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Aprendo il giornale sportivo più letto in Spagna, Marca, troviamo, nelle due pagine dedicate al tennis, un’intervista molto interessante al fisioterapista di Carlos Alcaraz. L’inviato alla Caja Magica scrive che uno dei segreti del campione spagnolo è la squadra di cui si è circondato: tra i componenti fondamentali del team c’è il suo fisioterapista, Juanjo Moreno, che ha iniziato a collaborare con il tennista di Murcia nel 2018, contemporaneamente a Juan Carlos Ferrero. Il Mosquito -come veniva chiamato quando da tennista vinse Roland Garros ed arrivò al numero 1 del mondo- conobbe Moreno nel 2012, quando lui stava per ritirarsi dal circuito e rimase colpito dalla competenza di Moreno, tanto da decidere di prenderlo nel team che avrebbe seguito Alcaraz nel suo ingresso nel grande tennis.
Viene raccontato dell’esperienza già acquisita nel circuito da Moreno, che prima di Alcaraz aveva seguito Almagro e Carreno Busta nel circuito. La premessa che fa il fisioterapista è: “Il corpo di Carlos per me non ha segreti perchè conosco tutta l’evoluzione che ha avuto: assieme a Alberto Lledo (il preparatore fisico, ndr) lo abbiamo costruito. Il primo obiettivo era che acquistasse massa muscolare, potenza e resistenza, garantendo al contempo la massima esplosività e velocità“.
Moreno ammette che Carlos sia comunque un predestinato, anche fisicamente: “Quel che più impressiona del suo fisico è la flessibilità, l’elasticità e la larghezza articolare di cui è dotato. Ci ha lavorato tanto su queste doti, ma ha una predisposizione genetica. La nostra bravura è stata di saper approfittare del fatto che lui non perda la sua flessibilità e anzi generi potenza da una spaccata: anche in questa circostanza, Carlos è in grado di generare forza, e recuperare e ritornare facilmente e velocemente in equilibrio. In questo senso è molto simile a Djokovic“. Tuttavia Moreno ammette che quelle sono le posizioni più pericolose: ” Sono posizioni che a volte superano il limite fisiologico, ogni volta che vedo Carlos assumerle il mio cuore batte più forte perchè so che l’infortunio è dietro l’angolo“.
Viene infine spiegato che le sessioni quotidiane di allenamento fisico di Carlos non siano mai uguali e che si adattino alle sue condizioni fisiche del giorno: ad esempio, dopo la partita vinta con difficoltà contro Ruusuvori, Alcaraz aveva diversi dolori, ma “ siamo riusciti a risolverli in tempo”.