Decimo titolo in carriera. Quarta corona a livello Masters 1000 (su quattro finali) a vent’anni e due giorni. Carlos Alcaraz non smette di scrivere record e aggiungere titoli alla sua bacheca nonostante la giovane età. Il tennista nato a Murcia si unisce a Rafa Nadal nell’elenco di coloro che hanno difeso il titolo a Madrid, diventando anche il più giovane a replicare il successo in un Masters 1000 nella stagione successiva dal biennio 2005-2006, quando Rafa fece doppietta a Montecarlo e Madrid. Solo Michael Chang e Jim Courier al momento hanno fatto meglio di lui a livello 1000, vincendo le loro prime 5 finali disputate.
Un successo sofferto contro il tedesco Jan-Lennard Struff, che lo ha costretto a giocare un terzo set, quasi inatteso per le prestazioni di questa stagione di Alcaraz su suolo spagnolo. Sono, infatti, 21 le vittorie consecutive sul mattone tritato iberico raggiunte dall’attuale numero 2 del ranking. Seconda posizione nella classifica ATP che durerà ancora per poco visto che gli basterà giocare a Roma per tornare in vetta alle classifiche mondiali. Al termine della sfida un gioioso Alcaraz si è presentato in conferenza stampa per parlare di questo inizio di stagione scoppiettante.
D: Carlos, cosa puoi dirci in merito ai risultati che stai ottenendo?
CARLOS ALCARAZ: “Si tratta di risultati molto importanti. Il mio decimo titolo, il mio quarto Masters 1000. Ho difeso il titolo qui a Madrid e sono sul punto di riconquistare il numero uno, si tratta di risultati molto importanti. Sono molto orgoglioso del lavoro che stiamo facendo e dei traguardi che stiamo raggiungendo. Sono un ragazzo ambizioso e adesso sono pronto per andare a Roma”.
D: Carlos, possiamo dire che sei stato efficace nelle scelte che hai fatto?
CARLOS ALCARAZ: “Ho approfittato delle opportunità che mi si sono presentate, soprattutto nel primo e nel terzo set. Sono molto contento di averlo fatto perché anche lui ha avuto le sue chance all’inizio del terzo set, mettendomi molta pressione nel mio turno di servizio. L’unica cosa che ho cambiato durante il match è stato il mantenere un atteggiamento positivo e puntare tutto sulle opportunità che mi sono creato”.
D: Quanto è importante la presenza di Juan Carlos Ferrero durante le tue partite?
CARLOS ALCARAZ: “Per me è molto importante la presenza di Juan Carlos con le sue indicazioni. Mi ha aiutato molto durante il match. In una partita come quella di oggi ci sono stati delle problematiche e fuori dal campo si valutano molto meglio. Mi fornisce gli strumenti utili per cercare di superare le problematiche che emergono durante una sfida, e mi aiuta a trovare il modo di essere positivo. Con l’aiuto di tutta il tuo team è più facile tentare la rimonta ed essere nuovamente positivi sull’esito della sfida. C’è stato un momento in cui i pensieri negativi mi ha un po’ divorato dall’interno, ed è importante importantissimo avere i consigli di Juanki dal box”.
D: Cosa ti distingue dal resto dei tuoi colleghi?
CARLOS ALCARAZ: “La capacità che ho di alzare il livello del mio gioco nei momenti importanti. Penso di essere un giocatore che cresce in quei momenti. Quando raggiungo il miglior livello, riesco a fare cose diverse dal resto dei giocatori. Questo è ciò che mi caratterizza ed è per questo che sono un giocatore da finali. Ne ho perso veramente pochissime rispetto a quelle che ho giocato. Nei momenti importanti do il massimo livello”.
D: Se pensi al futuro, che cosa ti preoccupa?
CARLOS ALCARAZ: “I problemi fisici. Devi cercare di prenderti cura di te il più possibile. Il problema mentale, stancarsi di vincere, di viaggiare, di giocare a tennis, non mi preoccupa perché so che questo non accadrà. Ciò che potrebbe preoccuparmi riguardo al futuro è il problema degli infortuni. Prendersi cura di se stessi fisicamente è quello su cui cercheremo di lavorare ogni giorno insieme alla mia squadra. Ci concentreremo al 100% sull’essere fisicamente in forma. Questa è l’unica cosa che potrebbe preoccuparmi”.
D: Qual è l’importanza di saper vincere anche senza brillare?
CARLOS ALCARAZ: “Sono uno di quei giocatori che quando gioca male è capace di portare a casa la partita. Nell’80% delle partite che giochi in una stagione, non esprimi il livello che vorresti e non ti senti bene come quando giochi in modo spettacolare. Quelle partite contano due volte. Perché ti aiutano nel saper superare i problemi e nel giocare quando non ti senti bene in campo. Esprimo un alto livello di gioco anche nei giorni in cui non mi sento del tutto a mio agio. Questo è ciò che mi caratterizza, ottenere costantemente buoni risultati”.
D. Un tuo pensiero su quanto fatto da Jan-Lennard. A livello tattico è stato molto aggressivo in risposta, soprattutto sulla tua seconda di servizio. Ha giocato bene anche in serve&volley. Qualcuna delle sue scelte tattiche ti ha sorpreso? E se è successo, hai dovuto cambiare qualcosa dopo cinque o sei game?
CARLOS ALCARAZ: “Conoscevo il suo modo di giocare e sapevo che avrebbe giocato in modo aggressivo, serve and volley, cercando di attaccare il mio servizio. Sapevo tutto quello che ha fatto oggi. Quello che posso dire è che dovevo essere davvero concentrato su ogni suo colpo, cercando di spingerlo al limite e provare a non lasciarlo giocare. È stato difficile per me farlo. Ho provato a rispondere a ogni servizio, cercando di giocare degli ottimi passanti, ma nulla di ciò che ha fatto mi ha sorpreso.”
D. Prossima tappa Roma. Parlaci di questo trasferimento da Madrid a Roma.
CARLOS ALCARAZ: “Non ho mai giocato a Roma, quindi per me sarà una prima volta che gioco a Roma. Ci tengo molto a giocarlo, perché l’anno scorso non ero presente. Non so come sarà, giocare lì, non conosco le sensazioni che si provano su quei campi, ma di sicuro mi godrò il torneo. Sarà bello giocare nuovamente davanti al pubblico italiano.”