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P. Badosa b. [4] O. Jabeur 6-1 6-4
Paula Badosa ha trionfato in due set contro la testa di serie n. 4 del tabellone femminile Ons Jabeur, nel secondo turno degli Internazionali BNL d’Italia 2023.
La partita, andata in scena come terzo ed ultimo incontro della sessione diurna sul Campo Centrale del Foro Italico, ha visto la tennista spagnola imporsi con il punteggio di 6-1 6-4 in poco più di un’ora di gioco.
Un successo, quello della n. 35 WTA, che porta il computo delle sfide tra le due giocatrici sul 4-1 a favore della 25enne nativa di Manhattan. Per la 28enne tunisina, tuttavia, va sottolineato come il match odierno rappresentasse il rientro alle competizioni dato che l’ultima volta in cui era scesa in campo risaliva al 22 aprile quando fu costretta a ritirarsi per un infortunio al polpaccio nella semifinale della Porsche Tennis Grand Prix di Stoccarda favorendo così il passaggio in finale di Iga Swiatek.
Dopodiché la due volte finalista Slam non riuscì a smaltire il problema fisico occorsole, in tempo per presentarsi a nastri di partenza del WTA 1000 di Madrid dove avrebbe dovuto difendere il titolo conquistato nel 2022.
Paula, che nel torneo romano della passata stagione scattò dai blocchi di partenza tra le prime dieci del seeding, ha fatto capire fin dai primissimi scampoli dello scontro di voler cercare di chiudere la pratica il prima possibile nonostante dall’altra parte della rete ci fosse la n. 7 del mondo: pronti via, infatti, e Badosa si è intascata i primi cinque giochi del set inaugurale. L’altra grande sgasata alle dinamiche della sfida, l’iberica l’ha inflitta nella parte conclusiva del secondo parziale dove ha posto fine alle ultime speranze di rimonta dell’avversaria vincendo 5 degli ultimi 6 game del match.
Si conferma, dunque, in un buon momento di forma l’ex n. 2 del ranking visto che anche nell’appuntamento sul rosso casalingo della capitale spagnola ha messo a segno uno scalpo tra le Top Ten, superando al terzo turno – a Madrid ha potuto godere di un bye all’esordio poiché nelle due settimane della Caja Magica era ancora n. 26 delle classifiche e quindi compresa fra le 32 teste di serie – Coco Gauff dopo aver invece estromesso ai trentaduesimi non senza soffrire la nostra Elisabetta Cocciaretto.
Ad attendere Badosa ai sedicesimi di finale, ci sarà l’ucraina Marta Kostyuk (n. 40 WTA) che ha sconfitto agilmente la statunitense Claire Liu – la quale precedentemente aveva rimontato la wild-card piemontese Camila Rosatello con un doppio 6-2 dopo aver perso il primo set al tie-break – (n. 56 WTA) per 6-0 6-4 in appena 1h31′ di partita.
Avanzano anche le due ex campionesse del Roland Garros, pronte ora a scontrarsi al terzo turno
Oltre alla schiacciante affermazione di Iga Swiatek, che ha rifilato un doppio bagel alla malcapitata Pavlyuchenkova – giustiziera all’esordio di Sara Errani -, altre due giocatrici che in carriera sono state in grado di alzare la coppa dei moschettieri in quel di Bois de Boulogne hanno staccato il pass per il 3°T.
[10] B. Krejcikova b. D. Kovinic 6-2 4-1 ritiro
Barbora Krejcikova, vincitrice nella Parigi terrosa nel 2021, ha dominato il suo primo incontro in questa ottantesima edizione dell’evento di scena a Roma mantenendo sempre il pieno controllo delle operazioni e un vantaggio rassicurante, fin quando dopo appena 1h05′ di gioco la numero 69 del mondo Danka Kovinic è stata costretta al ritiro a causa di un infortunio alla schiena.
