[5] A. Murray b. [WC] G. Monfils 6-3 6-2
Non è molto frequente che al primo turno di un Challenger si affrontino due ex top ten, ma è proprio quello che è successo tra Andy Murray e Gael Monfils nella partita di apertura del loro torneo al Challenger 175 di Aix-en-Provence. Abbiamo già affrontato in alcune occasioni il tema di questa neonata competizione, evidenziando, per esempio, quanto la caratura dei partecipanti sia spesso superiore a quella di eventi sulla carta più prestigiosi, ma in questo caso il sorteggio ha voluto che ci trovassimo di fronte a un vero e proprio big-match del tennis di non molti anni fa.
Ulteriore dimostrazione di ciò è che il seguito dell’incontro è stato di tutto rispetto – complici la calda e soleggiata giornata in Provenza e l’ingresso gratuito per l’intera durata del torneo – con spalti gremiti e un tifo, soprattutto a favore del francese, di gran lunga più rumoroso rispetto a quello che si sente in buona parte degli incontri iniziali di certi ATP.
Transalpino che, pur esaltato dal pubblico, è stato costretto però a cedere il passo allo scozzese e al momento non pare in grado di trovare nessuna delle vecchie certezze del suo gioco. Murray se ne è così agilmente sbarazzato e potrà testare nuovamente i suoi progressi sulla terra al secondo turno contro un altro francese, Laurent Lokoli, n° 187 delle classifiche.
Il match – Entrambi i giocatori mostrano fin da subito di non essere nel loro migliore momento di forma: Murray perché, dopo la sconfitta con Vavassori a Madrid e sempre alle prese con la sua anca malandata, non è così sicuro nello scivolare sulla terra battuta e dà la sensazione di muoversi sempre con cautela e coi piedi di piombo specie negli appoggi laterali; Monfils, invece, a causa della lunga inattività per gli infortuni al piede prima e al polso poi. Soprattutto Lamonf – una sola vittoria contro il connazionale Furness nei cinque, ora sei, match giocati dal rientro alle competizioni – pare ben lontano dal suo stato tennistico ideale e cede il primo parziale per 6-3, andando subito sotto di un break (3-1), recuperandolo immediatamente, ma lasciando nuovamente la battuta all’ex n° 1 al mondo, capace di portare il vantaggio fino in fondo.
L’inizio di secondo set è più intenso e gli errori si riducono, grazie anche a un Monfils più reattivo e che d’orgoglio recupera un primo game di battuta insidioso da 15-40. Sul 2-2, tuttavia, la solidità di Murray e qualche regalo di troppo del francese – di cui una volée sul nastro solo da battezzare nel campo avversario – fanno la differenza a favore di Murray e conducono alla resa finale dell’ex semifinalista di Roland Garros e Us Open, non di rado remissivo, anche altre volte in carriera, quando le cose non si sono messe per il verso giusto. Segue così un doppio break, con Murray sul 6-3 5-2 e con Gael che allarga più volte le braccia per le continue stecche e le palle scentrate, soprattutto con il rovescio. Il game con il quale il 3 volte campione slam chiude è di facilità estrema, così come il 6-3 6-2 finale.