[Elite_video_player id=”1″]
L’ultimo match dei quarti di finale di questa edizione degli Internazionali BNL d’Italia ha visto sfidarsi da una parte della rete lo specialista della terra battuta Tsitsipas – vincitore di due titoli a Montecarlo, finalista a Roland Garros, Madrid e Roma, e al quarto quarto di finale consecutivo sul rosso – e dall’altra un ritrovato Coric che, dopo la sua operazione alla spalla che lo aveva tenuto impegnato per un anno, è riuscito lo scorso anno a tornare a competere nel circuito. Dopo i primi mesi che non gli hanno regalato chissà quale risultato, a sorpresa ha conquistato il suo primo “1000” (a Cincinnati), battendo giocatori del calibro di Musetti, Auger-Aliassime, Bautista Agut, Nadal, Norrie, e concludendo la sua opera sconfiggendo in finale proprio Tsitsipas. Con questo è diventato inoltre il giocatore con la classifica più bassa (al tempo 152, entrato in tabellone grazie al ranking protetto) a conquistare un titolo di questo calibro.
Non ancora al suo best ranking, ma molto vicino, il croato alla vigilia del quarto di finale romano conduceva 3-1 nei precedenti nei confronti del numero 5 al mondo. L’ultimo scontro tra i due risaliva alla prima settimana di quest’anno alla United Cup, dove Stefanos si era imposto al terzo set, dopo più di due ore e mezza di battaglia. Sulla terra un solo (mezzo) precedente tra i due: proprio a Roma nel 2018. In quell’occasione un giovanissimo qualificato Tsitsipas aveva sfruttato il ritiro del giocatore croato dopo appena cinque giochi, approdando così al secondo turno. Ma in cinque anni le cose si può dire siano più che cambiate; alla vigilia del match, infatti, non si poteva dare come favorito il numero 16 al mondo, nonostante stesse giocando un ottimo tennis e venisse da una fresca semifinale in quel di Madrid (persa contro Alcaraz). D’altro canto, però, quest’ultimo è sempre stato in grado di mettere in serissima difficoltà il tennista di Atene. Al campo, dunque, è spettata l’ardua sentenza.
A giochi conclusi, però, possiamo dire che, a parte il contro break del croato nel secondo set, partita non ci sia mai stata. Tsitsipas è apparso in controllo della partita dall’inizio alla fine, mostrando una solidità con i fondamentali che all’avversario è mancata. La cosiddetta “marcia in più” ha permesso al greco, sin dal primo gioco del match, di essere più incisivo e preciso, costringendo così il croato alle retrovie.
[5] S. Tsitsipas b. [15] B. Coric 6-3 6-4
Primo set: Tsitsipas fa valere la sua solidità e intelligenza
Tsitsipas inizia il match in modo molto aggressivo e attento: non concede neanche un punto nei primi suoi due turni di battuta, costringe Coric ai vantaggi nel secondo game, e lo mette in difficoltà nel quarto. Il croato però entra in partita e inizia a dimostrare anche lui un tennis brillante. Nei giochi successivi i turni di battuta vengono rispettati piuttosto agevolmente dai due tennisti, che tra volee, smorzate e smash da fondo regalano al Centrale un po’ di piacere per gli occhi. Nell’ottavo gioco, però, ecco arrivare il break per Tsitsipas, che per tutto il game mette pressione al suo avversario, costringendolo all’errore.
La reazione del numero 16 al mondo non si fa attendere, e nel game successivo si procura due palle break consecutive. Il greco però è bravo ad annullarle con un ace e un dritto vincente, e al primo set point conquista il set per 6-3,sfoderando una smorzata sublime.
Secondo set: il greco continua la sua cavalcata, si ferma un attimo, ma gestisce la fine da campione
Il secondo parziale inizia con un Coric che a fatica tiene il primo turno di battuta, mentre Tsitsipas continua per la sua strada e nel terzo gioco breakka l’avversario con un passante vincente di dritto. Il croato prova a sfondare le barriere greche, ma il finalista degli AO appare troppo più solido dell’avversario, che è costretto a mettere molte prime in campo e a cercare gli ultimi centimetri del rettangolo di gioco. Il numero 5 del mondo continua, a suon di dritti e prime di servizio, a tenere l’avversario metri dietro alla linea di fondo, ma il vincitore di Cincinnati non ci sta: nel settimo gioco annulla una palla break per il possibile 5-2 Tsitsipas, e con uno smash e un rovescio rimane ancorato all’avversario, che comunque conduce ancora per 4-3 e servizio. Nel game successivo il greco fatica con il servizio, regala due doppi falli, e il croato ne approfitta; alla seconda chance breakka l’avversario e rimette i giochi in parità. Ma l’equilibrio dura poco, poiché il finalista della passata edizione di Roma sfrutta tre autentici regali dell’avversario (tutti in rete), risponde bene e si porta a servire per il match, avanti 5-4. Tre prime vincenti e un ace gli consentono di mettere la parola “fine” alle speranze dell’avversario. Tsitsipas vola così in semifinale con il punteggio di 6-3 6-4.
Nel penultimo atto del torneo incontrerà il rivale Medvedev, che questa settimana sta mostrando un tennis solidissimo, in quella che certamente non è la sua superficie prediletta, ma che sta imparando a gestire da campione. Questo sarà il loro dodicesimo scontro diretto, il terzo sulla terra battuta. Il bilancio sul rosso è di 1-1, con il russo che nel 2019 si è portato a casa (in tre set) il match di ottavi di finale del torneo di Montecarlo, mentre nel 2021 è stato il greco a prevalere in tre set, al Roland Garros, nei quarti di finale. È quasi due anni quindi che i due non si sfidano su questa superficie. Il favorito sarà sicuramente Tsitsipas, ma dal tennis che abbiamo visto questa settimana da parte di Medvedev, tutto potrà accadere al Foro Italico.
Andrea Binotto