Esco da un periodo difficile ed essere stato di nuovo in finale è un’ottima cosa ed è qualcosa che non do per scontato.
D: Questa è la terza finale persa qua a Barcelona, sfortunatamente nessuna è andata come volevi? Come si comparano i vari match?
TSITSIPAS: Non è un sport di squadra, quando le cose non vanno per il verso giusto la responsabilità è tutta mia.
D: Alcaraz ha detto che avrebbe attaccato il rovescio, visto che rispetto al tuo dritto è il tuo colpo più debole?
TSITSIPAS: È ovvio, sapevo che sarebbe successo; ma io sono contento di giocare il rovescio a una mano, è un colpo che ha le sue peculiarità, ma questo non significa che sia un colpo inferiore rispetto al rovescio a due mani. E poi se pensiamo ad esempio a Roger, lui ha sempre patito contro Rafa ma poi è riuscito a trovare delle contromisure; ed una grande lezione, se è stato una leggenda ci sarà un motivo. Quindi non mi pongo dei limiti a quello che posso raggiungere; e magari un giorno aprirò un’accademia su come giocare il rovescio a una mano.
D: Oggi Carlos ha giocati molte smorzate vincenti.
TSITSIPAS: Lui è un giocatore molto intelligente, ha un gran dritto e un gran tocco; è complicato perchè ti prende in mezzo, allo stesso tempo vuoi cercare di difenderti, ma devi sempre pensare che può giocare una palla corta e quindi devi essere pronto a correre in avanti. Oggi i miei colpi dovevano essere più profondi e precisi; quando giocavo dei colpi che finivano sulla linea del servizio poi era un problema, lui ha un gran tocco e le palle corte le può giocare vincenti 9 volte su 10.
D: Forse oggi poteva essere un’idea affidarsi maggiormente allo slice (vedendo la fine che ha fatto Evans magari anche no, ndr.)?
TSITSIPASE: Forse era un’idea cercare di variare il gioco e credo che il mio slice sia miglirato rispetto al 2019. Ma devo essere intelligente e capire quando usarlo; inoltre quando sono in campo cerco di mantenere il piano tattico il più semplice possibile, per non dover pensare troppo e dover scegliere fra troppe opzioni.
D: Rispetto all’anno scorso hai notato delle differenze nella partita con Alcaraz?
TSITSIPAS: Lui ha giocato molto bene e le sue palle sono veramente pesanti; alcuni dicono nel circuito che le mie sono pesanti, ma allora consiglio loro di vedere quelle di Alcaraz, come rotazioni al minuto ho visto che viaggiano più o meno come quelle di Rafa.