Come detto, aldilà del problema di natura fisica accusato dalla montenegrina, non c’è mai stata neanche la parvenza di un partita fin da primi punti giocati quando con una serie di cinque game consecutivi, la tennista ceca ha incamerato per 6-2 il primo parziale: una striscia partita in seguito al medical time-out chiamato dalla 28enne di Cettigne. Incredibilmente, poi, ad inizio seconda ripresa Danka in qualche modo ha reagito prontamente al break subito a freddo riportando immediatamente lo score in equilibrio (1-1). Tuttavia si è trattato di una mera illusione, dal terzo gioco – compreso – un terzetto di game messi in saccoccia da Barbora ha decretato la fine del match con Kovinic ad alzare bandiera bianca.
[20] J. Ostapenko b. S. Cirstea 6-3 3-6 6-2
Sorana Cirstea, semifinalista nel 2023 al WTA 1000 di Miami, si è dovuta inchinare alla debordante prepotenza tennistica di colei che quattro anni fa si laureò campionessa dell’Open di Francia: la belvetta Jelena Ostapenko.
La lettone ha piegato la resistenza della 33enne di Bucarest interrompendo così la striscia d’imbattibilità della rumena che era reduce da 6 vittorie consecutive avendo trionfato la settimana precedente al WTA 125 di Reus.
La 25enne di Riga si conferma dunque implacabile quando trova dall’altra parte della rete Sorana, visto che aveva fatto suoi anche gli unici due precedenti: datati cemento 2017. Il 3-0 negli H2H è maturato per la n. 20 al mondo in 2ore e 14 minuti.
Il match ha comunque regalato alcuni ribaltamenti di inerzia, dopo essersi divise equamente i due set non solo a livello di punteggio ma anche di controllo gestionale della dinamiche tecniche; il terzo set a discapito di quello che potrebbe far desumere il 6-2 conclusivo, all’apparenza innocuo, ha avuto al suo interno lo sprigionarsi di piccoli psicodrammi assestanti: Ostapenko è volata in men che non si dica 2-0 convertendo la quarta chance di break del lungo secondo game che si è materializzato grazie ad un errore forzato da un ottimo rovescio lettone. Successivamente Jelena ha navigato in acque sicure sino al 5-1, qui però qualcosa nella testa e nel braccio della tds n. 20 si è incrinata e l’ex n. 21 WTA – best ranking ottenuto nell’agosto 2013 – non si è fatta cogliere impreparata: facendo largo uso della suo sangue freddo, Cirstea ha cancellato la bellezza di 6 match point per poi vincere il game e allungare così il set di un altro insperato proprio turno di servizio. Ma l’ex n. 5 WTA ha resettato senza colpo ferire e ritrovando compattezza mentale ha ri-breakkato subito sfruttando il settimo match ball avuto a disposizione, rendendo per cui solamente un prolungamento dell’agonia l’effimero sforzo rumeno nel settimo game.
Adesso per Krejcikova e Ostapenko sarà la volta di uno scontro diretto ai sedicesimi, con Jelena in sottile vantaggio nei testa a testa: 3-2, l’unico consumatosi sulla terra risale alle qualificazioni di Praga 2015 – quindi non così affidabile: 6-1 6-4 Lettonia.
Un match di cartello rivelatosi una totale stesa, Andreescu racimola un solo game contro Vondrousova
In chiusura di giornata, nel quinto ed ultimo match programmato sulla Grand Stand Arena – l’unico della sessione serale – Marketa Vondrousova ha maramaldeggiato per 6-0 6-1 sui resti di Bianca Andreescu in quello che sostanzialmente è stato un allenamento agonistico: solo 56 minuti di durata. Ci si aspettava un altro spettacolo, ma tant’è: ora per la finalista del Roland Garros 2019, sconfitta dalla connazionale Barbora, la tds n. 9 Maria Sakkari che ha esordito battendo un altra ceca come Barbora Strycova (n. 1103 ma in tabellone grazie al Ranking Protetto).