E. Cocciaretto b. B. Strycova 6-3 7-6(5)
Elisabetta Cocciaretto ritorna in un torneo dopo la vittoria di San Luis Potosì di inizio mese contro Sara Errani e la parentesi di Billie Jean Cup a Bratislava. Lo fa superando nel primo turno del Mutua Madrid Open Barbora Strycova, atleta di lunghissimo corso e al rientro dopo ben due anni di assenza in singolare (Australian Open 2021, primo turno con Svetlana Kuznetsova). Un match non banale per la nostra, chiaramente favorita contro una quasi ex-giocatrice che però conserva intatta la sua classe di former numero 16 del ranking, posizione raggiunta nel 2017.
Elisabetta ha inizialmente subito, per trovare solo a sprazzi i colpi migliori. Molti errori da parte di entrambi, con la ceca che conferma la sua antica capacità di far giocare male l’avversaria.
Brava Eli che, pur smarrendosi qua e là, non perde mai la fiducia; brava anche a mamma Barbora, che a Madrid gioca anche il doppio, specialità che l’ha vista anche numero uno del mondo e che tenendo bene il campo oggi, ha dato un senso al suo rientro.
Primo set. Inizialmente lo scambio si sviluppa sulla diagonale dei rovesci. Le due atlete commettono qualche errore di troppo e in particolare Cocciaretto adotta un atteggiamento passivo e subisce i colpi della ceca, che dopo i primi dieci minuti mette a punto il dritto e scava con impeto nelle difese della marchigiana.
L’azione della trentasettenne di Plzen si giova anche del servizio, da sempre pezzo di pregio del suo arsenale, con Elisabetta in difficoltà sulla risposta. L’italiana è fallosa anche sulla seconda e sul 2-1 per Strycova deve concedere due palle-break consecutive, che annulla anche con un errore di rovescio gratuito della rivale.
Nei game successivi l’atleta di Porto San Giorgio riesce a dare maggiore profondità ai colpi e a contenere l’avversaria. Sul 2-2 si procura ben tre occasioni per il break e Strycova deve riesumare alcune soluzioni di classe con la palla corta e il lob per fermare la sfidante. Dopo 33 minuti, le duellanti sono sul 3-3 ma nel settimo gioco la giocatrice più anziana deve fronteggiare altre tre palle-break e l’ultima è quella decisiva, che la ceca perde spedendo lungo un dritto.
Cocciaretto difende il break tenendo a zero il game successivo giovandosi di diversi errori di Strycova, che ora appare meno in confidenza, come ci si poteva aspettare dopo la lunga assenza dall’agonismo. C’è subito un altro break ed Elisabetta chiude la frazione 6-3. Per l’italiana 5 vincenti e 16 errori, per la ceca 6 contro 27, distribuiti in 49 minuti.
Secondo set. Strycova sembra alle corde dopo i tre game consecutivi persi e l’italiana allunga ulteriormente la striscia con un break che la porta quindi sul 2-0. Sembrano intravedersi i segni di un calo fisico per la ceca ed Elisabetta si distrae. Non chiude alcune situazioni favorevoli anche per le qualità difensive della rivale, che paiono intatte pur dopo la lunga pausa: pochi minuti e siamo di nuovo in parità, 2-2.
Il quinto gioco è fondamentale. Strycova sale 30-15 ma ricade negli errori con il dritto: ne commette due consecutivi e Cocciaretto ottiene il break a sua volta con un drive a sventaglio a uscire.
Strycova è brava a salire 5-3 sulla propria battuta e con l’efficacia delle sue difese più strenue trova il contro-break, complici due doppi falli dell’azzurra. Con esperienza la ceca si è accorta presto che le sue traiettorie alte e lente provocano disagio nella rivale, che fatica ad articolare una contromossa. Dopo 52 minuti, regna di nuovo la parità: 5-5.
Il merito di Elisabetta a questo punto è quello di non perdere la calma e la pazienza di fronte ad un’avversaria capace di innervosirla e di farla giocare male. Non sfrutta un matchpoint sul 6-5 sbagliando un dritto in larghezza e nel tie-break si trova in ritardo per 3-1, quando si scuote e infila cinque punti consecutivi. La terza palla-match è quella giusta, con un errore, l’ennesimo di dritto, della ceca. In un’ora e 15 minuti le due giocatrici commettono altri 23 (Strycova) e 26 (Cocciaretto) errori. Per oggi può bastare, con Paula Badosa al secondo turno sarà dura vincere sbagliando così tanto.