Y. Hanfmann b. [15] L. Musetti 6-4 7-6(3)
Adattarsi alle condizioni della terra di Madrid non è compito facile per nessuno. Non lo è stato per Lucia Bronzetti con Lesia Tsurenko e nemmeno per Casper Ruud contro Matteo Arnaldi, anche se quest’ultimo ha giocato un match superlativo. E pure Lorenzo Musetti, in campo per la sua partita di debutto contro il meno quotato avversario tedesco Yannick Hanfmann, ha dovuto pagare lo stesso scotto. Il carrarino, dopo aver messo in evidenza progressi importanti nell’ultimo periodo, si è dovuto arrendere al n° 108 del mondo con lo score di 6-4 7-6, senza mai dare l’impressione di poter ribaltare un incontro iniziato male con un break (e poi un set) di svantaggio e concluso peggio, con un tie-break in cui il gioco offensivo del teutonico è risultato molto più efficace della passività e della lontananza dal campo dell’azzurro.
Dicevamo del campo. È cosa nota che il Mutua Madrid Open sia torneo atipico rispetto ad altri giocati sul rosso: altura e rapidità di palla, condizioni nelle quali anche i servitori o i giocatori d’attacco (e magari non mobilissimi) come Hanfmann – già reduce da tre battaglie prima di oggi nella Caja Magica – possono dire la loro. D’altra parte, più complesso adattarsi rapidamente per chi parte da zero, come Musetti, al quale però non si può concedere come unica giustificazione quella della differenza di abitudine alla superficie madrilena. Lorenzo, visto anche il gap di classifica, aveva comunque tutte le carte in regola per vincere ed era sicuramente in “giornata-no”, come spesso gli capitava a inizio anno. Buon per Hanfmann, che avanza al terzo turno e se la vedrà in un derby contro il Lucky Loser Daniel Altmaier.
Primo set: Hanfmann è più rodato e fa suo il parziale per 6-4 (con Viola Tamani)
L’inizio partita fa subito capire come quest’oggi affidarsi ai pronostici pre partita potesse essere un azzardo. Hanfmann inizia subito carico e aggressivo in risposta e il break in suo favore arriva presto, nel quarto gioco, grazie a due seconde tenere offerte dall’azzurro. È specialmente dalla parte del dritto che Hanfmann è più incisivo: costruisce il punto, stuzzicando spesso il rovescio a una mano del carrarino e, se serve, conclude a rete. Nei primi game il teutonico mostra anche le sue abilità di tocco, ricorrendo a drop-shot e serve-and-volley. In pochi minuti, l’azzurro è già sotto 4-1. Prova a darsi una scossa Lorenzo che, dopo aver tenuto il suo turno di servizio, trascina l’avversario ai vantaggi e si procura una palla break con un bel passante di rovescio lungolinea. L’ennesimo serve-and-volley del tedesco non va a buon fine e Lorenzo riapre il parziale.
Sul 30-30 del decimo gioco, però, l’italiano è costretto ancora a servire la seconda: un servizio invitante per il tedesco, che vi si avventa chiudendo con la volée e portandosi a set point. La battuta torna ad aiutare il carrarino, ma non è ancora finita. Dopo uno scambio durissimo – uno dei pochi del set – il primo a sbagliare (in lunghezza) è proprio Lorenzo che manda nuovamente a set point l’avversario. Hanfmann entra di nuovo bene sulla seconda e conquista così il primo parziale.
Secondo set: un ribaltone dietro l’altro, ma il tie-break è ancora di Hanfmann
Hanfmann, in totale fiducia, tiene il servizio a 0 in apertura e si procura subito una palla break per scappare sul 2-0, grazie a un punto eccellente sul 30-30 culminato con un dritto a spazzolare la riga, ma Musetti si salva con una buona prima e tiene la battuta ai vantaggi. Da quel momento, il carrarino riesce ad aumentare i giri del motore per qualche minuto, dimostrandosi in grado, per una volta in questa giornata funesta, di spostare e far correre il tedesco, che, dall’alto della sua stazza, non fa di certo della mobilità la sua arma migliore. Hanfmann si salva in una prima occasione sull’1-1 mettendo a segno 4 vincenti dallo 0-30, ma perde la battuta a -15 sul 2-2, consentendo a Lorenzo di mettere il naso avanti, cosa mai successa fino a lì.
La differenza di classifica tra i due sembra però oggi annullata, perché Musetti continua a sbagliare in lunghezza e a perdere certezze, prendendosi anche un warning per il troppo nervosismo mostrato e una pallina scaraventata in tribuna. Il n° 18 del mondo sale comunque a fatica 4-2 cancellando due palle del controbreak, ma, dopo aver fallito l’opportunità per il definitivo allungo sul 5-2, torna ad essere molto simile alla sua versione opaca del primo parziale e di inizio stagione, permettendo ad Hanfmann di ricucire lo strappo sul 4-4 e di rimettere il naso avanti per il 5-4. Si arriva, dopo altri due break, al tie-break e Lorenzo decide di non cambiare tattica, rimanendo remissivo e distante di diversi metri dalla riga di fondo, in attesa dell’errore dell’avversario. Gratuiti che però non arrivano, mentre piovono le discese a rete di Yannick, vittorioso, con merito, per 7 punti a 3. Per Musetti invece un’occasione fallita di fare parecchia strada con un tabellone apparentemente non impossibile. L’auspicio, a questo punto, è rivederlo a Roma nelle brillanti versioni di Montecarlo e Barcellona.
Federico Martegani