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[WC]F. Fognini b. A. Murray 6-4 4-6 6-4
Anche se un po’ âgés, stanchi e acciaccati, Fabio Fognini e Andy Murray restano intramontabili. Alla soglia dei 36 anni (Andy li compirà il 15 maggio, Fabio il 24), i due campioni danno ancora spettacolo e quello di mercoledì sera sul Campo Centrale del Foro Italico è stato un festival di talento e adrenalina. Una perfezione Fabio Fognini che, nonostante la défaillance nel secondo set, in cui ha avuto un calo delle energie, si impone contro l’ex n. 1 del mondo in tre set con lo score di 6-4 4-6 6-4, dopo due ore e 54 minuti di gioco al fulmicotone e tocchi deliziosi. I due erano 4-4 nei precedenti scontri diretti e quella di oggi è la terza vittoria del ligure sulla terra contro lo scozzese. Impeccabile Fabio con il dritto e al servizio con il quale, nel terzo set, concede soltanto due punti.
SPETTACOLO DI FOGNINI – Il match dei “veterani” Murray e Fognini – il nono finora, con un bilancio di 4-4 – comincia con un gioco interminabile, in cui Andy rischia di cedere il servizio a zero, per poi salvarsi, annullando ben cinque palle break. Tuttavia, alla sesta opportunità, Fognini riesce a sorprendere l’avversario e passa in vantaggio 2 -1 e servizio. Sul 3-2 per Fabio, lo scozzese ha a sua volta tre possibilità per strappargli la battuta ma l’azzurro è molto solido e allunga ulteriormente sul 4-2.
Fognini continua a martellare con grande energia e precisione da fondocampo, mantenendo il vantaggio e consolidandolo sul 5-3. I game sono lottati, con un testa a testa serrato da fondo ma è quasi sempre Fognini a estrarre dal cilindro soluzioni fulminee e chirurgiche, soprattutto grazie ad un dritto devastante. Il ligure continua ad essere perfetto alla battuta, nei cambi di ritmo così come nel gioco di fino; e sarà appunto una smorzata da manuale a regalargli tre setpoint. Gliene basta uno. Con un servizio schiacciante induce Murray all’errore e chiude il primo parziale 6-4, in un’ora e 9 minuti, mettendo a segno ben 21 vincenti.
SIR ANDY IL GUERRIERO – La reazione dell’ex n. 1 del mondo non si fa attendere. Alla sua sesta palla break nel secondo game del set, Fabio gli scaraventa un rovescio lungolinea fulminante. La settima però gli sarà fatale e Murray, non solo avanza sul 2-0 ma rafforza il break allungando sul 3-0. Visibilmente in crisi, forse per un calo delle energie, Fabio non riesce più a mettere in campo la freschezza e l’incisività del primo set; lo score gli scorre tra le dita e il britannico conquista il comodo vantaggio del 4-0. Tuttavia l’azzurro, nonostante le difficoltà fisiche e i tre setpoint a favore di Andy sul 5-2, resta in vita nel set e, dall’1-5, gli si avvicina sul 3-5. E poi… si verifica uno scenario assai improbabile fino a pochi minuti prima: Andy Murray cede alla tensione e al nervosismo e consegna il break a Fabio con doppi falli e gratuiti, consentendogli così di marcarlo stretto sul 4-5. Giungono altri tre setpoint per lo scozzese che, come di consueto, lotta a denti stretti. Fognini ne annulla due ma al terzo (il settimo in tutto), Murray è vincente e si aggiudica il secondo parziale per 6-4.
LA REAZIONE VINCENTE DI FABIO – Il ligure risponde presente e si impone subito con il break in apertura di terzo set, per poi allontanarsi sul 2-0. La lotta ricomincia poiché Andy tallona l’avversario avvicinandosi sul 2-3. Concentrato, in spinta più che mai, Fognini allunga sul 5-3, perfetto al servizio avendo perso finora solo un punto alla battuta. Murray si avvicina sul 4-5 ma Fabio è impietoso, tanto da procurarsi due matchpoint. Il secondo vale un secondo turno a Roma importantissimo per Fabio (confermando quello dell’anno scorso), per la fiducia e per riassaporare quelle sensazioni di vittoria (la terza della stagione) che mancavano da un po’; per giunta infliggendo a Andy la prima sconfitta stagionale al terzo set. Il campione ligure mette a segno ben 49 vincenti, a dimostrazione di una forma e di un tennis da manuale messo in campo sulla terra romana. Ora lo attende la sfida con il serbo Miomir Kecmanovic (testa di serie n. 30), battuto due anni fa a Montecarlo.